Impianto fotovoltaico da 10 kW: la scelta strategica per le piccole imprese

impianto fotovoltaico 10 kW

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Cosa imparerai leggendo questo articolo:

  • Cos’è un impianto fotovoltaico da 10 kW e la sua produzione: comprenderai la potenza di picco e la produzione energetica media annua in Italia. Scoprirai i fattori che influenzano la produzione effettiva, come l’irraggiamento solare.
  • Vantaggi per le aziende: imparerai come risparmiare sui costi energetici e ammortizzare l’investimento.
  • Componenti dell’impianto: apprenderai come scegliere i moduli fotovoltaici (monocristallini vs. policristallini)., troverai qualche nozione per scoprire come selezionare l’inverter appropriato.
  • Costi e fattori che li influenzano: conoscerai l’intervallo di costo di un impianto da 10 kW e comprenderai i fattori che influenzano il prezzo finale, come la tipologia dei pannelli e i costi di installazione.
  • Permessi, certificazioni e sicurezza: conoscerai le normative sull’edilizia libera e i vincoli paesaggistici. Inoltre, capirai l’importanza della certificazione FER per gli installatori.
  • Tempi e modalità di realizzazione: scoprirai le fasi del processo: sopralluogo, studio di fattibilità, installazione, collaudo e test.
  • Manutenzione dell’impianto: capirai l’importanza della manutenzione ordinaria e straordinaria.
  • Consigli per la scelta dell’azienda installatrice: apprenderai come effettuare una ricerca e informazione preliminare, come verificare credenziali ed esperienze e come individuare la miglior soluzione per le tue esigenze.

Negli ultimi anni, l’attenzione verso la sostenibilità ambientale è cresciuta esponenzialmente, spingendo le aziende a rivedere le proprie strategie energetiche. 

Se forse per le grandi aziende risulta più facile decidere di investire in impianti fotovoltaici potenti, in grado di soddisfare il proprio fabbisogno energetico, per quelle piccole e medie sono maggiori le perplessità da affrontare, prima di procedere all’acquisto di un impianto.

Ci si chiede, ad esempio, se l’investimento possa risultare effettivamente vantaggioso o quale potrebbe essere il corretto dimensionamento di un impianto capace di sostenere il fabbisogno energetico di una piccola attività.

Per provare a rispondere ad alcuni di questi dubbi, abbiamo condensato tutta la questione nei paragrafi di questa pagina, dove parleremo dell’impianto fotovoltaico da 10 kW, soluzione strategica per le piccole imprese che desiderano fare quel passettino oltre la comfort zone, verso un futuro più sostenibile. 

Questo sistema, infatti, non solo consente di ridurre significativamente i costi energetici, ma rappresenta anche un investimento lungimirante, in linea con le normative sempre più stringenti in materia di emissioni e con la crescente sensibilità dei consumatori verso le tematiche ambientali. 

Nei paragrafi che stai per leggere troverai tutte le informazioni che possono essere utili per le valutazioni sul tuo investimento: esploreremo in dettaglio le caratteristiche, i vantaggi e tutte le considerazioni da tenere a mente per l’installazione di un impianto fotovoltaico da 10 kW, fornendoti uno strumento utile per valutare questa opzione con la dovuta consapevolezza.

Cos’è un impianto fotovoltaico da 10 kW e quanta energia produce?

Un impianto fotovoltaico da 10 kW è un sistema di generazione di energia elettrica che sfrutta l’energia solare attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici. 

La sigla “kW” (generalmente “KWp) si riferisce alla potenza di picco dell’impianto, ovvero la quantità massima di energia che i pannelli possono produrre in condizioni ottimali di irraggiamento solare. 

Tuttavia, la produzione effettiva di energia varia sempre in base a diversi fattori, tra cui l’area geografica, l’orientamento e l’inclinazione dei pannelli, nonché le condizioni climatiche.

