Impianti fotovoltaici: la guida completa per passare al futuro dell’energia

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Indice dell'Articolo

Cosa imparerai leggendo questa guida

  • Come funziona un impianto fotovoltaico: scopri i principi fisici che trasformano la luce solare in energia elettrica.
  • Com’è fatto un impianto fotovoltaico: quali sono i suoi componenti e come funzionano
  • Quali sono le diverse tipologie di impianto: on grid, off grid, ibridi
  • Come scegliere l’impianto più adatto alle tue esigenze: dimensionamento, componenti e criteri di scelta.
  • Come avviene l’installazione e come effettuare la manutenzione: dalla progettazione all’allaccio, fino ai controlli periodici per garantire efficienza e durata nel tempo.
  • Quali sono i costi e le agevolazioni fiscali disponibili: informazioni aggiornate su prezzi, detrazioni, contributi a fondo perduto e altri incentivi per il 2025.

Già da qualche anno, l’Italia sta vivendo una vera e propria rivoluzione nel settore dell’energia solare. 

Con oltre un milione e mezzo di impianti fotovoltaici già installati, nel nostro Paese si sta diffondendo sempre di più la consapevolezza verso l’impiego di risorse rinnovabili .

I dati relativi al 2023 e al 2024 parlano di un vero e proprio record per il fotovoltaico italiano, con un’impennata di nuove installazioni e un aumento significativo della potenza complessiva. 

Ma quali sono i motivi dietro a questa crescita esponenziale?

Diversi fattori hanno contribuito a questo boom del fotovoltaico. Da un lato, la crescente consapevolezza dell’importanza delle fonti rinnovabili per la tutela dell’ambiente e la lotta al cambiamento climatico ha spinto sempre più famiglie e aziende a investire in questa tecnologia. Dall’altro lato, sono innegabili i vantaggi economici derivanti dall’installazione di un impianto fotovoltaico: pensa al concreto risparmio sulla bolletta elettrica e la possibilità di accessibile e vantaggiosa.

Ma non è tutto. 

L’evoluzione tecnologica nel settore fotovoltaico ha portato a una riduzione dei costi dei componenti e a un aumento generale dell’efficienza degli impianti, rendendo l’energia solare sempre più competitiva rispetto alle fonti tradizionali.

Questa guida completa ha l’obiettivo di fornirti tutte le informazioni necessarie per orientarti nel mondo del fotovoltaico e fare la scelta giusta per la tua casa o azienda.

Esploreremo insieme le diverse tipologie di impianti, i componenti principali, i criteri di scelta, i costi, i finanziamenti, le agevolazioni fiscali, le modalità di installazione e manutenzione, e molto altro ancora.

Che tu sia un privato interessato a ridurre la bolletta elettrica e a contribuire alla salvaguardia dell’ambiente o un’azienda che vuole migliorare la propria efficienza energetica e la propria immagine, questa guida ti fornirà gli strumenti giusti per prendere decisioni informate e consapevoli.

Cosa sono e come funzionano gli impianti fotovoltaici

Un impianto fotovoltaico è un sistema tecnologico che permette di convertire l’energia solare in energia elettrica utilizzabile all’interno di un edificio. 

Il funzionamento inizia dai pannelli fotovoltaici installati sul tetto, i quali sfruttano l’irradiazione solare per generare corrente elettrica in forma continua (DC). 

Questa energia passa attraverso un quadro di protezione DC, un componente essenziale che tutela il sistema da eventuali sovratensioni o cortocircuiti. Successivamente, la corrente continua viene inviata all’inverter, un dispositivo fondamentale che converte l’energia in corrente alternata (AC), rendendola compatibile con le esigenze degli apparecchi domestici, che operano a 230 volt e 50 Hz. 

Dopo questa conversione, la corrente attraversa un secondo quadro di protezione, chiamato quadro AC, che salvaguarda sia l’inverter sia l’abitazione da eventuali sovraccarichi o malfunzionamenti. 

