Kit fotovoltaico chiavi in mano: la tua soluzione completa 

kit fotovoltaico chiavi in mano

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Un kit fotovoltaico chiavi in mano rappresenta la soluzione più completa, sicura e comoda per installare un impianto fotovoltaico.

Si tratta sostanzialmente di demandare tutta la procedura – dal sopralluogo nel sito di installazione all’analisi dei consumi, alla scelta dei componenti fino all’installazione e al collaudo – a un’azienda specializzata, garantendoti sicurezza ed efficienza dell’impianto e la totale assistenza in tutto il processo burocratico relativo a eventuali permessi e all’allaccio dell’impianto.

In questo articolo analizzeremo nel dettaglio tutti gli aspetti di questa soluzione: dai componenti previsti dal kit fotovoltaico, ai vantaggi, dagli aspetti da considerare nella scelta alla procedura di installazione, senza dimenticare qualche utile consiglio sulla manutenzione dell’impianto.

Percorreremo, insomma, l’argomento in lungo e largo, con l’obiettivo di fornirti tutte le informazioni utili per la scelta del tuo impianto.

Cosa comprende un kit fotovoltaico chiavi in mano

Un kit fotovoltaico chiavi in mano comprende tutti i componenti coinvolti nella produzione e nello stoccaggio di energia solare.

Vediamo nel dettaglio quali sono.

I pannelli fotovoltaici

I pannelli fotovoltaici, cuore degli impianti solari, sono dispositivi che convertono direttamente la luce solare in energia elettrica. Al centro di questa tecnologia vi sono le celle fotovoltaiche, costituite da materiali semiconduttori, principalmente il silicio. Quando la luce colpisce una cella fotovoltaica, gli atomi nel materiale assorbono l’energia luminosa, eccitando gli elettroni e generando una corrente elettrica. Questo fenomeno, noto come effetto fotovoltaico, è alla base del funzionamento di questi dispositivi.

L’efficienza di una cella fotovoltaica dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di materiale semiconduttore utilizzato, la qualità della luce incidente e la struttura della cella stessa. Il silicio è il materiale semiconduttore più comunemente impiegato nella produzione di celle fotovoltaiche grazie al suo elevato rapporto costo-efficienza e alla sua lunga durata. Esistono diverse tipologie di celle al silicio, come quelle monocristalline, policristalline e a film sottile, ognuna con caratteristiche specifiche in termini di efficienza e costo.

Oltre al silicio, altri materiali semiconduttori, come il tellururo di cadmio (CdTe) e il diseleniuro di rame indio gallio (CIGS), vengono utilizzati nella produzione di celle fotovoltaiche a film sottile. Questi pannelli fotovoltaici offrono vantaggi in termini di flessibilità e potenziale di produzione a basso costo, ma presentano ancora alcune limitazioni in termini di efficienza e stabilità. 

Tra i vari progressi tecnologici, segnaliamo le celle solari a perovskite, che suscitano grande interesse grazie ai loro elevati rendimenti e ai bassi costi di produzione. 

Si sta ancora studiando la loro stabilità a lungo termine, ai fini della commercializzazione su larga scala.

Tra le novità tecnologiche, sono da tenere sotto controllo anche le celle fotovoltaiche organiche, che offriranno la possibilità di creare dispositivi flessibili e colorati, se le ricerche supereranno qualche limite ancora presente, in termini di efficienza e durata.

L’inverter fotovoltaico

L’inverter è un componente essenziale di ogni impianto fotovoltaico, svolgendo un ruolo cruciale nella conversione e gestione dell’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici.

La funzione primaria di questo componente è quella di convertire la corrente continua (DC) prodotta dai moduli fotovoltaici in corrente alternata (AC), compatibile con la rete elettrica domestica. Questa conversione è necessaria poiché gli elettrodomestici e i dispositivi elettronici funzionano con corrente alternata.

Tuttavia, la funzione dell’inverter non si esaurisce in quella di “traduttore” della corrente elettrica.

Oltre all’ottimizzazione della potenza, che consente di massimizzare la produzione di energia anche in condizioni variabili, gli inverter permettono un monitoraggio costante delle prestazioni dell’impianto fotovoltaico: una funzione fondamentale per identificare tempestivamente eventuali malfunzionamenti e intervenire per garantire la massima efficienza. Inoltre, gli inverter possono essere integrati con sistemi di gestione dell’energia domestica o aziendale, consentendo di ottimizzare il consumo energetico e di integrare l’impianto fotovoltaico con altre fonti di energia rinnovabile. 