In Italia, un impianto fotovoltaico da 10 kW può generare mediamente tra i 12.000 e i 16.000 kWh all’anno: un quantitativo di energia  generalmente sufficiente per coprire il fabbisogno energetico di una piccola azienda, consentendo una notevole riduzione dei costi in bolletta.

La quantità effettiva di energia effettivamente prodotta dall’impianto dipenderà moltissimo anche dall’irraggiamento solare, ovvero la quantità di energia solare che raggiunge la superficie terrestre: se, ad esempio, la tua azienda si trova in una regione del Sud Italia, ad esempio, potrai beneficiare di un irraggiamento solare maggiore rispetto alle regioni del Nord, ottenendo una produzione di energia più elevata a parità di potenza installata.

Vantaggi di un impianto fotovoltaico da 10 kW per le aziende

L’installazione di un impianto fotovoltaico da 10 kW offre numerosi vantaggi alle aziende, sia dal punto di vista economico che ambientale. 

Vediamo, di seguito, perché questa soluzione contribuirà a fare la differenza, in termini economici, ambientali e di immagine, per la tua attività!

I vantaggi economici di un impianto fotovoltaico da 10 kW

Innanzitutto, un impianto fotovoltaico da 10 KW ti consente di ridurre significativamente i costi dell’energia elettrica, con un potenziale risparmio annuo considerevole. 

Grazie agli incentivi statali e alle detrazioni fiscali, l’investimento iniziale può essere ammortizzato in tempi relativamente brevi,  garantendo un ritorno economico a lungo termine. Inoltre, l’installazione di un impianto fotovoltaico contribuisce ad aumentare il valore dell’immobile aziendale, rendendolo più appetibile sul mercato. 

Una considerazione molto importante riguarda sicuramente l’indipendenza energetica garantita dall’impianto fotovoltaico, che consentirà alla tua azienda di proteggersi dalle fluttuazioni dei prezzi dell’energia elettrica, garantendo una maggiore stabilità dei costi nel medio e lungo periodo.  

I vantaggi ambientali e di immagine

Dal punto di vista ambientale, l’impianto fotovoltaico consente di ridurre l’impronta di carbonio dell’azienda, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico. Questo aspetto è sempre più apprezzato dai consumatori, che sono sempre più attenti alla sostenibilità dei prodotti e dei servizi che acquistano: un’azienda che investe in energia solare può quindi migliorare di molto la propria immagine aziendale, rafforzando la fiducia dei clienti e acquisendone di nuovi.

Com’è fatto un impianto fotovoltaico da 10 kW

Moduli Fotovoltaici

I moduli fotovoltaici rappresentano l’elemento fondamentale  dell’impianto, trasformando la luce solare in energia elettrica. 

La progettazione di un impianto fotovoltaico non può prescindere da un’attenta analisi preliminare che, analizzando le condizioni geografiche e ambientali e le esigenze energetiche, consentirà di stabilire anche la tipologia dei componenti, disponibili con diverse caratteristiche, a seconda degli usi e delle necessità.

Per i pannelli fotovoltaici, la scelta principale si divide tra moduli monocristallini e policristallini.

Per comprendere quale sia la miglior soluzione per realizzare un impianto da 10 kW performante e conveniente, ideale per le piccole aziende, è importante soffermarsi su un’attenta valutazione che tenga conto di diversi fattori, al fine di massimizzare l’efficienza e il rendimento del sistema. 

Tra le principali considerazioni, spicca proprio la distinzione tra moduli policristallini e monocristallini.

I moduli monocristallini, realizzati con celle di silicio omogenee, offrono un’efficienza superiore, specialmente in condizioni di irraggiamento solare diretto: ciò  li rende ideali per aziende con spazi limitati o situate in zone con scarsa illuminazione solare. Tuttavia, il loro costo tende ad essere più elevato, rendendo l’investimento iniziale più impegnativo.

