Impianto fotovoltaico a costo zero: guida a tutte le possibilità per un’azienda sostenibile

impianto fotovoltaico a costo zero

Indice dell'Articolo

Leggendo questo articolo scoprirai:

  • perché è fondamentale per la tua azienda considerare l’installazione di un impianto fotovoltaico in questo preciso momento storico, analizzando i vantaggi economici, di immagine e di valore del tuo patrimonio immobiliare.
  • Le diverse strategie a tua disposizione per ottenere un impianto fotovoltaico senza un investimento iniziale significativo, esplorando a fondo meccanismi come i Power Purchase Agreement (PPA), il leasing operativo e il noleggio operativo.
  • Come funzionano i contratti di Power Purchase Agreement (PPA) e in che modo possono permetterti di accedere all’energia solare senza costi iniziali, delegando a terzi la gestione dell’impianto.
  • Le peculiarità del leasing operativo e come questa formula flessibile ti consente di utilizzare un impianto fotovoltaico pagando un canone periodico, con opzioni di riscatto o sostituzione tecnologica.
  • I vantaggi del noleggio operativo, una soluzione che spesso include anche i costi di manutenzione, semplificando ulteriormente la gestione e azzerando l’investimento iniziale.
  • Le opportunità offerte dalle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e come la tua azienda può partecipare a queste aggregazioni per produrre e condividere energia pulita a livello locale.
  • Le detrazioni fiscali e le agevolazioni economiche specificamente previste per le aziende nel 2025 che investono nella transizione energetica, tra cui il PNRR per le piccole imprese, il piano Transizione 5.0 e la Nuova Sabatini.
  • I requisiti e le modalità di accesso a queste agevolazioni, fornendoti gli strumenti per valutare quali opportunità si adattano meglio alle esigenze della tua impresa.

Se sei qui, probabilmente sei un mprenditore lungimirante, consapevole delle crescenti sfide imposte dai costi energetici e della pressante necessità di adottare pratiche aziendali sostenibili, che si trova spesso di fronte a un interrogativo cruciale: come integrare un impianto fotovoltaico nella tua infrastruttura senza che tale investimento impatti significativamente sulle preziose risorse finanziarie della tua impresa? 

Comprendiamo appieno la tua esigenza di conciliare la visione di un futuro energetico autonomo e rispettoso dell’ambiente con le priorità di bilancio e la gestione del flusso di cassa. 

La buona notizia è che il panorama attuale offre alcune opportunità accessibili, concepite specificamente per consentire alle aziende di abbracciare l’energia solare con formule che minimizzano, o addirittura annullano, l’investimento iniziale.

Questo articolo nasce con l’intento di guidarti attraverso questo scenario in evoluzione, fornendoti una panoramica completa e dettagliata delle diverse strategie a tua disposizione per dotare la tua attività di un impianto fotovoltaico all’avanguardia, senza compromettere la stabilità finanziaria della tua azienda.

Esploreremo a fondo il meccanismi come i contratti di Power Purchase Agreement (PPA), una soluzione che ti permette di beneficiare immediatamente dell’energia solare prodotta senza farti carico dei costi di acquisto e installazione dell’impianto, delegando a terzi la gestione e la manutenzione. Analizzeremo le peculiarità del leasing operativo, una formula flessibile che ti consente di utilizzare l’impianto fotovoltaico pagando un canone periodico, con la possibilità di riscattarlo al termine del contratto o di optare per un nuovo impianto tecnologicamente aggiornato.

Ma non ci fermeremo qui. Dedicheremo ampio spazio alle detrazioni fiscali e alle agevolazioni economiche specificamente previste per le aziende che decidono di investire nella transizione energetica nel corso del 2025. Ti illustreremo le misure governative finalizzate a incentivare l’adozione di fonti di energia rinnovabile nel tessuto imprenditoriale italiano, trasformando l’installazione di un impianto fotovoltaico non solo in una scelta ecologicamente responsabile, ma anche in un’opportunità di ottimizzazione fiscale e di riduzione significativa dei costi operativi a lungo termine. 