Qualora l’impianto sia dotato di un sistema di accumulo, la batteria raccoglie l’energia prodotta in eccesso durante le ore di sole, per poi renderla disponibile nei momenti di maggiore bisogno, come nelle ore serali o nei giorni nuvolosi. Infine, l’energia non utilizzata viene inviata alla rete elettrica pubblica, permettendo al proprietario di ricevere un compenso proporzionale alla quantità immessa. 

Per garantire un’efficiente gestione energetica, è utile l’utilizzo di un sensore chiamato meter, che misura il consumo della casa e comunica con l’inverter per ottimizzare la distribuzione dell’energia prodotta

Grazie a queste caratteristiche, un impianto fotovoltaico con batteria permette di ridurre il prelievo dalla rete fino all’85%, rispetto al 30% di un impianto senza accumulo.

Un breve approfondimento sull’effetto fotovoltaico

Prima di passare in rassegna i componenti fondamentali di un impianto fotovoltaico, soffermiamoci un attimo a comprendere come fa l’irradiazione solare a trasformarsi in energia elettrica.

Il principio fisico alla base del funzionamento dei pannelli solari si chiama “Effetto Fotovoltaico”, il processo affascinante che consente di trasformare la luce solare in energia elettrica. 

Tutto parte dagli atomi che costituiscono la materia: il silicio, ad esempio, è l’elemento chiave dei pannelli solari ed è formato da un nucleo centrale attorno al quale orbitano degli elettroni.

Se ci pensi, la corrente elettrica non è altro che un movimento ordinato di elettroni attraverso un circuito: per ottenere questo movimento sfruttando la luce del sole, i pannelli fotovoltaici sono composti da numerose celle fotovoltaiche fatte di strati di silicio opportunamente trattati.

Queste celle contengono due tipi di silicio: il silicio di tipo N (ricco di elettroni) e il silicio di tipo P (che presenta delle “buche” elettroniche, ossia spazi vuoti dove mancano gli elettroni). Quando i due strati vengono messi a contatto, gli elettroni in eccesso del silicio di tipo N si spostano verso le buche del silicio di tipo P, creando una zona di separazione tra cariche positive e negative, come una sorta di pila naturale. In questo stato di equilibrio, quando la luce del sole colpisce gli elettroni dello strato di silicio P, fornisce loro energia sufficiente per farli saltare nello strato superiore.

A quel punto, per tornare a colmare la buca lasciata nel silicio P, gli elettroni devono passare attraverso un circuito esterno, creando così un flusso di corrente elettrica. 

Questo flusso è la corrente continua che, tramite l’inverter, viene poi trasformata in corrente alternata utilizzabile nelle abitazioni. 

L’effetto fotovoltaico, quindi, è il cuore di ogni pannello solare e permette di produrre energia pulita e rinnovabile sfruttando una delle risorse più abbondanti a nostra disposizione: la luce del sole.

I Componenti di un impianto fotovoltaico: caratteristiche e funzioni

I diversi elementi di un impianto fotovoltaico lavorano in sinergia per convertire la luce solare in energia elettrica e gestirne la distribuzione e l’accumulo.

Vediamoli singolarmente, per comprenderne meglio la funzione e le caratteristiche.

  • Il cuore del sistema è il modulo fotovoltaico, composto da più celle fotovoltaiche in silicio, che trasformano la luce solare in corrente elettrica continua grazie all’effetto fotovoltaico. Ogni cella presenta una giunzione PN, simile a quella di un fotodiodo, che genera cariche elettriche quando esposta alla luce.
  • L’inverter è un altro elemento cruciale: trasforma la corrente continua prodotta dai pannelli in corrente alternata, utilizzabile per alimentare le utenze domestiche. Esistono inverter specifici per impianti connessi alla rete e altri per sistemi ad isola o ibridi.
  • L’energia prodotta viene immagazzinata nel sistema di accumulo, costituito da batterie che permettono di utilizzare l’energia anche quando non c’è luce solare. Questo è un componente essenziale per gli impianti stand-alone o per quelli ibridi.