I moduli policristallini, invece, sono costituiti da cristalli di silicio orientati in modo casuale e presentano un’efficienza leggermente inferiore, ma risultano più economici e performanti in condizioni di luce diffusa, come nelle giornate nuvolose o in zone con temperature elevate. 

Nello specifico, questa soluzione risulta più adatta ad aziende con ampi spazi a disposizione e un budget più contenuto

Oltre alla tipologia di celle, è fondamentale considerare la potenza nominale dei moduli, espressa in watt (W), che determina la quantità di energia prodotta in condizioni standard e il numero totale di moduli necessari a coprire la potenza dell’impianto: per un impianto da 10 kW, sono necessari circa 25-30 moduli, a seconda della potenza nominale di ciascuno. 

Infine, potrebbe essere necessario ragionare anche in merito all’estetica dei moduli, soprattutto se si desidera ottenere un impatto visivo gradevole: in generale, i moduli con foglio posteriore bianco offrono prestazioni superiori, ma quelli completamente neri si integrano meglio con l’architettura dell’edificio. 

Insomma, la scelta dei moduli fotovoltaici rappresenta uno degli momenti principali della progettazione dell’impianto fotovoltaico: non è mai una decisione casuale, ma deriva sempre da un’analisi specifica del sito di installazione e delle esigenze dell’azienda.

Inverter

La scelta dell’inverter giusto è un altro passo cruciale nella realizzazione di un impianto fotovoltaico da 10 kW, poiché questo componente determina l’efficienza e le prestazioni complessive del sistema. 

Per fornirti un’immagine molto chiara ed esaustiva, immagina l’inverter come il “cervello” dell’impianto, perché la funzione di questo dispositivo è trasformare la corrente continua (CC) prodotta dai pannelli solari in corrente alternata (CA), utilizzabile per alimentare la tua casa o azienda. 

Per un impianto da 10 kW, è consigliabile optare per un inverter con una capacità compresa tra 10.000 e 13.000 watt, per garantire una gestione efficiente della potenza prodotta. 

In linea generale, è importante trovare il giusto equilibrio: un inverter sottodimensionato potrebbe limitare la produzione di energia nei momenti di picco, mentre un inverter sovradimensionato comporterebbe costi aggiuntivi inutili. 

Esistono diverse tipologie di inverter, ognuna con caratteristiche specifiche. Gli inverter di stringa sono i più comuni negli impianti residenziali e commerciali di piccole dimensioni, offrendo un buon rapporto qualità-prezzo e una comprovata affidabilità. I microinverter, invece, sono installati su ciascun pannello solare e consentono di ottimizzare la produzione di energia in caso di ombreggiamento o orientamenti diversi dei pannelli. Infine, gli inverter ibridi integrano anche la funzione di accumulo di energia, permettendo di collegare batterie per immagazzinare l’energia prodotta in eccesso. 

Come abbiamo visto per i moduli fotovoltaici, anche per l’inverter la scelta dipende dalle specifiche esigenze dell’impianto, dalle condizioni di installazione e dal budget disponibile. 

Stringbox e Quadri Elettrici

La stringbox e i quadri elettrici fungono da guardiani dell’impianto, proteggendolo da sovraccarichi e cortocircuiti. Questi dispositivi interrompono il flusso di corrente in caso di anomalie, garantendo la sicurezza e la longevità del sistema.

Sistema di Accumulo (Batterie)

Le batterie di accumulo rappresentano un valore aggiunto all’impianto, immagazzinando l’energia prodotta in eccesso per un utilizzo differito. 

Questo sistema aumenta l’autonomia energetica, permettendo di sfruttare l’energia solare anche in assenza di irraggiamento diretto. I vantaggi includono il bilanciamento dei carichi, la copertura dei vuoti di produzione, la resilienza energetica, la riduzione dell’impronta di carbonio e il risparmio in bolletta. 

Quando e perché conviene installare un sistema di accumulo per un impianto fotovoltaico da 10 kW

La decisione di integrare un sistema di accumulo fotovoltaico in un impianto da 10 kW richiede un’analisi ponderata, lontana dalle logiche di vendita che spesso spingono verso soluzioni predefinite e sovradimensionate. 