Il nostro obiettivo è fornirti gli strumenti necessari per valutare con cognizione di causa quale tra queste soluzioni si adatti meglio alle specifiche esigenze e alla strategia di crescita della tua azienda, aprendo le porte a un futuro energetico più efficiente, competitivo e sostenibile.

Partiamo da qui: perché devi installare un impianto fotovoltaico 

Questo particolare periodo storico si contraddistingue per una crescente sensibilità ambientale e per una volatilità sempre più marcata dei mercati energetici.

Un contesto in cui ignorare il potenziale trasformativo dell’energia solare per la tua azienda rappresenterebbe un’opportunità strategica sprecata

Non si tratta semplicemente di aderire a una tendenza “green”, bensì di abbracciare una visione imprenditoriale lungimirante, capace di generare benefici tangibili e duraturi per il tuo business. 

Un Imperativo economico strategico

Uno dei primi vantaggi?

Con un impianto fotovoltaico potrai affrancare la tua azienda dalla dipendenza dalle oscillazioni spesso imprevedibili dei prezzi dell’energia elettrica, un fattore che incide pesantemente sui tuoi costi operativi e sulla tua capacità di pianificazione finanziaria a lungo termine. Un impianto fotovoltaico ben dimensionato diventa un vero e proprio scudo protettivo contro questa incertezza, consentendoti di autoprodurre una quota significativa, se non la totalità, dell’energia di cui necessiti proprio durante le ore di maggiore attività, quelle diurne. 

Questo si traduce in un abbattimento drastico delle tue bollette energetiche, liberando risorse preziose che potrai reinvestire nello sviluppo di altri progetti aziendali, nell’innovazione dei tuoi prodotti o servizi, o nell’espansione della tua attività. 

La lunga vita utile degli impianti fotovoltaici, che supera abbondantemente i due decenni, garantisce un ritorno sull’investimento solido e continuativo nel tempo, trasformando una spesa potenziale in un attivo produttivo per la tua impresa.

Vuoi approfondire? Qui trovi una guida completa dedicata proprio a questo: come guadagnare con il fotovoltaico!

Un gesto di responsabilità ambientale che si riflette sulla tua immagine aziendale

Oltre al concreto risparmio economico, l’adozione del fotovoltaico proietta la tua azienda in una luce nuova, quella di un’organizzazione consapevole del proprio impatto ambientale e attivamente impegnata nella costruzione di un futuro più sostenibile. In un contesto di crescente attenzione da parte dei consumatori, dei partner commerciali e degli investitori verso le tematiche ambientali, mostrare un impegno concreto per la riduzione della propria impronta ecologica non è solo un atto di responsabilità, ma anche una potente leva di marketing e di reputazione. 

Se la tua azienda inizia a produrre la propria energia da fonti rinnovabili, comunica un messaggio chiaro di innovazione, di lungimiranza e di attenzione al benessere del pianeta, valori sempre più apprezzati e che possono fare la differenza nella scelta da parte dei tuoi stakeholder.

Un investimento intelligente che dà valore al tuo patrimonio immobiliare

Infine, è fondamentale considerare come l’installazione di un impianto fotovoltaico rappresenti un investimento che accresce il valore del tuo patrimonio immobiliare aziendale. 

In un mercato immobiliare sempre più sensibile alle performance energetiche degli edifici, la presenza di un impianto fotovoltaico certifica l’efficienza e la modernità della tua struttura, rendendola più appetibile in caso di future operazioni di compravendita o di locazione. Le normative europee e nazionali, come la recente Direttiva Case Green, vanno proprio in questa direzione, premiando gli edifici ad alta efficienza energetica e potenzialmente penalizzando quelli obsoleti

In sostanza, dotare ora la tua azienda di un impianto fotovoltaico significa non solo ridurre i tuoi costi operativi, ma anche proteggere e valorizzare il tuo investimento immobiliare nel lungo periodo.

Ora che hai compreso appieno i molteplici vantaggi che l’energia solare può apportare alla tua azienda, è naturale chiedersi: quali sono le modalità concrete per realizzare questo investimento strategico minimizzando l’impatto finanziario iniziale? 