La sicurezza è un altro aspetto cruciale: questo componente fondamentale, infatti, è dotato di sistemi di protezione che garantiscono la salvaguardia dell’impianto e delle persone, intervenendo in caso di sovraccarichi, cortocircuiti o altre anomalie.

Infine, gli inverter più avanzati possono interagire con la rete elettrica, fornendo o assorbendo energia in base alle necessità del sistema, contribuendo così a stabilizzare la rete stessa

Esistono diverse tipologie di inverter, ognuna con caratteristiche e applicazioni specifiche:

  • Inverter di stringa: sono i più comuni e collegano più moduli fotovoltaici in serie (stringa). Sono efficienti e convenienti, ma possono essere influenzati da ombreggiamenti o malfunzionamenti di un singolo modulo.
  • Microinverter: in questo caso, ogni modulo fotovoltaico è collegato a un microinverter individuale. Questa soluzione ha l’obiettivo di fornire maggiore maggiore flessibilità e tolleranza agli ombreggiamenti. Il costo di un impianto fotovoltaico con microinverter è più elevato.
  • Inverter centralizzati:  utilizzati in impianti di grandi dimensioni, convertono la corrente continua di tutta la produzione in una volta sola. Sono estremamente efficienti, ma richiedono un’installazione più complessa.

Il sistema di accumulo fotovoltaico

La batteria di accumulo non è un componente fondamentale per un impianto fotovoltaico, dal momento che, nei casi in cui si decida di farne a meno, l’energia prodotta in surplus dall’impianto viene ceduta alla rete elettrica e riconosciuta sotto forma di guadagno energetico, attraverso il meccanismo dello Scambio sul Posto (che dal 2025 inizierà un graduale cessazione) e del Ritiro Dedicato.

Tuttavia, coloro che desiderano sfruttare al massimo l’energia prodotta dal proprio impianto, riducendo i prelievi dalla rete elettrica, trovano nella batteria di accumulo un ottimo alleato.

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Questo componente ha la funzione di stoccare l’energia in surplus prodotta dall’impianto nelle ore diurne, per permettere un suo utilizzo quando se ne ha bisogno, ad esempio in orario solare, cioè quando, in assenza di luce solare, bisognerebbe attingere alla rete elettrica.

I sistemi di accumulo fotovoltaico offrono diverse soluzioni per immagazzinare l’energia prodotta dai pannelli solari. 

Le tecnologie più comuni si basano sull’accumulo elettrico, utilizzando batterie come quelle al piombo, la più economica, o agli ioni di litio (LFP e NMC), che sono in grado di immagazzinare l’energia sotto forma di carica elettrica. 

Un’altra opzione è rappresentata dai sistemi di accumulo chimico, come quelli a idrogeno, che convertono l’energia elettrica in legami chimici: l’idrogeno, prodotto tramite elettrolisi dell’acqua, può essere immagazzinato e poi riutilizzato in celle a combustibile per generare elettricità quando necessario.

La scelta della tecnologia di accumulo dipende da diversi fattori, tra cui la quantità di energia da immagazzinare, la durata desiderata dello stoccaggio, lo spazio disponibile (ad esempio, le batterie al piombo sono molto più pesanti e voluminose di quelle al litio) e il budget disponibile.

Strutture per il fissaggio dei pannelli e cablaggio

Dulcis in fundo, tra i componenti fondamentali di un kit fotovoltaico chiavi in mano, non possono mancare quelli che rappresentano la struttura stessa dell’intero sistema, ossia la struttura di montaggio e il cablaggio, che garantiscono il corretto funzionamento, la sicurezza e la durata nel tempo dell’intero sistema. 

La struttura di montaggio, costituita da supporti, fissaggi e sistemi di inclinazione, ha il compito di sostenere i pannelli solari in modo sicuro e ottimizzato per la cattura della radiazione solare. 

Esistono diverse tipologie di strutture, dal classico tetto inclinato al sistema a terra, ciascuna con caratteristiche e costi differenti. La scelta dipende dalla tipologia di tetto, dal suo orientamento e talvolta dalle normative locali.

Il cablaggio, invece, collega elettricamente i pannelli solari tra loro e all’inverter. I cavi, solitamente in rame, devono essere dimensionati correttamente per garantire una bassa perdita di energia e resistere alle condizioni atmosferiche. Anche in questo caso, la scelta non è casuale, ma dipende dalla potenza dell’impianto, dalla lunghezza delle linee e dalle normative di sicurezza. 