Per determinare se e quando una batteria di accumulo è davvero vantaggiosa, è fondamentale iniziare con una valutazione accurata del fabbisogno energetico: non limitarti al consumo annuo, ma considera le abitudini di consumo durante l’arco della giornata e non dimenticare di fare anche qualche valutazione a lungo termine, considerando le prospettive future, come la possibilità di integrare veicoli elettrici o pompe di calore.

Un’analisi dettagliata della produzione dell’impianto è altrettanto cruciale: monitora la produzione e i consumi per almeno 12 mesi, per avere un quadro completo delle prestazioni dell’impianto nelle diverse stagioni, per poter dimensionare la batteria in modo appropriato, evitando di installare un sistema sovradimensionato, che potrebbe non ricaricarsi completamente, soprattutto in zone con inverni poco soleggiati.

La scelta della batteria non può prescindere da una valutazione economica approfondita: per la tua azienda, è fondamentale calcolare il tempo di ritorno dell’investimento, considerando i costi di acquisto, installazione e manutenzione, e confrontalo con i benefici in termini di risparmio sulla bolletta elettrica. 

Insomma, non dare per scontato che l’accumulo sia la soluzione più conveniente, poiché se i consumi notturni sono scarsi, potrebbe essere più vantaggioso acquistare energia dalla rete durante le ore notturne.

Contatore bidirezionale

Il contatore bidirezionale è un dispositivo fondamentale negli impianti fotovoltaici, in quanto permette di monitorare sia l’energia prelevata dalla rete elettrica che quella prodotta e immessa dall’impianto stesso. In pratica, questo contatore “intelligente” registra il flusso di energia in entrambe le direzioni, fornendo dati precisi sul bilancio energetico dell’utente.

Quando l’impianto fotovoltaico produce più energia di quanta ne venga consumata, l’eccesso viene immesso nella rete elettrica.

La funzione del contatore bidirezionale è registrare questa immissione, permettendo al produttore di ottenere un compenso economico, attraverso il meccanismo del Ritiro Dedicato, che permette ai produttori di vendere l’energia in eccesso direttamente al GSE (Gestore dei Servizi Energetici), ricevendo un compenso calcolato in base a un prezzo minimo garantito per i kWh venduti. 

Impianto fotovoltaico 10 kW: i costi

Un impianto fotovoltaico trifase da 10 KW può avere un costo che si aggira tra i 20.000 e i 25.000 euro, in base alla scelta di installare o meno il sistema di accumulo.

Il costo che abbiamo indicato è al netto delle varie agevolazioni fiscali disponibili per il 2025.

Un costo, tanti fattori implicati: da cosa dipende il prezzo finale dell’impianto fotovoltaico da 10 kW

Determinare il costo finale di un impianto fotovoltaico è un’operazione che va ben oltre la semplice moltiplicazione della potenza per un prezzo al kilowatt. Numerosi fattori entrano in gioco, rendendo ogni installazione un caso a sé stante. 

La dimensione dell’impianto, ad esempio, è sempre un elemento chiave: un sistema più grande, capace di generare più energia, richiederà un investimento iniziale maggiore. Tuttavia, la dimensione ottimale non è una questione di massimizzazione, ma di bilanciamento con il reale fabbisogno energetico dell’abitazione o dell’azienda: un impianto sovradimensionato non solo comporterebbe costi inutili, ma potrebbe anche non essere sfruttato appieno.

La tipologia dei pannelli solari è un altro fattore determinante: come abbiamo visto, i pannelli monocristallini, pur essendo più efficienti e duraturi, hanno un costo superiore rispetto ai policristallini o a film sottile. La scelta dipende quindi dalle priorità dell’utente: massimizzare la produzione di energia o contenere i costi iniziali. 