Nei prossimi paragrafi, esploreremo insieme le diverse opzioni disponibili fino alle vantaggiose detrazioni fiscali previste per le imprese che scelgono di investire nella sostenibilità, guidandoti verso la soluzione più adatta alle tue specifiche esigenze e al tuo orizzonte temporale.

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6 soluzioni che puoi valutare per un impianto fotovoltaico a costo zero (o quasi)

Quando si pensa alla possibilità di installare un impianto fotovoltaico a costo zero, la prima sensazione che si ha è quella di procedimenti macchinosi, estremamente burocratici e complessi, per accedere a qualcosa di segreto e potenzialmente inarrivabile.


Del resto, siamo un po’ tutti avvezzi alle complicazioni della burocrazia, che richiede tanta attenzione e una quantità indefinibile di passaggi.

Per questo, di seguito proveremo a sintetizzare 6 modalità per ottenere un impianto fotovoltaico, evitando che la sua installazione abbia un impatto eccessivo sulle finanze aziendali.

Come sappiamo, è sempre fondamentale ragionare in termini di costi e benefici, ma anche riflettere sulla fattibilità di determinate operazioni aziendali, valutando gli effetti sia nel medio, che nel lungo periodo.

L’obiettivo di questa sezione è quello di fornirti una panoramica esaustiva e non troppo complessa sulle varie possibilità da valutare, in base alle esigenze della tua azienda.

Puoi acquistare un impianto full equity, beneficiando di agevolazioni e detrazioni fiscali

L’acquisizione in piena proprietà, o Full Equity, rappresenta una modalità di investimento nel fotovoltaico che, pur trovando una sua naturale e consolidata applicazione nel contesto residenziale e per impianti di dimensioni contenute, può essere attentamente valutata anche da realtà imprenditoriali che dispongono della liquidità necessaria e che perseguono una strategia di immediata titolarità dell’asset energetico. 

Optare per il Full Equity significa internalizzare completamente l’investimento iniziale, divenendo fin dal principio l’unico e incontrastato proprietario dell’impianto fotovoltaico. Questa scelta strategica conferisce all’azienda un controllo totale sull’infrastruttura energetica, dalle decisioni operative alla selezione del fornitore di energia elettrica per eventuali dinamiche di scambio sul mercato.

Il principale e innegabile vantaggio di questa formula risiede nella piena e immediata titolarità dell’impianto: se scegli questa modalità, la tua azienda, in quanto proprietaria esclusiva, beneficia integralmente di tutti i vantaggi economici derivanti dall’autoproduzione energetica, traducibili in un abbattimento diretto e proporzionale dei costi in bolletta. 

Ulteriormente, la possibilità di immettere l’energia in eccesso nella rete elettrica nazionale, secondo le normative vigenti,attraverso il meccanismo del Ritiro Dedicato, genera un flusso di ricavi aggiuntivo, contribuendo in maniera significativa all’ammortamento dell’investimento iniziale. La piena proprietà, inoltre, concede all’azienda la libertà di implementare eventuali ottimizzazioni o integrazioni tecnologiche all’impianto nel corso del tempo, massimizzandone l’efficienza e la resa energetica in base alle specifiche esigenze aziendali.

L’aspetto fondamentale che devi considerare?

Le imprese che scelgono la formula Full Equity possono avere accesso a incentivi e detrazioni fiscali che concorrono a ridurre l’onere finanziario iniziale dell’investimento, rendendo l’operazione economicamente più vantaggiosa nel medio-lungo termine. Ne parleremo nel paragrafo conclusivo, che sarà dedicato proprio a questo.

Tuttavia, è cruciale riconoscere che la modalità Full Equity implica un esborso finanziario concentrato nel momento iniziale dell’operazione. 

Insomma, una concentrazione di risorse che potrebbe rappresentare un elemento di valutazione delicato per quelle aziende che preferiscono non immobilizzare capitali significativi in un’unica soluzione, privilegiando invece formule di finanziamento o di utilizzo differito nel tempo. 

Si tratta, dunque, di una decisione che deve essere ponderata attentamente, tenendo in considerazione la solidità finanziaria dell’azienda, la sua strategia di investimento complessiva e la sua propensione all’impiego immediato di risorse per l’acquisizione di asset durevoli.