Perché scegliere un kit fotovoltaico chiavi in mano?

Come già accennato in apertura, la soluzione di un kit fotovoltaico chiavi in mano offre sicurezza, comodità ed efficienza, che lo rendono la scelta più diffusa tra coloro che desiderano abbracciare l’energia solare. 

In prima istanza, la facilità di installazione rappresenta, senza dubbio, uno dei suoi punti di forza: grazie alla fornitura di tutti i componenti necessari e alle istruzioni dettagliate, il processo risulta rapido e senza complicazioni, riducendo notevolmente i tempi e i costi associati. Oltre a questo, la possibilità di personalizzare l’impianto, in base alle proprie esigenze energetiche, consente di adattare l’impianto alle specificità di ogni cliente, sia in termini di dimensioni che di componenti. Questa flessibilità, unita all’assistenza tecnica garantita dai fornitori, assicura un’installazione efficiente e duratura. 

Un altro vantaggio significativo è rappresentato dall’efficienza energetica e dal risparmio economico: come sappiamo, sfruttare energia pulita e rinnovabile significa ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e abbattere significativamente i costi delle bollette elettriche. Ultimo, ma non per importanza, l’impatto ambientale positivo rappresenta un altro validissimo motivo per scegliere questa soluzione: contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra, si fa la propria parte verso un futuro più sostenibile, come raccontiamo anche nella nostra home di IntesaGreen.

Come scegliere il kit fotovoltaico giusto 

Visti i componenti, è giunto il momento di comprendere quali sono le variabili da considerare attentamente nella scelta del proprio kit fotovoltaico chiavi in mano.

Il dimensionamento dell’impianto fotovoltaico

Il corretto dimensionamento dell’impianto è il primo fondamentale step per assicurarsi una soluzione efficiente e performante, che consenta di avere a disposizione l’energia di cui l’edificio ha bisogno.

Si tratta di un procedimento che richiede un’attenta analisi a più livelli, che consenta di determinare con precisione la potenza dell’impianto e le caratteristiche dei componenti coinvolti.

Il primo fattore da analizzare è il consumo energetico nell’arco dell’anno: per avere idea del consumo medio annuale, si può avere accesso ai propri dati più recenti, consultando le bollette elettriche dell’ultimo anno.

Tuttavia, nell’ottica di un corretto dimensionamento non possiamo considerare solo quanto consumiamo, ma dobbiamo tener conto anche di altre variabili, che non dipendono direttamente dalle nostre abitudini, come l’irraggiamento solare che caratterizza il sito di installazione, lo spazio disponibile per l’installazione dei moduli fotovoltaici, l’esposizione e la presenza di eventuali ombreggiamenti, che potrebbero avere impatto sulla produttività dei pannelli.

Tutti questi fattori, messi opportunamente in relazione tra loro, attraverso l’ausilio di specifici software, consentono di determinare quanto dovrà essere potente l’impianto per soddisfare le esigenze energetiche dell’abitazione o dell’edificio, tenendo conto delle sue specifiche caratteristiche.

Irraggiamento, orientamento e spazio disponibile

L’efficienza di un impianto fotovoltaico è strettamente legata alla sua progettazione e, in particolare, alla scelta accurata dei moduli e alla loro installazione. 

Tra i fattori determinanti già menzionati, l’irraggiamento solare, le dimensioni del tetto, l’orientamento e l’inclinazione dei moduli giocano un ruolo fondamentale. 

L’irraggiamento solare, ovvero la quantità di energia solare che raggiunge la superficie terrestre, varia a seconda della latitudine, della stagione e delle condizioni meteorologiche. Per massimizzare la produzione di energia, è cruciale posizionare i moduli, con un’inclinazione e un orientamento tali che consentano di ricevere il massimo irraggiamento possibile: l’inclinazione ottimale varia in base alla latitudine e alla stagione, ma in generale un’inclinazione compresa tra 25° e 35° è considerata un buon compromesso per la maggior parte delle zone temperate. 

Un’attenta valutazione di questi parametri, combinata con l’analisi delle condizioni ambientali locali e delle esigenze energetiche dell’edificio, permette di dimensionare correttamente l’impianto e di garantire un rendimento energetico elevato nel lungo periodo. 

Nel prossimo paragrafo, invece, approfondiremo la scelta dei moduli fotovoltaici, analizzando le diverse tecnologie disponibili e i criteri per selezionare il prodotto più adatto alle proprie esigenze.