Anche la qualità dei materiali e delle tecnologie impiegate gioca un ruolo fondamentale: optare per componenti di alta qualità, magari prodotti da aziende leader nel settore, significa investire in un sistema più duraturo e performante, con minori necessità di manutenzione nel tempo.

I costi di installazione, sebbene spesso inclusi nel prezzo “chiavi in mano”, generalmente offerto dalle aziende installatrici, possono variare in base alla complessità del sito: ad esempio, la conformazione del tetto, l’accessibilità e la necessità di eventuali adattamenti strutturali sono tutti elementi che possono incidere sul costo finale. Anche la posizione geografica e le condizioni climatiche hanno un impatto significativo: un’area con maggiore irraggiamento solare permetterà di sfruttare al meglio l’impianto, mentre in zone con condizioni climatiche avverse potrebbe essere necessario sovradimensionare il sistema o ricorrere a tecnologie più avanzate.

Infine, gli incentivi e le agevolazioni fiscali rappresentano un fattore cruciale per ridurre l’investimento iniziale: detrazioni fiscali, contributi statali o locali possono abbattere significativamente il costo dell’impianto, rendendolo un’opzione ancora più conveniente. 

Ad esempio, fino al 31 marzo 2025 le aziende situate in piccoli comuni con meno di 5.000 abitanti possono usufruire dei fondi del PNRR, ottenendo un sostegno finanziario del 40% per l’installazione del proprio impianto fotovoltaico.

Permessi, certificazioni, sicurezza: cosa devi sapere prima di installare un impianto fotovoltaico da 10 kW

Prima di procedere all’installazione del tuo impianto fotovoltaico da 10 kW, ci sono alcune cose che è importante tu sappia in merito a permessi e norme di sicurezza.

Di seguito, alcune nozioni che non devi trascurare, per installare il tuo impianto in totale tranquillità.

Edilizia libera, ma attenzione ai vincoli paesaggistici

Secondo il D.Lgs. 190/2024, Testo Unico Rinnovabili, l’installazione di moduli fotovoltaici rientra nel regime di edilizia libera.

Nello specifico, a partire dal 30 dicembre 2024, le nuove disposizioni hanno semplificato notevolmente l’installazione di impianti fotovoltaici e solari termici, includendoli nel regime di edilizia libera in determinate condizioni. 

Impianti fotovoltaici su coperture:

  • Gli impianti fotovoltaici con potenza inferiore a 12 MW, integrati sui tetti di edifici esistenti, rientrano nell’edilizia libera.

Impianti fotovoltaici a terra:

  • Impianti con potenza inferiore a 12 MW, installati su strutture o superfici esistenti o pertinenziali, o su manufatti fuori terra diversi dagli edifici, purché al di fuori della zona A (centri storici).
  • Impianti fino a 1 MW, collocati a terra in adiacenza agli edifici esistenti a cui sono asserviti.
  • Impianti fino a 5 MW, installati a terra in zone industriali, artigianali, commerciali, discariche ripristinate o cave non più sfruttabili.

Impianti in strutture turistiche o termali:

  • Impianti fotovoltaici per l’autoconsumo di strutture turistiche o termali:
    • Fino a 10 MW, se installati su edifici o pertinenziali, o su manufatti fuori terra.
    • Fino a 1 MW, se collocati a terra in adiacenza agli edifici esistenti.

Altri impianti:

  • Impianti agrivoltaici fino a 5 MW, che permettono la continuità dell’attività agricola e pastorale.
  • Impianti solari termici fino a 10 MW, a servizio di edifici, installati su edifici o pertinenziali, o su manufatti fuori terra, o a terra in adiacenza agli edifici esistenti, purché fuori dalla zona A.

Per queste tipologie di impianto, non è necessario richiedere nessuna autorizzazione o permesso: è sufficiente la compilazione del Modello Unico Semplificato per procedere alla realizzazione dei lavori.