In alternativa, l’energia viene utilizzata istantaneamente e quella non utilizzata viene ceduta alla rete.

  • Il regolatore di carica è un dispositivo fondamentale per proteggere il sistema di accumulo. La sua funzione principale è controllare la corrente in ingresso, evitando che l’accumulatore si sovraccarichi e garantendo che il modulo non produca più energia del necessario. Inoltre, fornisce importanti informazioni sul funzionamento dell’impianto, come il livello di carica delle batterie, la potenza prodotta e l’intensità del flusso di carica.
  • Il sistema è completato dai cablaggi, che assicurano il corretto collegamento elettrico tra tutti i componenti, e dai sistemi di protezione.

Tra questi troviamo l’interruttore principale per disconnettere il generatore solare dall’impianto, l’interruttore del circuito di corrente alternata per proteggere contro sovraccarichi e cortocircuiti, e i dispositivi contro le correnti di guasto e i fulmini. Gli scaricatori di sovratensione (SPD) proteggono l’impianto scaricando a terra eventuali sovratensioni.

  • Infine, il sistema di misura comprende due contatori: uno per monitorare la produzione di energia e uno per l’energia immessa o prelevata dalla rete: in questo modo, è possibile tenere sotto controllo il bilancio energetico e ottimizzare i consumi.

Come vedremo nel paragrafo successivo, la scelta dei singoli componenti e delle loro specifiche caratteristiche dipende da una serie di variabili, che rientrano tra i fattori imprescindibili da considerare nel momento dall’analisi preliminare e della progettazione.

Trovi altre informazioni dettagliate anche in questa guida dedicata agli impianti a energia solare.

Tipologie di impianti fotovoltaici

Nell’ambito degli impianti fotovoltaici, una delle prime distinzioni fondamentali riguarda il tipo di collegamento alla rete elettrica. A seconda che l’impianto sia connesso o meno alla rete pubblica, si parla di impianti on-grid o off-grid. Comprendere le caratteristiche di queste due tipologie ti aiuterà a scegliere la soluzione più adatta alle tue esigenze energetiche e progettuali. Per questo, ci soffermeremo a vedere nel dettaglio entrambe le configurazioni.

Impianti on-grid: connessione costante alla rete

Gli impianti on-grid sono progettati per funzionare in stretta connessione con la rete elettrica nazionale. La loro peculiarità principale è la capacità di immettere l’energia prodotta in eccesso nella rete, permettendo una gestione ottimale dei flussi energetici. Quando l’energia prodotta dal sistema fotovoltaico supera il consumo immediato, l’eccesso viene ceduto alla rete pubblica, generando spesso un ritorno economico attraverso il meccanismo del Ritiro Dedicato.

Viceversa, nei momenti in cui la produzione risulta insufficiente a coprire il fabbisogno, l’utente può attingere energia dalla rete, garantendo così una continuità di fornitura. Questa caratteristica rende gli impianti on-grid particolarmente indicati per le aree urbane o dove l’accesso alla rete elettrica è facilmente disponibile. 

Un ulteriore vantaggio è rappresentato dai costi di installazione generalmente più contenuti rispetto agli impianti off-grid, poiché non necessitano di sistemi di accumulo con batterie. 

Impianti fotovoltaici off-grid: autonomia e indipendenza energetica

Gli impianti fotovoltaici off-grid, al contrario, non sono connessi alla rete elettrica e operano in totale autonomia

Per garantire la continuità di fornitura, essi si avvalgono di sistemi di accumulo tramite batterie, che immagazzinano l’energia prodotta in eccesso per renderla disponibile nei momenti di minore produzione, come durante le ore notturne o in condizioni di scarsa insolazione.

Questa configurazione è ideale per edifici isolati, zone rurali o situazioni in cui l’allacciamento alla rete risulta complesso o particolarmente oneroso. 