Monocristallino, policristallino, thin-film: quali moduli fotovoltaici preferire nel proprio kit fotovoltaico chiavi in mano

La scelta del pannello fotovoltaico più adatto alle proprie esigenze richiede un’analisi attenta di diversi fattori. 

Partendo dai pannelli fotovoltaici più efficienti e performanti, quelli in silicio monocristallino, diciamo subito che caratterizzandosi per l’elevata efficienza e una lunga durata, rappresentano la scelta ideale per chi cerca il massimo rendimento energetico. Tuttavia, visto  il loro costo, superiore rispetto ad altre tipologie, una soluzione intermedia può essere identificata nei pannelli policristallini, che pur offrendo un’efficienza leggermente inferiore rispetto ai monocristallini, offrono in ogni caso un ottimo compromesso tra costi e performance.

Infine, i pannelli in silicio amorfo, una volta molto diffusi, sono oggi meno utilizzati a causa della loro bassa efficienza. Tuttavia, la loro flessibilità e leggerezza li rendono idonei per installazioni su superfici curve o che richiedano una particolare attenzione all’estetica. 

Nella scelta del pannello fotovoltaico è fondamentale considerare non solo l’efficienza, ma anche il costo, la durata, l’estetica, le dimensioni e le condizioni ambientali in cui sarà installato. 

L’ideale è sempre affidare all’analisi accurata di questi fattori a un installatore qualificato, che consentirà di selezionare il prodotto più adatto alle proprie esigenze e di realizzare un impianto fotovoltaico efficiente e duraturo.

Installazione del kit fotovoltaico chiavi in mano 

L’installazione di un impianto fotovoltaico è un processo articolato che richiede competenze specifiche e segue una serie di fasi ben definite.

Tutto inizia con un sopralluogo accurato da parte di tecnici specializzati, durante il quale vengono raccolti dati fondamentali per la progettazione dell’impianto, come l’orientamento del tetto, le ombreggiature e le caratteristiche dell’edificio, di cui abbiamo parlato nei paragrafi precedenti.

Successivamente, sulla base dei dati raccolti, viene redatto un progetto dettagliato che definisce la configurazione dell’impianto, la scelta dei componenti e la disposizione dei pannelli solari. Una volta approvato il progetto, si procede alla fase di installazione, durante la quale i pannelli vengono montati sulla struttura di supporto e collegati elettricamente all’inverter e alla rete elettrica. 

A lavori ultimati, viene eseguito un rigoroso collaudo per verificare il corretto funzionamento dell’impianto e rilasciare la dichiarazione di conformità. 

Infine, vengono completate le pratiche burocratiche necessarie per l’allacciamento alla rete elettrica e l’accesso agli incentivi statali. A questi ultimi dedicheremo un paragrafo approfondito più avanti.

La manutenzione dell’impianto, un aspetto fondamentale per garantire la sua efficienza nel lungo periodo, sarà oggetto dell’approfondimento che segue.

La manutenzione dell’impianto fotovoltaico

Per assicurare vita lunga e prospera all’impianto fotovoltaico, oltre all’accurata progettazione e installazione, di cui abbiamo appena parlato, è importante avere cura di intervenire periodicamente con piccole operazioni di manutenzione ordinaria, finalizzate a verificare il corretto funzionamento di tutti i componenti e a prevenire eventuali malfunzionamenti.

In questo modo, è possibile limitare il rischio di guasti e usura precoce dei componenti, assicurandosi nel lungo periodo massima efficienza e performance costanti di pannelli e inverter.

I pannelli fotovoltaici sono sicuramente i componenti maggiormente sottoposti a usura, vista la loro collocazione all’esterno, che li espone, non solo alle intemperie, ma anche alla polvere e allo sporco.

Questi ultimi, infatti, influiscono sulla produttività dell’impianto, perché, depositandosi sulla superficie dei moduli, rendono parziale il passaggio della luce solare, riducendo l’efficienza.

Per questo, è buona norma dedicare attenzione alla pulizia del pannelli fotovoltaici: un’operazione abbastanza semplice, che può essere pianificata una o due volte all’anno, in base al sito di installazione. 

L’occasione della pulizia dei pannelli sarà buona anche per verificare che siano perfettamente integri: anche se sono progettati per resistere a grandine e neve, fenomeni atmosferici particolarmente violenti potrebbero danneggiare i moduli.