Tuttavia, fanno eccezione gli impianti solari fotovoltaici installati in aree di interesse pubblico, centri storici e aree protette, per i quali, è necessario ottenere permessi specifici, in particolare per quelli situati in ville, giardini, parchi e complessi di immobili di valore estetico e tradizionale. 

A partire dal 30 dicembre 2024, con il D.Lgs. 190/2024, è richiesta l’autorizzazione dell’autorità competente, che si esprime entro 30 giorni, previo parere della Soprintendenza. Il silenzio assenso si applica se l’autorità non si esprime entro tale termine, a meno che la Soprintendenza non abbia dato parere negativo.

L’importanza della certificazione FER

La certificazione FER (Fonti di Energia Rinnovabile) riveste un ruolo cruciale nella scelta dell’azienda installatrice per il tuo impianto fotovoltaico, perché attesta la competenza dell’installatore nel realizzare impianti a energia rinnovabile in conformità con le normative vigenti, garantendo sicurezza e efficienza.

Un aspetto fondamentale è che solo un installatore certificato FER può rilasciare la Dichiarazione di Conformità, un documento essenziale che certifica la corretta installazione dell’impianto secondo gli standard tecnici: senza questa dichiarazione, non solo l’impianto potrebbe non funzionare correttamente, ma si perderebbe anche l’accesso a eventuali detrazioni fiscali statali, un incentivo significativo per chi investe nel fotovoltaico.

Inoltre, la certificazione FER è diventata un requisito obbligatorio nelle visure camerali dal gennaio 2022, offrendo ai clienti un ulteriore strumento per verificare l’affidabilità e la preparazione dell’azienda installatrice.

L’allaccio fotovoltaico

L’allaccio fotovoltaico rappresenta la fase conclusiva e cruciale dell’installazione di un impianto, permettendo la connessione dei pannelli alla rete elettrica nazionale. Per avviare il processo, è indispensabile che l’impianto sia stato correttamente installato e che si disponga di un contatore bidirezionale, capace di monitorare sia l’energia prelevata dalla rete che quella prodotta in eccesso e immessa.

La procedura varia a seconda del tipo di contatore esistente: se analogico, sarà necessaria la sostituzione con uno elettronico bidirezionale. 

L’allaccio prevede il coinvolgimento del proprietario dell’impianto, dell’installatore e di un funzionario del gestore di rete. Una volta completato l’allaccio, l’energia immessa in rete sarà valutata dal GSE per il calcolo del Ritiro Dedicato.

Le tempistiche e i costi variano in base all’iter scelto: semplificato o ordinario. L’iter semplificato, con un costo di circa 100 euro + IVA, prevede l’invio del “Modello Unico” e consente un allaccio più rapido (circa 30 giorni in meno rispetto all’iter ordinario).

L’iter ordinario, invece, prevede la presentazione di una domanda di connessione con documentazione tecnica e le tempistiche per il preventivo variano in base alla potenza dell’impianto (da 20 a 60 giorni lavorativi). 

I tempi di allaccio, definiti dal TICA, sono di 30 giorni lavorativi per lavori semplici e 90 per quelli complessi, con possibili estensioni.

Installazione di un impianto fotovoltaico da 10 kW: i tempi di realizzazione

Se decidi di installare un impianto fotovoltaico da 10 kW, dovrai prevedere varie fasi, che vanno dall’analisi del sito di installazione e delle tue esigenze specifiche all’allaccio dell’impianto alla rete elettrica.

Vediamo nel dettaglio quali sono le tappe fondamentali di questo percorso.

Sopralluogo e studio di Fattibilità 

Le prime due fasi, il sopralluogo e lo studio di fattibilità, sono fondamentali per valutare la reale idoneità del sito prescelto.