La scelta di un impianto off-grid assicura la totale indipendenza energetica e riduce completamente la dipendenza dalla rete elettrica, offrendo una soluzione sostenibile ed ecologica. Tuttavia, richiede un’attenta progettazione del sistema di accumulo per evitare situazioni di insufficienza energetica: questo comporta costi iniziali più elevati rispetto agli impianti on-grid, principalmente a causa delle batterie e delle apparecchiature di gestione dell’energia.

Qualche cenno sugli impianti fotovoltaici ibridi

Quando si parla di impianti fotovoltaici ibridi  si allude, con un’espressione leggermente impropria agli impianti fotovoltaici dotati di inverter ibrido.

Di cosa si tratta?

L’inverter ibrido rappresenta una soluzione innovativa per la gestione dell’energia prodotta da un impianto fotovoltaico. A differenza di un inverter tradizionale, che si limita a convertire l’energia solare da corrente continua (CC) a corrente alternata (CA) per l’utilizzo immediato in casa o per la cessione in rete, l’inverter ibrido ha al suo interno degli attacchi che permettono di regolare dei sistemi di accumulo delle batterie.

Grazie alla possibilità di essere collegato a un sistema di misura dell’energia (meter), l’inverter ibrido può monitorare costantemente la produzione e i consumi energetici dell’abitazione.

I vantaggi di questa tecnologia sono numerosi. Innanzitutto, massimizza l’autoconsumo dell’energia prodotta, portando a un risparmio significativo sulla bolletta elettrica. Inoltre, offre una maggiore indipendenza energetica, soprattutto in caso di blackout della rete, durante i quali il sistema può continuare a fornire energia grazie alle batterie.

Pensa che un  impianto dotato di inverter ibrido ben dimensionato può arrivare a coprire quasi interamente il fabbisogno energetico di un’abitazione, creando un sistema altamente sostenibile e autonomo. 

Una piccola precisazione sugli impianti fotovoltaici ibridi

Quando si parla di “sistemi ibridi” nel contesto dell’energia solare, è importante non fare confusione tra due tecnologie distinte: pannelli fotovoltaici ibridi e inverter ibridi.

I pannelli solari ibridi sono progettati per produrre sia elettricità sia calore, offrendo una soluzione versatile per generare contemporaneamente energia elettrica e acqua calda o riscaldare l’aria all’interno degli ambienti domestici. 

L’inverter ibrido, invece, è, come abbiamo appena visto, un dispositivo avanzato di gestione dell’energia fotovoltaica, in grado di coordinare la produzione di energia, il suo utilizzo diretto e il suo accumulo nelle batterie. 

Le valutazioni imprescindibili per scegliere l’impianto fotovoltaico giusto

La scelta dell’impianto giusto parte dall’analisi accurata delle tue esigenze energetiche, cioè dalla conoscenza approfondita di alcuni elementi cruciali, che sono:

  • i tuoi consumi annui: in realtà, non basta solo conoscere il numero totale di kWh consumati in un anno, ma è utile conoscere anche i pattern di consumo, ossia il consumo energetico in base al momento della giornata o al periodo dell’anno, soprattutto se desideri installare anche un sistema di accumulo. 
  • le caratteristiche del sito di installazione: orientamento e inclinazione corretta dei pannelli fotovoltaici sono elementi cruciali, affinché possano funzionare al meglio delle loro possibilità. Ma il rendimento dei pannelli dipende anche dall’irraggiamento solare, ossia dalla quantità di luce solare che li colpisce, un valore che cambia in base alla latitudine e in base al periodo dell’anno. 
  • Lo spazio disponibile per l’installazione dei moduli fotovoltaici: la potenza installata determina il numero e la tipologia di pannelli da installare. Non puoi pensare di installare un impianto di una determinata potenza, senza conoscere l’effettivo spazio disponibile per la messa in posa dei pannelli.

