Quando si pensa al fotovoltaico, quello che si apre nella mente è uno scenario alquanto caotico e complesso.
Questo perché l’argomento abbraccia contemporaneamente tantissimi ambiti, che vanno dalle questioni ecologiche e ambientali alle questioni tecniche e scientifiche, legate all’impiego di questa o quella tecnologia, senza contare gli aspetti economici della faccenda, che pongono l’accento sull’investimento iniziale, sul potenziale risparmio economico e l’aumento del valore dell’immobile.
A queste, si aggiungono altre questioni, come la possibilità di accedere a sgravi fiscali o finanziamenti per l’installazione del fotovoltaico.
E in mezzo a tutti questi argomenti, che se ne stanno lì, come finestre del browser aperte contemporaneamente, lampeggiano ad intermittenza vari interrogativi: “Sarà conveniente per me?”, “Il gioco vale la candela?”, ma soprattutto, la domanda più gettonata di tutte:
“Se non c’è sole per più giorni, per lavarmi sarò costretto a scaldare l’acqua sul fornello della cucina?”.
Insomma, battute a parte, se ti è balenato in mente di investire sul fotovoltaico, se quel guizzo si è trasformato in qualcosa di più e ci stai pensando seriamente, se hai tanti dubbi a riguardo e ancora non riesci a capire quali siano i pro e i contro di un impianto fotovoltaico, in questo articolo proveremo a rispondere a tutti i tuoi interrogativi, cercando di essere imparziali e limpidi, in modo da lasciare a te, una volta che avrai letto, la possibilità di avere un’idea più chiara di come questa soluzione possa sposarsi con le tue esigenze.
Buona lettura!
Partiamo dalle basi: come funziona un impianto fotovoltaico

Se pensi “fotovoltaico”, la prima cosa che ti viene in mente è sicuramente il sole.
Eppure i veri protagonisti di tutto il processo sono gli elettroni.
Se hai pazienza di leggere, ti spieghiamo bene!
In pratica, come saprai, tutto quello che hai intorno, persino il monitor o il telefono da cui stai leggendo questo articolo, è formato da atomi. Ogni atomo ha all’interno un nucleo centrale, intorno a cui ruotano degli elettroni.
Generare elettricità vuol dire strappare gli elettroni e farli muovere in maniera abbastanza controllata.
Per ottenere questa energia a partire dal sole, un impianto fotovoltaico utilizza i pannelli solari.
Questi sono composti da più celle solari, che presentano al loro interno più strati: la luce solare colpisce il primo strato di vetro, successivamente raggiunge lo strato antiriflettente, che evita la dispersione della luce, poi arriva alla griglia metallica, che trasporta gli elettroni alle piastre di silicio.
Il silicio ha una funzione fondamentale in una cella fotovoltaica, proprio perché gli atomi di questo materiale, combinati con altre impurità, come fosforo e boro, permettono di avere degli elettroni liberi, cioè sciolti da legami con altri elettroni.
Come abbiamo visto ad inizio paragrafo, sono proprio gli elettroni in movimento a generare l’elettricità che alimenta i nostri dispositivi domestici.
Quali sono i componenti chiave di un impianto fotovoltaico?
Il paragrafo che hai appena letto non ha ovviamente la pretesa di essere esaustivo: spiegare nel dettaglio il passaggio di elettroni tra silicio P e silicio N, oltre ad essere forse noioso per una persona non addetta ai lavori, ci porterebbe decisamente fuori strada.
Stiamo procedendo alla scoperta dei Vantaggi e degli Svantaggi del fotovoltaico e per farlo ti stiamo introducendo alcune nozioni base, che saranno utili per comprendere appieno i concetti che approfondiremo a breve.
I componenti fondamentali di un impianto fotovoltaico sono essenzialmente 3:

- Pannelli Solari o Moduli Fotovoltaici)
Te ne abbiamo già parlato nel precedente paragrafo. Qui però aggiungiamo che esistono diversi tipi di pannelli solari, che offrono diverse prestazioni e si adattano ad ambienti o esigenze differenti.
La tecnologia fa passi da gigante alla velocità della luce. Se fai una ricerca, troverai una miriade di tipologie di pannelli solari: monocristallini, policristallini, sottili, trasparenti.