I sistemi di monitoraggio dell’impianto, che offrono interfacce intuitive accessibili anche da smartphone, consentono di verificare in tempo reale la produttività dell’impianto, identificando facilmente eventuali anomalie nella produzione, che potrebbero essere ricondotte a danneggiamento dei moduli o a malfunzionamento di altri componenti.
In tal caso, è importante contattare tempestivamente il proprio tecnico di fiducia per indagare l’origine del problema e identificare la soluzione più opportuna.

Kit fotovoltaico chiavi in mano: approfitta degli Incentivi e detrazioni fiscali 2025

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto importanti novità per il settore fotovoltaico, confermando l’impegno del Governo nel promuovere la transizione energetica e l’efficienza energetica. In particolare, sono state riviste e rimodulate le agevolazioni fiscali legate all’installazione di impianti fotovoltaici, sia per le aziende che per i privati.

Per quanto riguarda le aziende, il Piano Transizione 5.0 rappresenta uno strumento fondamentale per incentivare gli investimenti in tecnologie pulite e digitali: le imprese che installano impianti fotovoltaici possono beneficiare di un credito d’imposta, che viene calcolato in base alla spesa sostenuta e che può essere cumulabile con altri incentivi. Inoltre, le semplificazioni introdotte dalla Legge di Bilancio rendono più agevole l’accesso a queste agevolazioni.

Il Decreto FER 2, entrato in vigore nell’agosto 2024, stanzia 35 miliardi di euro per incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili innovative in Italia, promuovendo tecnologie come il solare termodinamico, la geotermia, la biomassa e il fotovoltaico floating, offrendo incentivi a chi realizza nuovi impianti. 

Parallelamente, l’Energy Release 2.0 permette alle aziende energivore di ottenere energia elettrica a prezzi competitivi in anticipo, a condizione di produrre in seguito una quantità doppia di energia rinnovabile. Entrambi i meccanismi mirano a stimolare l’innovazione tecnologica, ridurre l’impatto ambientale e accelerare la transizione energetica del Paese, offrendo opportunità sia per le imprese che per i cittadini.

Per i privati, le principali novità riguardano i bonus edilizi. 

La prima novità significativa per chi desidera usufruire dei bonus edilizi riguarda il tetto massimo alle detrazioni fiscali in base al reddito complessivo. Coloro che percepiscono un reddito superiore a €75.000 vedranno limitate le agevolazioni: in particolare, chi ha un reddito compreso tra €75.000 e €100.000 potrà detrarre al massimo €14.000, mentre per chi supera i €100.000 il tetto scende a €8.000. 

Questa misura, seppur necessaria per contenere la spesa pubblica, potrebbe limitare l’accesso ai bonus per molte famiglie.

Sebbene il Super Bonus 110% sia stato prorogato fino al 2025 con aliquota ridotta al 65% e con requisiti più stringenti, rimangono comunque disponibili altre detrazioni fiscali interessanti, come il Bonus Ristrutturazioni e l’Ecobonus che, pur subendo delle riduzioni in termini di aliquota e di massimali di spesa, continuano a offrire interessanti opportunità per chi intende migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione. In particolare, l’installazione di impianti fotovoltaici rientra tra gli interventi ammissibili a queste detrazioni, consentendo ai contribuenti di recuperare una parte delle spese sostenute sotto forma di detrazioni d’imposta.

Kit fotovoltaico chiavi in mano: quando risparmio e ritorno dell’investimento sono anche una questione di mindset 

Un kit fotovoltaico chiavi in mano, specialmente se abbinato a un sistema di accumulo, rappresenta un investimento strategico per ridurre significativamente i costi energetici e contribuire alla transizione ecologica.

Il risparmio economico si ottiene principalmente grazie all’autoconsumo dell’energia prodotta: ottimizzando l’utilizzo degli elettrodomestici durante le ore di produzione, si massimizza l’autosufficienza energetica e si riducono al minimo le quantità di energia acquistate dalla rete. Inoltre, come abbiamo visto, l’energia immessa in rete in eccesso viene remunerata, generando un ulteriore flusso di reddito.

Un graduale cambio di abitudini: fondamentale per ottimizzare davvero l’investimento

Si parla tanto di investimento strategico e di ricerca di soluzioni e offerte che siano vantaggiose e in grado di fornire un concreto beneficio economico, in modo da accelerare i tempi di recupero dell’investimento.

Una riflessione importante in tal senso è quella sul graduale cambio di abitudini che dovrebbe accompagnare l’acquisto di un kit fotovoltaico chiavi in mano.