Il sopralluogo permette di analizzare le caratteristiche fisiche del tetto o del terreno, verificando la portata statica, la composizione stratigrafica e l’assenza di ombreggiamenti. Nel caso di impianti a terra, si effettuano prove di strappo, rilievi geologici e si valutano eventuali vincoli paesaggistici o la presenza di elettrodotti. Lo studio di fattibilità, che segue il sopralluogo, approfondisce l’analisi tecnica ed economica, stimando la resa energetica dell’impianto e quantificando i costi e i benefici

Queste valutazioni preliminari, spesso incluse nel costo complessivo del progetto, sono cruciali per definire un business plan dettagliato, che evidenzi il risparmio generato dall’impianto e il tempo di ritorno dell’investimento.

L’installazione dell’impianto fotovoltaico

L’installazione di un impianto fotovoltaico è un’operazione che richiede precisione e competenza, poiché ogni fase è cruciale per garantire il corretto funzionamento e la sicurezza del sistema. 

Si parte dal montaggio dei moduli, che devono essere posizionati in modo ottimale per catturare la massima quantità di luce solare. La scelta della struttura di supporto, sia essa su tetto o a terra, dipende dalle caratteristiche dell’edificio e dall’ambiente circostante, e deve essere in grado di resistere alle intemperie.

Successivamente, si procede con il cablaggio elettrico, un passaggio delicato che richiede attenzione per evitare dispersioni di energia e rischi di cortocircuito. I moduli vengono collegati tra loro, e l’intero sistema viene messo in sicurezza con appositi dispositivi di protezione. Infine, l’inverter, il cuore pulsante dell’impianto, viene solitamente installato vicino al quadro elettrico principale,per garantire un accesso agevole per la manutenzione.

Il processo di installazione dei componenti non porta via più di 3-5 giorni.

La fase di collaudo e test

Il collaudo e i test rappresentano l’ultima fase, ma non meno importante, dell’installazione di un impianto fotovoltaico. È in questo momento che si verifica la corretta integrazione di ogni componente e si assicura che il sistema funzioni al massimo delle sue potenzialità. Si parte con i test iniziali, una sorta di “check-up” approfondito, dove si controllano i collegamenti elettrici e l’installazione meccanica, si verifica che ogni cavo sia ben saldo, che i moduli siano montati correttamente e che l’inverter, il cuore pulsante dell’impianto, sia pronto a entrare in azione.

Una volta superati i test iniziali, si passa alla fase di “prova su strada”, ovvero i test delle prestazioni, che consentono di valutare l’efficienza e la produzione dei moduli solari e dell’inverter, per confermare che l’impianto produca l’energia prevista in fase di progettazione.

Infine, si configura il sistema di monitoraggio, l’occhio vigile che terrà sotto controllo le prestazioni dell’impianto nel tempo: grazie a software sofisticati, traccerà la produzione di energia in tempo reale e invierà segnalazioni in caso di anomalie, permettendo interventi tempestivi.

Impianto fotovoltaico 10 kW: l’importanza della manutenzione

Se inizi fin da subito a considerare l’impianto fotovoltaico come un prezioso alleato nella riduzione dei costi energetici della tua azienda, lo tratterai come uno strumento di valore, capace di generare convenienza.

Come sai, ogni strumento di valore richiede cure e attenzioni per funzionare al meglio e durare nel tempo. Lo stesso vale anche per il tuo impianto fotovoltaico, che necessita di una manutenzione periodica, per preservare la sua efficienza e la sua durata nel tempo.

Aver cura del tuo impianto ti permetterà, inoltre, di prevenire guasti e malfunzionamenti, evitando così costosi interventi di ripristino e richieste di interventi tempestivi. 

In linea generale, non è necessario pianificare tante operazioni per garantirti il massimo dal tuo impianto: basta prevedere periodicamente (almeno una volta l’anno) delle semplici attività di pulizia dei pannelli fotovoltaici, il monitoraggio del rendimento e la verifica visiva dei componenti. 

La pulizia della superficie dei moduli è fondamentale perché evita l’accumulo di polvere e sporco che potrebbero ridurre l’assorbimento della luce solare, con un impatto concreto sul rendimento dei moduli.