La scelta dipende dalla soluzione specifica e dalle possibilità di spesa.
Inutile dire che a prestazioni maggiori, corrispondono costi più elevati. Se consideri che la durata di un pannello solare può addirittura superare i 20 anni, anche una spesa elevata, che sia congrua con le tue esigenze, potrebbe rappresentare un buon investimento,
- Inverter
Gli inverter sono dispositivi cruciali che convertono la corrente continua (CC) prodotta dai pannelli solari in corrente alternata (CA) utilizzata dalla maggior parte degli apparecchi elettrici nelle case.
La durata media di un inverter è di circa 10 anni, anche se molti installatori la estendono oltre i 15 anni. Moltissimo dipende dalla qualità del componente scelto e dalla regolare manutenzione, che dovrebbe essere sempre messa in conto, nel momento in cui si decide di investire in un impianto fotovoltatico.
- Le batterie: qui rispondiamo al quesito che abbiamo posto ironicamente in apertura di articolo: “Quando non c’è il sole dovrò lavarmi con l’acqua fredda?”.
Ovviamente no. Gli impianti fotovoltaici dispongono di batterie che vengono utilizzate per immagazzinare l’elettricità prodotta dagli impianti fotovoltaici per l’uso quando il sole non è disponibile.
Questi sistemi di accumulo consentono un maggiore autoconsumo e una maggiore indipendenza dalla rete. Ne parleremo meglio nei prossimi paragrafi.
Arriviamo al dunque: quali sono i vantaggi del fotovoltaico?

Dopo le doverose premesse di apertura, adesso disponi delle nozioni base per comprendere quali sono i vantaggi del fotovoltaico.
- Partiamo dal primo vantaggio: il risparmio ambientale!
Come abbiamo visto, il sole e gli elettroni rappresentano il fulcro dell’impianto solare che, in questo modo, riesce a produrre energia pulita, riducendo al minimo le immissioni di sostanze inquinanti nell’atmosfera.
Ovviamente non è tutto così lineare!
Ti abbiamo parlato poc’anzi delle batterie che immagazzinano l’energia per utilizzarla in secondo momento.
In realtà, quando si dispone di un impianto fotovoltaico, sarebbe d’uopo impiegare l’energia al momento esatto in cui viene prodotta.
Cosa vuol dire questo?
Hai presente la cara vecchia abitudine di attivare la lavatrice e la lavastoviglie in orario serale, per ridurre il consumo in bolletta?
Se la tua casa utilizza l’energia solare, per sfruttare al massimo i suoi vantaggi, ambientali ed economici, dovrai cambiare abitudini: il primo passo, infatti, sarà utilizzare l’energia in orario diurno, cioè quando viene prodotta dall’impianto.
Consiglio: quando si parla di risparmio ambientale ed economico, si tende a generalizzare. In realtà installare un impianto fotovoltaico non equivale di per sè ad ottenere automaticamente un risparmio in bolletta o a un risparmio di immissioni nocive nell’ambiente: in combinazione all’installazione dell’impianto, bisogna anche prendere gradualmente delle piccole abitudini quotidiane, ma soprattutto conoscere abbastanza bene il funzionamento di un impianto e dei suoi componenti.
Impianti fotovoltaici: vantaggi economici
Una delle prime cose che avrai letto sul fotovoltaico, se hai già iniziato ad informarti da un po’ riguarda sicuramente il risparmio economico in bolletta.
Sì, perché uno dei vantaggi principali nell’utilizzo dell’energia prodotta da pannelli solari è la possibilità di risparmiare sull’energia elettrica.
La prima cosa che si immagina è sicuramente la possibilità di consumare energia prodotta direttamente dall’impianto, andando a ridurre il quantitativo di energia elettrica consumata dalla rete.
Poc’anzi ti abbiamo accennato già che si tratta di una verità parziale, in quanto, affinché si ottenga reale risparmio, è fondamentale adottare alcune abitudini quotidiane, che consentano di ottimizzare l’impiego dell’energia e massimizzare il risparmio, sia economico, che ambientale.
Una delle altre strategie attraverso cui puoi ottenere un reale vantaggio economico dall’impiego dei pannelli solari, è senza dubbio insita nel concetto di “prosumer”, che ti spieghiamo dettagliatamente nel paragrafo che segue.