Chi è abituato a ragionare in termini di energie provenienti da combustibili fossili e ha sempre adoperato l’energia prelevata dalla rete tende a non considerare abbastanza un concetto che si rivela importante, quando si decide di passare alle energie rinnovabili: un graduale cambio di abitudini è necessario, per ottenere un reale beneficio, sia in termini economici, che in termini ambientali. 

Quando si passa al fotovoltaico è importante modificare le proprie abitudini ragionando in base alla presenza di sole: dal momento che il sistema più vantaggioso per sfruttare l’energia è il consumo istantaneo, sarebbe buona norma spostare tutte le utenze più dispendiose dal punto di vista energetico in orari in cui si possa sfruttare l’energia diretta del sole per alimentare dispositivi ed elettrodomestici.

Se, ad esempio, con l’impianto elettrico tradizionale si tende a mettere in funzione la lavatrice in orario serale, con l’impianto fotovoltaico sarebbe strategico spostare l’uso di questo elettrodomestico nelle fasce orarie coperte dal sole, in modo da adoperare direttamente l’energia prodotta dall’impianto: questo è indubbiamente il modo più efficace per risparmiare davvero energia, riducendo drasticamente il prelievo dalla rete e, di conseguenza, l’importo della bolletta elettrica.

Tempi di recupero dell’investimento con un kit fotovoltaico chiavi in mano

Un’altra riflessione è opportuna sul concetto di payback, ovvero il tempo necessario per recuperare l’investimento iniziale, criterio fondamentale per valutare la convenienza economica di un impianto fotovoltaico. 

Questo periodo varia in base a diversi fattori, tra cui:

  • Costo dell’impianto, che è influenzato dalla potenza installata, dalla tipologia dei componenti e dagli incentivi statali.
  • Produzione energetica: come abbiamo visto dipende dall’irradiazione solare, dall’orientamento dei pannelli e dall’efficienza dell’impianto.
  • Consumi energetici: maggiore è il consumo, più rapido sarà il recupero dell’investimento.
  • Incentivi statali: gli incentivi, come quelli menzionati in precedenza, possono accelerare significativamente il payback.
  • Costo dell’energia elettrica: l’aumento del prezzo dell’energia elettrica rende l’investimento in fotovoltaico ancora più conveniente. 

Un esempio pratico può aiutare a chiarire il concetto: considerando un impianto da 3 kWp con accumulo, un consumo annuo di 3.500 kWh e un costo medio dell’energia elettrica di 0,22 €/kWh, è possibile stimare un risparmio annuo di circa 576 €. Con un investimento iniziale di 8.000 €, il payback si aggirerebbe intorno ai 13-14 anni. Tuttavia, se consideriamo gli incentivi statali e l’aumento previsto del costo dell’energia, il tempo di ritorno dell’investimento potrebbe ridursi significativamente.

Ti consigliamo di leggere anche questo articolo, dedicato proprio all’impianto fotovoltaico da 3 kW.

Una notizia: a proposito di aumento dell’energia, da gennaio 2025 è previsto un incremento delle bollette di oltre il 18% per i consumatori che aderiscono al servizio di maggior tutela. Questo aumento è dovuto principalmente all'incremento dei costi di approvvigionamento dell'energia

Quali sono i vantaggi di un impianto fotovoltaico chiavi in mano?

Un impianto fotovoltaico chiavi in mano offre numerosi vantaggi, tra cui: semplificazione delle procedure di installazione, garanzia di un impianto efficiente e a norma, possibilità di accedere a incentivi statali e riduzione dei costi energetici a lungo termine.

Quanto tempo ci vuole per installare un impianto fotovoltaico?

I tempi di installazione di un impianto fotovoltaico variano a seconda della dimensione dell’impianto e delle condizioni del tetto. In generale, per un impianto di medie dimensioni, l’installazione può richiedere da pochi giorni a qualche settimana.

Quali sono gli incentivi statali per l’installazione di un impianto fotovoltaico?

Gli incentivi statali per l’installazione di impianti fotovoltaici possono variare nel tempo e sono soggetti a modifiche. Tra gli incentivi più comuni ci sono il Superbonus e il bonus Ristrutturazioni, mentre per le aziende, nel 2025, sarà interessate il Piano Transizione 5.0.
È consigliabile informarsi presso un professionista del settore o consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate per conoscere le ultime novità e le agevolazioni disponibili.

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