Puoi richiedere un mutuo

Se desideri dotare la tua azienda di un impianto fotovoltaico senza dover affrontare un esborso finanziario immediato e consistente, tipico della formula Full Equity, un’opzione da valutare potrebbe essere la richiesta di un finanziamento presso un istituto di credito, il quale eroga la somma necessaria per l’acquisto e l’installazione dell’impianto, con l’obbligo per l’azienda beneficiaria di restituire il capitale ricevuto, maggiorato degli interessi pattuiti, attraverso rate periodiche. 

In questo modo, ottieni una dilazione del pagamento nel tempo, distribuendo l’onere finanziario su un orizzonte temporale predefinito, in linea con la durata del contratto di mutuo.

Uno dei principali vantaggi del mutuo risiede proprio nella possibilità di accedere all’impianto fotovoltaico senza dover immobilizzare ingenti risorse aziendali in un’unica soluzione. La suddivisione della spesa totale in comodi canoni mensili può agevolare la gestione del flusso di cassa aziendale, preservando la liquidità per altre priorità strategiche o operative. 

Due considerazioni sul mutuo per l’installazione di un impianto fotovoltaico

Raramente gli istituti bancari finanziano l’intero costo dell’operazione. Nella prassi, è consuetudine che l’azienda debba farsi carico di una quota dell’investimento iniziale, versando un anticipo che può variare, ma che solitamente si attesta intorno al 30% del costo complessivo dell’impianto: un aspetto cruciale da valutare attentamente, poiché implica comunque una disponibilità finanziaria iniziale da parte dell’impresa.

Un ulteriore aspetto da tenere in considerazione è che il finanziamento tramite mutuo copre primariamente i costi di acquisto e installazione dell’impianto fotovoltaico. 

In sostanza, le spese relative alla gestione operativa, alla manutenzione periodica e all’eventuale assicurazione dell’impianto rimangono a carico dell’azienda proprietaria. 

Pertanto, se vuoi valutare la convenienza del mutuo come strumento di finanziamento, ti consigliamo di effettuare una stima accurata di tutti i costi correlati al ciclo di vita dell’impianto, al fine di avere una visione completa dell’impatto economico complessivo. 

Un consiglio utile è quello di esplorare specificamente le linee di credito e i mutui bancari dedicati agli investimenti in energie rinnovabili: gli istituti di credito specializzati in questo settore sono spesso in grado di offrire condizioni contrattuali più vantaggiose e procedure di istruttoria più rapide ed efficienti, facilitando l’accesso al finanziamento per la realizzazione del tuo impianto fotovoltaico aziendale.

Impianto fotovoltaico a costo zero con il leasing

Il leasing è una formula contrattuale particolarmente attrattiva per le aziende che ricercano flessibilità e desiderano approcciarsi all’energia solare senza un vincolo di proprietà immediato

In questo caso, attraverso un contratto di locazione finanziaria a lungo termine, l’impresa ha la possibilità di utilizzare un impianto fotovoltaico di ultima generazione per un periodo prestabilito, generalmente compreso tra i cinque e i dieci anni, corrispondendo un canone mensile fisso e predeterminato. Al termine della durata contrattuale, l’azienda si trova di fronte a diverse opzioni strategiche: esercitare il diritto di riscatto dell’impianto, acquisendone la piena proprietà a un prezzo simbolico precedentemente concordato; restituire l’impianto alla società di leasing; oppure stipulare un nuovo contratto per un impianto tecnologicamente più avanzato.

I vantaggi del leasing: la flessibilità 

Uno dei principali benefici del leasing risiede nella sua intrinseca flessibilità finanziaria.

A differenza dell’acquisto diretto o del ricorso al mutuo, il leasing non richiede un significativo investimento iniziale di capitale sotto forma di anticipo, preservando in tal modo la liquidità aziendale per altre esigenze operative o investimenti strategici. Anche la prevedibilità del canone mensile, fisso per tutta la durata del contratto, va in questa direzione, poiché consente una pianificazione finanziaria più agevole e senza sorprese, facilitando la gestione del budget aziendale. 