Sfrutta al massimo i “pro” del fotovoltaico diventando “Prosumer” e sfruttando lo scambio sul posto
Con il concetto di “Prosumer”, sia nella comunicazione, che nell’ambito dell’energia rinnovabile, si intende colui che partecipa attivamente alle fasi del processo produttivo.
In pratica, si tratta di un consumatore, che mentre fruisce di beni e servizi, produce lui stesso beni e servizi.
In ambito energetico, se installi un impianto fotovoltaico, diventi automaticamente un prosumer, cioè un produttore di energia elettrica.
Le batterie di stoccaggio dell’energia elettrica, di cui ti abbiamo già parlato, ti consentono di utilizzare l’energia prodotta dal tuo pannello anche nelle ore non diurne.
Nota: si stima che senza l’impiego di batteria di accumulo il risparmio annuale in bolletta si aggiri mediamente intorno ai 350 euro. Risparmio che raddoppia quasi, se si impiega un sistema di accumulo, che permette di coprire gran parte (fino al 70%) del fabbisogno energetico di un’abitazione.
Oltre a questo sistema, che permette di ottimizzare l’impiego di energia prodotta dal tuo impianto, puoi anche usufruire del sistema chiamato “Scambio sul posto”.
Si tratta di un meccanismo attraverso il quale l’energia elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico e immessa nella rete può essere scambiata con il gestore della rete elettrica. Questo processo consente ai proprietari di impianti fotovoltaici di ricevere compensazioni o crediti per l’elettricità che producono in eccesso rispetto ai loro consumi durante determinati periodi.
In questo modo, sei sicuro che l’installazione di un impianto fotovoltaico si traduca in un concreto vantaggio economico.
Quali sono gli svantaggi di un impianto fotovoltaico?
Veniamo agli aspetti negativi dell’installazione di un impianto fotovoltaico.
Sicuramente, la criticità per eccellenza è rappresentata dai costi di installazione.
Si fa presto a dire “Risparmio energetico e risparmio in bolletta”, ma quanto è effettivo questo risparmio, se l’investimento iniziale si presenta cospicuo?

A questo punto, è opportuno fare delle precisazioni:
- Le soluzioni variano da caso a caso e dipendono da caratteristiche di varia natura, che sono legate al territorio in cui vivi, alle tue esigenze domestiche, allo spazio disponbile, alla difficoltà di installazione. Il costo medio di un impianto da 2,5Kw si aggirano intorno ai 5.000 euro, ma, come puoi immaginare, si tratta di una stima molto generica e poco comprensiva di tutte le variabili del caso. Se, ad esempio, vivi in un luogo che in alcuni momenti dell’anno dispone di poca luce solare o è soggetto a nebbia e cielo coperto, potresti aver bisogno di installare pannelli solari più efficienti, con un comprensibile aumento dei costi iniziali.
- L’investimento iniziale dovrebbe rientrare, sotto forma di risparmio economico, in un dato periodo di tempo. Generalmente si definisce “ROI” e ti dà idea di quanto sia vantaggioso per te l’installazione dell’impianto. Per calcolarlo hai bisogno di una stima dell’energia prodotta annualmente dal tuo impianto. Moltiplicando questo dato con la tariffa media dell’energia elettrica nella tua zona, ottieni il denaro che risparmierai evitando di acquistare tutta l’energia dalla rete. A questo punto sottrai dal costo dell’investimento iniziale la cifra risparmiata, dividi il dato ottenuto per il costo dell’investimento e moltiplica per 100. Otterrai un dato che ti darà idea della redditività del tuo investimento.
Consiglio: non sottovalutare incentivi e agevolazioni fiscali. Superbonus 110%, Detrazione casa 50% e agevolazioni Regionali sono solo alcune delle iniziative messe a punto da Stato e Regioni per promuovere l’energia rinnovabile. Consulta il sito dell’agenzia delle Entrate, i siti degli Enti regionali oppure chiedi una consulenza ad un professionista, per usufruire di queste iniziative ed impostare correttamente l’iter burocratico previsto.
- L’investimento potrebbe essere svantaggioso se non consumi sufficiente energia elettrica. Fatta la riflessione sul ROI, ti sarà più chiaro questo concetto: se i tuoi consumi di energia elettrica annuali non superano una certa soglia, gli svantaggi del fotovoltaico sono preponderanti. Probabilmente non ti conviene investire una cifra cospicua in qualcosa che ti porterebbe un ritorno economico dopo un tempo lunghissimo.