Se desideri un approfondimento in merito alla fornitura di componenti per il fotovoltaico, leggi anche questa guida. 

Come si dimensionano gli impianti fotovoltaici

Il dimensionamento di un impianto fotovoltaico è un processo cruciale per garantire l’efficienza e l’equilibrio di tutti i suoi componenti: non si tratta semplicemente di scegliere a caso i vari elementi, ma di creare una sinergia tra di essi, tenendo conto di diversi fattori.

Innanzitutto, è fondamentale valutare i consumi energetici giornalieri, che l’impianto dovrà soddisfare: in altre parole, bisogna  analizzare attentamente l’utilizzo di elettrodomestici, illuminazione e altri dispositivi, sia durante il giorno che di notte.

Puoi aiutarti con i diversi simulatori disponibili online, ma anche fare una valutazione utilizzando i dati che trovi sulla tua bolletta della luce.

Una volta stimati i consumi, si passa alla scelta dell’inverter, il componente chiave che trasforma la corrente continua prodotta dai pannelli in corrente alternata utilizzabile in casa: questo componente va dimensionato in base al picco massimo di potenza richiesto, ovvero la quantità di energia necessaria per alimentare contemporaneamente più elettrodomestici.

L’accumulo, rappresentato dalle batterie, è un altro aspetto importante da considerare, soprattutto se si desidera massimizzare la propria indipendenza energetica. I dati relativi al fabbisogno energetico, raccolti in fase di analisi, ti servono anche per valutare la capacità dell’accumulo, che dipende dai consumi notturni e dalla volontà di avere una riserva di energia per più giorni.

Dopo aver definito i consumi, l’inverter e l’accumulo, si può procedere al calcolo del numero di pannelli fotovoltaici necessari: questo dipende dalla quantità di energia che si desidera produrre e dalle ore di irraggiamento solare medie nella zona in cui si trova l’impianto

Un altro elemento fondamentale è il regolatore di carica, che gestisce il flusso di energia dai pannelli alle batterie, evitando sovraccarichi e garantendo una ricarica efficiente. Il regolatore di carica deve essere scelto in base alla potenza e alla tensione dei pannelli.

Infine, altri elementi da considerare sono la tensione dell’impianto (12V, 24V o 48V) e gli accessori ausiliari, come fusibili, magnetotermici e sistemi di monitoraggio WiFi, che garantiscono la sicurezza e il controllo dell’impianto.

Nella sezione successiva, vedremo meglio quali sono gli step da aspettarsi per l’installazione di un impianto fotovoltaico.

Installazione e manutenzione degli impianti fotovoltaici: tutto quello che devi sapere 

La progettazione di un impianto fotovoltaico è un processo fondamentale che richiede un’attenta valutazione di diversi fattori. Come abbiamo appena visto, il punto di partenza è l’analisi dei consumi energetici dell’abitazione, espressi in kilowattora, che permettono di capire quanta energia l’impianto dovrà produrre per soddisfare le esigenze dell’utente. 

Tuttavia, la progettazione di un impianto fotovoltaico non può basarsi solo sulle tue esigenze energetiche: per scegliere accuratamente i componenti che andranno a costituire l’impianto, sarà fondamentale ragionare anche sulle caratteristiche del sito di installazione

Pertanto, sarà necessario effettuare un sopralluogo sul tetto, che permetterà di valutare l’orientamento, l’inclinazione e la superficie disponibile per l’installazione dei pannelli: questi fattori influenzano la quantità di energia solare che i pannelli possono catturare e, di conseguenza, la resa dell’impianto. Inoltre, è importante verificare la presenza di eventuali ombreggiamenti, che potrebbero ridurre l’efficienza dei pannelli.