Inoltre , dal punto di vista fiscale, i canoni di leasing sono generalmente interamente deducibili come costi d’esercizio, offrendo un potenziale vantaggio in termini di ottimizzazione della tassazione aziendale.

Gli svantaggi del leasing

Tuttavia, è fondamentale considerare che, durante la vigenza del contratto di leasing, l’azienda non è proprietaria dell’impianto fotovoltaico. La proprietà rimane in capo alla società di leasing fino all’eventuale esercizio del diritto di riscatto. Inoltre, analogamente ad altre formule, il canone di leasing non include i costi relativi alla gestione operativa e alla manutenzione dell’impianto, che rimangono a carico dell’azienda utilizzatrice. Pertanto, nel valutare il leasing come opzione per l’adozione del fotovoltaico, analizza attentamente la durata del contratto, l’ammontare del canone mensile, le condizioni di riscatto finale e fai una stima dei costi di gestione e manutenzione per l’intero periodo, al fine di determinare la convenienza complessiva di questa soluzione rispetto ad alternative come l’acquisto diretto o il finanziamento tramite mutuo.

Il noleggio operativo: così azzeri l’investimento iniziale

Questa formula si distingue nettamente dall’acquisto e dal leasing per il suo focus sull’utilizzo temporaneo del bene, senza il trasferimento della proprietà all’azienda utilizzatrice. 

In sostanza, l’impresa stipula un contratto di locazione a lungo termine per l’impianto fotovoltaico, corrispondendo un canone mensile fisso per un periodo predefinito, che sovente si estende dai cinque ai dieci anni. Tale soluzione si rivela particolarmente vantaggiosa per le aziende i cui consumi energetici sono concentrati prevalentemente durante l’orario lavorativo settimanale, ottimizzando l’autoconsumo dell’energia solare prodotta.

I vantaggi del noleggio operativo

Uno dei pilastri fondanti del noleggio operativo risiede nell’azzeramento dell’investimento iniziale: attraverso questa soluzione, l’azienda non si trova a dover immobilizzare ingenti capitali per l’acquisto dell’impianto, preservando la propria liquidità per investimenti nel core business o per fronteggiare altre esigenze finanziarie. 

Anche in questo caso, la trasparenza e la prevedibilità del canone mensile fisso rappresentano un ulteriore elemento di attrattività, consentendo una pianificazione finanziaria accurata e senza sorprese per tutta la durata contrattuale. 

Ti ricordiamo di fare attenzione anche agli aspetti fiscali, in quanto il canone di noleggio è integralmente deducibile come costo operativo, contribuendo a ottimizzare il carico fiscale dell’impresa. 

Un aspetto interessante e particolarmente vantaggioso di questa modalità è spesso l’inclusione dei costi di manutenzione ordinaria e straordinaria all’interno del canone, che permette di sollevare l’azienda da ulteriori preoccupazioni e spese impreviste legate al corretto funzionamento dell’impianto, garantendo una gestione semplificata e prevedibile.

L’approccio “senza pensieri” è ulteriormente rafforzato dal fatto che il fornitore del servizio si occupa generalmente di tutte le fasi, dall’installazione alla manutenzione, consentendo all’azienda di concentrarsi pienamente sulla propria attività principale. Al termine del contratto, l’azienda gode di una flessibilità non trascurabile, potendo scegliere se riscattare l’impianto a un valore residuo, prolungare il periodo di noleggio o semplicemente restituire l’impianto.

In questo caso, il riscatto non è automatico e richiede una specifica manifestazione di volontà da parte dell’azienda. Inoltre, è opportuno considerare che, includendo i costi di manutenzione, il canone mensile del noleggio operativo risulta generalmente un po’ più elevato rispetto a un mero contratto di leasing o a un finanziamento per l’acquisto. 

Ai fini delle opportune valutazioni aziendali, ti consigliamo di riflettere sulla natura vincolante della durata contrattuale, partendo, come sempre, da una valutazione attenta delle tue esigenze a lungo termine.