In alcuni casi, può essere necessario un intervento di manutenzione straordinaria, che richiede l’intervento di tecnici specializzati e comprende interventi più complessi, come la sostituzione dell’inverter, la riparazione di moduli danneggiati e la verifica dei collegamenti elettrici. 

Impianto fotovoltaico da 10 kW: 6 consigli per scegliere l’azienda installatrice giusta

1. Inizia con la ricerca e l’informazione

Prima di contattare qualsiasi installatore, dedica del tempo a informarti sui sistemi fotovoltaici. Comprendere le basi, come i diversi tipi di sistemi (grid-tie, off-grid, ibridi), la differenza tra corrente AC e DC, e i meccanismi di incentivazione come il net metering e i crediti d’imposta, ti permetterà di avere una conversazione più informata con i potenziali installatori. Se sei qui, probabilmente lo stai già facendo. Ti ricordiamo che in questa sezione del nostro sito, trovi tante guide dedicate al fotovoltaico: utilissime per approfondire e saperne di più!

2. Chiedi consigli e recensioni

Il passaparola è spesso il modo migliore per trovare un installatore affidabile. Chiedi a amici, vicini o colleghi se hanno avuto esperienze positive con installatori solari. In alternativa, cerca recensioni online su siti specializzati o forum di discussione. 

3. Verifica le credenziali e l’esperienza

Assicurati che l’installatore abbia le licenze necessarie (elettricista, appaltatore generale) e le certificazioni del settore (ti abbiamo già parlato della certificazione FER). Chiedi da quanto tempo sono nel settore e se utilizzano subappaltatori, verificando anche le loro credenziali: un’azienda con una solida esperienza avrà maggiori probabilità di fornire un lavoro di qualità.

4. Richiedi preventivi dettagliati e confrontali

Contatta almeno tre installatori per ottenere preventivi dettagliati. Assicurati che i preventivi includano tutte le informazioni necessarie, come i costi di attrezzatura e manodopera, le specifiche del sistema, la produzione stimata e le garanzie offerte. Confronta i preventivi in base al costo per watt e chiedi chiarimenti su eventuali voci poco chiare.

5. Valuta la garanzia e l’assistenza post-vendita

La garanzia è un aspetto importante da considerare: chiedi informazioni sulla durata e la copertura della garanzia offerta dall’installatore. Diffida di garanzie eccessivamente lunghe, che potrebbero nascondere costi aggiuntivi o la possibilità che l’azienda non sia più in attività in futuro. Informati anche sull’assistenza post-vendita offerta, come la manutenzione dell’impianto e la risoluzione di eventuali problemi.

6. Verifica la disponibilità e i tempi di installazione

Chiedi all’installatore quali sono i tempi previsti per l’installazione e se sono in grado di rispettare le tue scadenze. Assicurati che siano disponibili a rispondere alle tue domande e a fornirti aggiornamenti durante tutto il processo.

Domande e risposte sull’impianto fotovoltaico da 10 kW

Quanto produce un impianto fotovoltaico da 10 kW all’anno?

La produzione di un impianto fotovoltaico da 10 kW al giorno varia in base a diversi fattori, tra cui l’irraggiamento solare della zona geografica, l’orientamento e l’inclinazione dei pannelli, e l’efficienza dei componenti. In media, in Italia, un impianto da 10 kW può produrre dai 12.000 ai 16.000 kWh all’anno.

Quanto costa un impianto fotovoltaico da 10 kW con accumulo?

Il costo di un impianto fotovoltaico da 10 kW con sistema di accumulo dipende dalla qualità dei componenti, dalla capacità delle batterie e dalla complessità dell’installazione. In media, in Italia, il prezzo può variare dai 20.000 ai 25.000 euro.

Quanti pannelli servono per un impianto fotovoltaico da 10 kW?

Il numero di pannelli necessari per un impianto fotovoltaico da 10 kW dipende dalla potenza nominale di ciascun pannello. Ad esempio, con pannelli da 400 W, servono circa 25 pannelli.

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