Le variabili considerate durante il sopralluogo: orientamento, inclinazione e ombreggiamenti

Dunque, per installare correttamente un impianto fotovoltaico, il primo aspetto cruciale è il corretto orientamento dei pannelli solari, che devono essere rivolti verso sud: questa posizione consente ai pannelli di catturare il maggior numero possibile di ore di luce solare, poiché il sole si muove da est a ovest, passando sopra il sud durante il giorno. Qualora non fosse possibile avere un’esposizione perfetta a sud, si può comunque ottenere una produzione discreta, ma è importante avere consapevolezza di un concetto fondamentale: una diversa inclinazione ha un impatto decisivo sul rendimento dei moduli fotovoltaici.

Oltre all’orientamento, è fondamentale prestare attenzione all’angolo di inclinazione (o angolo di tilt), poiché questa variabile influenza direttamente la quantità di energia prodotta dall’impianto e varia in base alla posizione geografica e alla stagione: in estate, il sole si trova più alto nel cielo, quindi un’inclinazione minore (5-20 gradi) può essere sufficiente. In inverno, invece, il sole è più basso all’orizzonte e un’inclinazione maggiore migliora la captazione dei raggi solari. 

Pertanto, la scelta dell’angolo corretto deve essere studiata caso per caso, preferibilmente attraverso test diretti con misurazioni sul campo.

Se desideri massimizzare la produzione tutto l’anno, potresti anche valutare l’uso di strutture mobili: un sistema a inseguimento su un asse consente di regolare l’inclinazione dei pannelli in base alla stagione, garantendo un rendimento ottimale sia nei mesi estivi che in quelli invernali. 

Le pratiche burocratiche per l’installazione di impianti fotovoltaici

Terminata l’analisi, si procede con la redazione del preventivo, che può includere anche la gestione delle pratiche amministrative. In parallelo, vengono avviate due pratiche principali: la pratica edilizia e la richiesta di connessione al distributore.

La pratica edilizia prevede la presentazione di una comunicazione al Comune, che in assenza di vincoli paesaggistici consente l’avvio immediato dei lavori già dal giorno successivo. 

Se sono presenti vincoli paesaggistici, la procedura è più complessa: occorre presentare una richiesta al Comune, che la trasmetterà alla Soprintendenza. Questo iter può richiedere fino a un mese e mezzo per ottenere l’autorizzazione.

Parallelamente, si avvia la richiesta di connessione, una pratica fondamentale per l’allaccio alla rete. 

È importante che il materiale dell’impianto sia confermato prima di inviare la richiesta, poiché eventuali modifiche successive comporterebbero la necessità di rifare la pratica. Una volta emesso il preventivo di allaccio, questo va confermato dal cliente e si procede con la conclusione dei lavori.

Infine, si completano le pratiche presso il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) per attivare la convenzione di Ritiro dedicato, per beneficiare dell’autoconsumo e della vendita dell’energia in eccesso. Se l’iter è semplificato, la richiesta di convenzione viene inoltrata automaticamente dopo l’allaccio, snellendo ulteriormente il processo.

Installazione di un impianto fotovoltaico: dalla progettazione all’allaccio

L’installazione di un impianto fotovoltaico è un processo che richiede competenze specifiche e attenzione ai dettagli

Dopo la fase di progettazione, si procede con l’installazione dei pannelli sul tetto, utilizzando apposite strutture di montaggio che ne garantiscono la stabilità e la sicurezza. Successivamente, vengono collegati gli altri componenti, come l’inverter, le batterie e il regolatore di carica, seguendo schemi elettrici precisi.

Un aspetto fondamentale è l’allaccio dell’impianto alla rete elettrica, che consente di immettere l’energia prodotta in eccesso e di prelevare energia dalla rete quando necessario. Si tratta di un processo delicato: maneggiare componenti elettrici richiede competenza e rispetto di requisiti di sicurezza, che puoi garantirti solo richiedendo l’intervento di un tecnico qualificato, capace di assicurare la conformità dell’impianto alle normative vigenti e rilasciarti la documentazione necessaria.