I Power purchase Agreement

I Power Purchase Agreement (PPA) rappresentano una frontiera innovativa nel panorama delle soluzioni per l’approvvigionamento di energia rinnovabile, inizialmente affermatisi nei mercati nordamericani ed europei e che stanno guadagnando crescente terreno anche in Italia. 

Nel concreto, si tratta di contratti di fornitura di energia elettrica a lungo termine, stipulati tra un produttore di energia da fonti rinnovabili e un acquirente, tipicamente un’azienda con significativi fabbisogni energetici. 

L’essenza di un PPA risiede nell’accordo vincolante attraverso il quale il produttore si impegna a realizzare un impianto di produzione di energia pulita e a vendere l’energia generata all’acquirente a un prezzo fisso, prestabilito contrattualmente per un periodo di tempo definito, che in Italia usualmente oscilla tra i cinque e i dieci anni, ma che all’estero può estendersi anche fino a venti anni.

L’acquirente, dal canto suo, si impegna ad acquistare l’energia prodotta dall’impianto, beneficiando in tal modo di un costo energetico stabile e prevedibile nel lungo periodo, nonché di un approvvigionamento da una fonte energetica a basso impatto ambientale. 

I PPA possono declinarsi in diverse configurazioni, adattandosi alle specifiche esigenze delle parti coinvolte: si distinguono, ad esempio, i PPA “on-site”, in cui l’impianto di produzione viene installato direttamente presso il sito di consumo dell’acquirente, e i PPA “off-site”, dove l’impianto è ubicato in un luogo diverso e l’energia viene fornita attraverso la rete di trasmissione e distribuzione esistente. Dunque, i PPA offrono una notevole versatilità, rivelandosi potenzialmente adatti a un’ampia gamma di contesti aziendali e produttivi.

Considerazioni sui PPA

L’adozione di un PPA comporta una serie di vantaggi e svantaggi che meritano un’attenta valutazione sia da parte del produttore di energia rinnovabile che dell’azienda consumatrice. Per il produttore, un PPA rappresenta spesso un elemento facilitatore per l’accesso al credito, in quanto il contratto a lungo termine garantisce un flusso di entrate prevedibile, rendendo più agevole l’ottenimento di finanziamenti per la realizzazione di impianti di dimensioni significative. Inoltre, il prezzo di vendita fisso concordato mitiga il rischio legato alla volatilità dei prezzi del mercato energetico, consentendo una pianificazione finanziaria a lungo termine con maggiore certezza. Tuttavia, il produttore si trova vincolato a un unico acquirente per la durata del contratto, limitando la propria flessibilità commerciale e rimanendo esposto al rischio di obsolescenza tecnologica dell’impianto e a potenziali variazioni normative che potrebbero impattare sulla redditività dell’accordo.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano un fenomeno emergente e dinamico nel panorama della produzione e del consumo di energia sostenibile, fondato sulla cooperazione e sulla condivisione a livello territoriale. 

Si tratta di aggregazioni volontarie di cittadini, imprese, enti locali e altri soggetti, uniti dall’obiettivo comune di installare, gestire e condividere energia prodotta da fonti rinnovabili all’interno di un perimetro geografico definito. 

La recente emanazione del decreto CER, datato 24 gennaio 2024, ha impresso un’accelerazione significativa alla diffusione di questo modello anche in Italia, attraverso lo stanziamento di nuovi fondi, che mirano a rendere le CER più accessibili, in particolare per le comunità con minori disponibilità economiche, semplificando al contempo le procedure amministrative e consolidando il quadro normativo di riferimento.

In sintesi, una Comunità Energetica Rinnovabile si articola attraverso tre azioni fondamentali: la produzione di energia pulita, ottenuta mediante l’installazione di impianti fotovoltaici o di altre fonti rinnovabili all’interno della comunità stessa; la condivisione dell’energia prodotta tra i membri della comunità, ottimizzando l’autoconsumo locale e riducendo la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale; e la gestione coordinata di tutte le operazioni di produzione e condivisione, affidata a un soggetto giuridico appositamente costituito, che può assumere la forma di una cooperativa, di un’impresa sociale o di altra entità giuridica riconosciuta.

Il decreto CER introduce significative semplificazioni burocratiche per la costituzione e l’operatività di queste comunità.