Tra vantaggi e svantaggi del fotovoltaico, c’è una piccola riflessione da fare

Prima di concludere, ti invitiamo ad una piccola – ma neanche tanto piccola – riflessione, che riguarda lo stile di vita green e sostenibile.
Certo, si fa presto a dire “Green”.
In epoca di Green-washing, tutto sembra promuovere uno stile di vista sostenibile: tra packaging che si professano riciclabili, ma nei fatti non lo sono, perché mancano i sistemi di smaltimento idonei, grandi catene che ogni tanto lanciano collezioni “sostenibili”, utilizzando poliestere riciclato, ma che rappresentano l’1% della merce totale prodotta e abitudini che sembrano amiche dell’ambiente, ma a ben guardare non lo sono, c’è quasi da impazzire.
Diventa, di fatto, difficile trovare una condotta comportamentale davvero sostenibile, proprio perché tutto quello che ci circonda spinge nella direzione diametralmente opposta.
Se decidi di installare un impianto fotovoltaico, anche alla luce di quello che hai letto fin qui, parti proprio da questa riflessione.
Rifletti sul semplice fatto che per ottenere un concreto vantaggio, sia economico, che ambientale, non basterà la sola installazione dell’impianto, ma occorrerà mettere in atto tante piccole buone abitudini, affinché l’investimento risulti efficace ed efficiente.
Insomma, il succo è questo: probabilmente non esistono soluzioni vantaggiose o svantaggiose di per sé.
Esistono, però, contesti e persone che creano situazioni di vantaggio e svantaggio.
Per questo, concludiamo l’articolo, lasciandoti questa domanda: tu sei davvero disposto ad attuare dei piccoli cambiamenti a favore dell’ambiente e – perché no – del risparmio economico?
1. Come funziona un impianto fotovoltaico?
Un impianto fotovoltaico sfrutta la luce solare per generare elettricità attraverso pannelli solari. Questi pannelli contengono celle solari che, grazie al silicio e a impurità come fosforo e boro, generano elettroni liberi quando colpiti dalla luce solare. Gli inverter convertono quindi la corrente continua prodotta in corrente alternata utilizzata nelle case.
2. Quali sono i componenti chiave di un impianto fotovoltaico?
I principali componenti sono i pannelli solari (o moduli fotovoltaici), gli inverter e le batterie per lo stoccaggio dell’energia. I pannelli solari convertono la luce solare in elettricità, gli inverter trasformano la corrente continua in corrente alternata, mentre le batterie permettono di immagazzinare l’energia prodotta per utilizzi notturni o in assenza di sole.
Quali sono i vantaggi del fotovoltaico?
Risparmio ambientale: Riduce le emissioni nocive, contribuendo a un ambiente più pulito.
Risparmio economico: Permette di ridurre i costi energetici, soprattutto sfruttando l’autoconsumo.
Scambio sul posto e Prosumer: La produzione di energia consente compensazioni economiche e trasforma l’utente in un “Prosumer”.
Indipendenza energetica: Le batterie e lo scambio sul posto offrono autonomia dalla rete elettrica.
Quali sono gli svantaggi di un impianto fotovoltaico?
Costi iniziali: L’investimento iniziale può essere significativo, sebbene compensato da incentivi fiscali.
Cambiamenti di abitudini: Per ottimizzare il risparmio, occorre modificare alcune abitudini quotidiane.
Rendimento in caso di bassa illuminazione: In luoghi con scarsa luce solare, l’efficienza può ridursi.
Durata degli inverter: Gli inverter, essenziali per il funzionamento, hanno una durata limitata (circa 10-15 anni).
. Come calcolare il ritorno sugli investimenti (ROI) di un impianto fotovoltaico?
Il ROI si calcola considerando la produzione annuale dell’impianto moltiplicata per la tariffa media dell’energia locale. Sottrai il costo dell’investimento iniziale dalla cifra risparmiata e dividi il risultato per il costo dell’investimento, quindi moltiplica per 100. Questo ti darà un’indicazione sulla redditività del tuo investimento. Inoltre, considera gli incentivi fiscali disponibili.