La manutenzione degli impianti fotovoltaici: come e quando farla

La manutenzione di un impianto fotovoltaico è una pratica imprescindibile per garantirne l’efficienza e la durata nel tempo, trasformando così un semplice investimento in una fonte di risparmio energetico sicuro e a lungo termine. 

Una prima importante distinzione da fare è quella tra manutenzione ordinaria e straordinaria, entrambe fondamentali ma con ruoli e obiettivi differenti. 

La manutenzione ordinaria è preventiva, cioè ha lo scopo di fornire all’impianto quelle attenzioni e quegli accorgimenti che allungano la vita utile dei suoi componenti, mantenendone inalterate le performance a lungo.

Fare manutenzione ordinaria vuol dire effettuare dei controlli periodici volti a monitorare le prestazioni dell’impianto, verificando che pannelli, inverter e connessioni elettriche funzionino correttamente. Tra le operazioni più comuni ci sono la pulizia dei pannelli per rimuovere polvere e detriti, l’ispezione visiva dei cavi per evitare ossidazioni e il controllo dello stato generale dei pannelli fotovoltaici, specialmente dopo eventi atmosferici intensi.

Il monitoraggio costante consente di individuare anomalie e intervenire tempestivamente, prevenendo guasti importanti. 

Per gli impianti fotovoltaici aziendali, una manutenzione ordinaria ben programmata può includere anche l’uso di software dedicati per l’analisi delle performance, minimizzando il rischio di interruzioni e massimizzando la produzione energetica.

La manutenzione straordinaria, invece, è necessaria quando si verificano problemi più complessi o guasti improvvisi: in questo caso, parliamo di un intervento correttivo che può includere la sostituzione di moduli danneggiati, la riparazione di componenti elettronici o l’aggiornamento del software dell’inverter. Questi interventi richiedono spesso la presenza di tecnici specializzati e possono avere costi più elevati rispetto alla manutenzione ordinaria.

Sarebbe buona norma stipulare un contratto di manutenzione a lungo termine, al fine di ridurre i costi e avere la certezza di interventi programmati e puntuali. 

Ti ricordiamo che puoi usufruire delle agevolazioni fiscali disponibili, come l’IVA agevolata al 10% per la sostituzione dei componenti, che può aiutare a contenere le spese. 

Anche in questo caso, la scelta di un’azienda affidabile, in grado di offrire un servizio completo di assistenza e monitoraggio, ti garantirà non solo la sicurezza dell’impianto, ma anche un rendimento energetico costante nel tempo.

Impianti fotovoltaici: alcune valutazioni sui costi

Negli ultimi anni, abbiamo assistito a una significativa diminuzione dei costi, che ha reso questa tecnologia sempre più accessibile e conveniente. Questo trend positivo è destinato a continuare, grazie all’innovazione tecnologica e all’aumento della produzione su larga scala. Questo significa che sempre più persone possono beneficiare di energia pulita e rinnovabile a costi competitivi.

Tuttavia, è essenziale sottolineare che il costo di un impianto fotovoltaico non è un dato univoco: sono infatti molte le variabili che possono influenzare il prezzo finale. 

Tra queste, troviamo la potenza dell’impianto, la tipologia di pannelli utilizzati, la marca e il modello dell’inverter, la necessità di un sistema di accumulo, i costi di installazione e le eventuali detrazioni fiscali disponibili. 

Quindi, è fondamentale valutare attentamente le proprie esigenze, evitare le soluzioni “copia e incolla” e richiedere preventivi personalizzati per ottenere un quadro preciso dei costi.

Se ti stai facendo un’idea dei costi da sostenere, considera che, per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici residenziali, un sistema da 3-6 kW, ideale per una casa unifamiliare, può costare tra i 13.000 e i 17.000 euro, mentre per le aziende, le soluzioni possono variare da 10 kW a 100 kW o più, con costi che vanno da circa 13.000 euro per un impianto da 10 kW fino a oltre 100.000 euro per impianti industriali.