Ad esempio, oggi è sufficiente la presenza di almeno due membri fondatori per dare vita a una CER, e non sussiste un limite massimo al numero di partecipanti. I membri possono inoltre assumere ruoli differenziati all’interno della comunità, distinguendosi tra produttori, che generano e condividono energia; prosumer, che autoconsumano l’energia prodotta dai propri impianti e cedono l’eventuale surplus alla rete; e consumatori puri, che utilizzano l’energia prodotta dagli altri membri della CER. 

Viene inoltre concessa maggiore libertà e flessibilità in termini di adesione e di scelta, in quanto i membri mantengono il proprio status di consumatori finali e hanno la facoltà di recedere dalla CER in qualsiasi momento. 

Un’importante novità è rappresentata dalla rimozione dei limiti di potenza precedentemente imposti ai singoli impianti dei membri, superando la soglia dei 200 kW. Infine, le CER possono utilizzare le infrastrutture di rete di distribuzione esistenti per lo scambio di energia, facilitando l’integrazione con il sistema elettrico nazionale.

Impianto fotovoltaico a costo zero, usufruendo di agevolazioni e incentivi fiscali per le aziende

Con l’obiettivo di completare la nostra guida dedicata agli impianti fotovoltaici a costo zero, dedichiamo una sezione alle agevolazioni e detrazioni fiscali per le aziende.

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Il PNNR destinato alle aziende situate in piccoli comuni

A partire dal 4 aprile 2025 si aprirà la finestra temporale per la presentazione delle domande relative agli incentivi dedicati all’autoproduzione di energia da impianti fotovoltaici e minieolici, una misura concretamente finanziata con un robusto stanziamento di 320 milioni di euro provenienti dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questa iniziativa governativa si pone l’obiettivo primario di sostenere la produzione di energia elettrica per autoconsumo, attraverso la concessione di contributi a fondo perduto che possono raggiungere una copertura fino al 40% delle spese ammissibili.

Un aspetto di particolare rilievo è la riserva del 40% delle risorse complessive destinata alle imprese operanti nelle regioni del Mezzogiorno: si tratta di incentivi sono specificamente indirizzati a programmi di investimento finalizzati alla realizzazione di impianti fotovoltaici o minieolici, destinati all’autoconsumo immediato o differito, quest’ultimo reso possibile grazie all’integrazione di sistemi di accumulo energetico.

La platea dei beneficiari è costituita dalle PMI italiane regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle Imprese, che operano in regime di contabilità ordinaria e che abbiano depositato almeno un bilancio approvato o presentato la dichiarazione dei redditi, nel caso di ditte individuali e società di persone. Sono previste specifiche esclusioni per alcune categorie di imprese, tra cui quelle in stato di liquidazione o sottoposte a procedure concorsuali, quelle operanti nei settori primario (agricoltura, pesca e silvicoltura), le attività connesse alla produzione di energia da fonti fossili o altamente inquinanti, e le imprese non in regola con la normativa antimafia o destinatarie di sanzioni. Un’eccezione degna di nota riguarda il settore automotive, dove le aziende impegnate nella produzione, nel noleggio o nella vendita di veicoli a zero emissioni per almeno il 50% del proprio fatturato possono accedere agli incentivi. 

Puoi presentare la tua domanda attraverso la piattaforma online messa a disposizione da Invitalia, a partire dalle ore 12:00 del 4 aprile 2025 e non oltre le ore 12:00 del 5 maggio 2025.

Il piano transizione 5.0

Anche questa ambiziosa iniziativa, che si colloca nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), riconosce un significativo credito d’imposta alle imprese che intraprendono nuovi investimenti in strutture produttive localizzate nel territorio nazionale.

L’obiettivo primario del Piano è quello di catalizzare la trasformazione dei processi di produzione verso un modello che sia non solo performante dal punto di vista energetico, ma anche intrinsecamente sostenibile e basato sull’impiego di energie rinnovabili.

L’Investimento si inserisce in un contesto di progetti di innovazione mirati alla riduzione dei consumi energetici e prevede una dotazione finanziaria complessiva di 6,3 miliardi di euro, a testimonianza della centralità della transizione ecologica nell’agenda politica ed economica del Paese.