Agevolazioni fiscali per il fotovoltaico nel 2025: così puoi risparmiare sull’installazione del tuo impianto fotovoltaico

La Legge di Bilancio 2025 ha prorogato il Bonus Fotovoltaico, confermando una detrazione fiscale al 50% per le prime case, mentre per le seconde case e gli immobili non residenziali la detrazione resta al 36%. Tuttavia, dal 2026 le agevolazioni subiranno una progressiva riduzione: la detrazione scenderà al 36% per tutti gli immobili e diminuirà ulteriormente negli anni successivi. 

Insomma, per coloro che stanno seriamente valutando l’installazione di impianti fotovoltaici,  il 2025 rappresenta l’anno ideale per agire e approfittare delle condizioni ancora favorevoli.

Per le aziende, il panorama degli incentivi è ancora più ricco e strategico. 

Grazie ai fondi del PNRR, le piccole e medie imprese possono ottenere contributi a fondo perduto fino al 40% delle spese per impianti fotovoltaici, mini eolici e sistemi di accumulo energetico, con un’attenzione particolare alle imprese situate nei comuni con meno di 5.000 abitanti e nelle regioni del Mezzogiorno. Il contributo PNRR per impianti fino a 1 MW prevede importi differenziati in base alla potenza, con incentivi che possono arrivare a 1.500 euro per kW per impianti di piccola taglia. 

Oltre ai fondi a fondo perduto, il Piano Transizione 5.0 offre un credito d’imposta incrementato fino al 150% per moduli fotovoltaici di ultima generazione, consentendo alle aziende di recuperare una parte significativa dell’investimento.

Un’altra opportunità arriva dalle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), che permettono alle aziende di condividere l’energia prodotta e ottimizzare i costi energetici. 

A queste si aggiunge la Nuova Sabatini, che consente di ottenere finanziamenti agevolati per l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici, riducendo il peso degli interessi sui finanziamenti bancari. Infine, il Conto Termico rappresenta un’interessante integrazione per chi desidera combinare il fotovoltaico con interventi di efficientamento energetico.Insomma, il panorama di agevolazioni e bonus per l’installazione di impianti fotovoltaici è ricco e variegato. Pertanto, ti consigliamo di richiedere la consulenza di un esperto, che ti aiuterà a valutare con attenzione il programma di incentivi che meglio rispecchia le tue esigenze, assicurandoti un ottimale invio delle richieste, nei tempi e nei modi previsti.

Domande frequenti sugli impianti fotovoltaici

Come funziona un impianto fotovoltaico?

 Un impianto fotovoltaico sfrutta l’energia solare per produrre elettricità. I pannelli fotovoltaici, composti da celle di silicio, catturano la luce del sole e la convertono in corrente continua. Questa corrente viene poi trasformata in corrente alternata da un inverter, che può essere utilizzata per alimentare elettrodomestici, illuminazione e altri dispositivi. L’energia in eccesso può essere immagazzinata in batterie o immessa nella rete elettrica.

Quanto costa un impianto fotovoltaico?

Il costo di un impianto fotovoltaico varia in base a diversi fattori, tra cui la potenza dell’impianto, la tipologia di pannelli, la marca e il modello dell’inverter, la necessità di un sistema di accumulo e i costi di installazione. Tuttavia, negli ultimi anni i costi sono diminuiti significativamente, rendendo questa tecnologia sempre più accessibile. Per ottenere un preventivo personalizzato, è consigliabile contattare diverse aziende specializzate.

Quali sono i vantaggi di un impianto fotovoltaico?

Un impianto fotovoltaico offre numerosi vantaggi, tra cui la produzione di energia pulita e rinnovabile, la riduzione dei costi in bolletta, l’indipendenza dalla rete elettrica, la diminuzione dell’impatto ambientale e la possibilità di usufruire di incentivi e detrazioni fiscali. Inoltre, un impianto fotovoltaico aumenta il valore dell’immobile e rappresenta un investimento a lungo termine.

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