L’obiettivo di questa misura è concedere un beneficio fiscale sotto forma di credito d’imposta, proporzionato all’entità delle spese sostenute per gli investimenti qualificati. Il 

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto modifiche sostanziali alla struttura e alle modalità operative del Piano Transizione 5.0, ampliandone significativamente il raggio d’azione e semplificando le procedure per l’accesso al beneficio fiscale. 

Ad esempio, sono stati rimodulati gli scaglioni di investimento, con l’accorpamento delle prime due fasce in un unico scaglione fino a 10 milioni di euro, cui si applicano aliquote di credito d’imposta differenziate (35%, 40% e 45%) in funzione della percentuale di riduzione dei consumi energetici effettivamente conseguita dall’investimento. 

Un’ulteriore novità di rilievo riguarda la ridefinizione dello schema delle maggiorazioni previste per gli investimenti in impianti fotovoltaici.

La Nuova Sabatini 2025

Questa agevolazione interviene a supporto degli investimenti volti all’acquisto o all’acquisizione in leasing di beni strumentali essenziali per l’attività produttiva, quali macchinari, attrezzature, impianti, hardware, nonché software e tecnologie digitali. 

La misura si rivolge a PMI regolarmente costituite e iscritte nei registri competenti, in pieno esercizio dei propri diritti, non soggette a procedure concorsuali con finalità liquidatoria e in possesso di una sede legale o unità locale operativa in Italia.

La Legge di Bilancio 2025 ha sancito un significativo rifinanziamento della Nuova Sabatini, stanziando ulteriori 1,7 miliardi di euro per il periodo 2025-2029, garantendo così la continuità di questo fondamentale strumento di incentivazione degli investimenti produttivi. 

Il rifinanziamento prevede una dotazione finanziaria di 400 milioni di euro per l’anno 2025, 100 milioni per il 2026 e 400 milioni annui per ciascuno degli anni successivi fino al 2029. 

La Nuova Sabatini si concretizza nella concessione di contributi in conto impianti da parte del Ministero, a fronte di finanziamenti bancari o in leasing erogati da istituti aderenti alla misura. Tali finanziamenti devono essere destinati a specifiche tipologie di investimento, tra cui l’acquisto o l’acquisizione in leasing di beni strumentali nuovi di fabbrica ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali per strutture produttive esistenti o di nuova realizzazione.

Un’attenzione particolare è riservata ai cosiddetti “Investimenti 4.0”, che comprendono l’acquisto o l’acquisizione in leasing di beni materiali e immateriali nuovi di fabbrica finalizzati all’implementazione di tecnologie quali big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D e sistemi di tracciamento. 

Parallelamente, la misura supporta gli “Investimenti Green”, come l’acquisto o il leasing di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi aziendali volti a migliorare la sostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi aziendali. 

Impianto fotovoltaico a costo zero: le domande frequenti

Quali sono le principali opzioni per dotare la mia azienda di un impianto fotovoltaico a costo zero?

Le principali opzioni che esploreremo includono i contratti di Power Purchase Agreement (PPA), il leasing operativo e il noleggio operativo, oltre alle opportunità offerte da agevolazioni fiscali e finanziamenti agevolati.

Quali benefici economici e di immagine può portare alla mia azienda l’installazione di un impianto fotovoltaico?

Un impianto fotovoltaico può ridurre significativamente i costi energetici, proteggere la tua azienda dalla volatilità dei prezzi dell’energia, migliorare la tua immagine aziendale in termini di sostenibilità e aumentare il valore del tuo patrimonio immobiliare.

Quali sono le agevolazioni fiscali e i finanziamenti per le aziende che investono in impianti fotovoltaici nel 2025?

Nel 2025 sono disponibili diverse misure, tra cui il PNRR per le aziende in piccoli comuni, il piano Transizione 5.0 e la Nuova Sabatini, che offrono contributi a fondo perduto e crediti d’imposta per l’acquisto o il leasing di impianti fotovoltaici e beni strumentali connessi all’efficienza energetica.

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