Fotovoltaico in Toscana: la guida completa alla tua indipendenza energetica

fotovoltaico toscana

Indice dell'Articolo

Ecco cosa imparerai leggendo questo articolo: 

  • Convenienza del Fotovoltaico in Toscana: scoprirai quali sono i vantaggi economici significativi, come l’abbattimento dei costi energetici, la protezione dall’inflazione energetica, il miglioramento dell’immagine aziendale.
  • Permessi e Burocrazia in Toscana: ne saprai di più situazione dei permessi in Toscana e le procedure autorizzative generali (Modulo preventivo, PAS, Autorizzazione Unica Energetica) a seconda della tipologia e potenza dell’impianto.
  • Incentivi e Agevolazioni 2025: troverai una panoramica delle opportunità di finanziamento disponibili a livello nazionale ed europeo per le aziende toscane che investono nel fotovoltaico.
  • Progettazione dell’Impianto Ideale: leggerai una guida dettagliata sui passaggi fondamentali per progettare un impianto fotovoltaico su misura per le esigenze aziendali.
  • Scelta dell’azienda installatrice: concluderai la tua lettura con 5 consigli indispensabili per identificare l’azienda installatrice giusta per te
fotovoltaico toscana

Conviene installare un impianto fotovoltaico in Toscana? L’irraggiamento solare consente un buon rendimento dell’impianto? I costi sono accessibili? Nel 2025 posso accedere a bandi regionali, che mi consentano di ridurre i costi dell’investimento? La situazione dei permessi com’è? Troverò tanti vincoli paesaggistici?

Rallentiamo. 

Sappiamo che, nel momento in cui si prende la decisione di installare un impianto fotovoltaico, domande e perplessità prendono il sopravvento, rallentando il passaggio concreto all’azione.

E sappiamo anche che, ai fini di un investimento strategico, è utile dedicare del tempo a valutazioni e analisi accurate.

Proprio per questo, abbiamo deciso di fornirti un’intera guida sull’argomento.

Nei paragrafi che stai per leggere, infatti, abbiamo condensato tutte le informazioni cruciali per coloro che desiderano installare un impianto fotovoltaico in Toscana.

Partiremo da una riflessione sui vantaggi di questa soluzione, anche in vista dell’ottimale irraggiamento solare in questa Regione.

Successivamente passeremo a parlare degli aspetti burocratici, comprendendo quali sono i permessi necessari e quali agevolazioni sono attualmente disponibili per le aziende che desiderano installare un impianto fotovoltaico. 

Come sempre, non mancheranno informazioni tecniche e consigli, per rendere la tua lettura più completa e utile.

Buon approfondimento!

Perché dovresti installare un impianto fotovoltaico in Toscana

Un impianto fotovoltaico ti offre tantissimi vantaggi, sia in termini economici, che in termini di immagine aziendale.

Una delle principali spinte all’installazione di un impianto è, senza dubbio, il risparmio economico, strettamente legato all’indipendenza energetica che riesce a garantire l’impianto fotovoltaico installato.

Ma installare un impianto fotovoltaico non è solo uno strumento strategico per ottimizzare i costi dell’energia: si tratta di una vera e propria rivoluzione, che coinvolge diversi aspetti, non soltanto strettamente economici, della vita aziendale.

Vediamo meglio quali sono i vantaggi di questa soluzione.

Abbatti in maniera significativa i costi energetici

Il vantaggio più immediato e percepibile derivante dall’installazione di un impianto fotovoltaico risiede nella drastica riduzione delle spese per l’energia elettrica. 

Sfruttando l’irradiazione solare, produci in loco una quota considerevole del fabbisogno energetico aziendale, diminuendo in maniera proporzionale la dipendenza dalla rete di distribuzione tradizionale e, di conseguenza, l’ammontare delle bollette. 

Per realtà imprenditoriali caratterizzate da elevati consumi energetici, quali stabilimenti produttivi, magazzini o grandi complessi adibiti a uffici, i risparmi conseguibili possono essere particolarmente significativi, superando in molti casi il 50% dei costi precedenti. 

Considerando la longevità tipica di un impianto fotovoltaico, stimata tra i 25 e i 30 anni, il cumulo di tali risparmi può tradursi in decine, se non centinaia di migliaia di euro, apportando un notevole beneficio al risultato economico aziendale.

Ottieni uno scudo protettivo contro l’inflazione energetica

Il mercato energetico, anche nel contesto italiano ed europeo, è soggetto a fluttuazioni e, spesso, a incrementi tariffari che possono incidere significativamente sulla competitività delle imprese.

Investire in un impianto fotovoltaico rappresenta una strategia di copertura efficace contro tali dinamiche inflattive. 

Una volta realizzato l’impianto, l’energia solare diventa a tutti gli effetti una fonte di approvvigionamento a costo stabile e prevedibile, svincolando l’azienda dalle incertezze del mercato. 

Insomma, questa autonomia energetica ti permette di ottenere una maggiore stabilità finanziaria e consente una pianificazione di budget più accurata, permettendo di impiegare le risorse in maniera più efficiente, con la consapevolezza che una porzione rilevante del fabbisogno energetico è garantita dall’energia solare autoprodotta.

Dai nuovo vigore all’immagine della tua azienda

In un’epoca in cui la sensibilità ambientale è in costante crescita, la sostenibilità diventa un elemento della strategia aziendale. 

Avrai già constatato che consumatori, clienti, partner commerciali e stakeholder in generale attribuiscono sempre maggiore importanza all’impegno delle aziende nella riduzione del proprio impatto ambientale.

Ecco che, quindi, l’installazione di un impianto fotovoltaico rappresenta una tangibile e potente dimostrazione di questa responsabilità: si tratta di qualcosa che può essere comunicato all’esterno, dando nuova linfa e nuovo vigore all’immagine aziendale e consentendo di acquisire la fiducia di quei clienti e partner più sensibili all’argomento.

Si tratta, in realtà, della costruzione di un nuovo valore aziendale: generando energia pulita e rinnovabile, la tua azienda contribuisce attivamente alla diminuzione delle emissioni di gas serra e alla lotta contro il cambiamento climatico, rafforzando al contempo il proprio profilo di responsabilità sociale d’impresa.

Questo impegno per la sostenibilità non solo migliora l’immagine del marchio, ma contribuisce anche ad aumentare il coinvolgimento dei dipendenti, che, orgogliosi di lavorare per un’azienda virtuosa, si fanno autonomamente portavoce del cambiamento.

In questo modo, l’installazione di un impianto fotovoltaico inaugura un circolo virtuoso che si autoalimenta, trasformando l’energia solare in nuova energia per la tua azienda!

Puoi sfruttare il Ritiro Dedicato

Oltre all’autoconsumo e al conseguente risparmio, un impianto fotovoltaico può rappresentare anche una fonte di potenziale guadagno economico. In Italia, il meccanismo del Ritiro Dedicato consente di immettere nella rete elettrica l’energia prodotta e non immediatamente autoconsumata, ricevendo un guadagno economico per tale energia ceduta. 

Questo ti consente anche di ottenere un più rapido ritorno sull’investimento. 

Incremento del valore immobiliare e dell’attrattività degli immobili

L’installazione di un impianto fotovoltaico può significativamente accrescere il valore di un immobile. 

Gli edifici dotati di tali sistemi sono percepiti come più efficienti dal punto di vista energetico e maggiormente in linea con le crescenti esigenze di sostenibilità, risultando più appetibili per potenziali acquirenti o locatari. 

Questo aspetto riveste particolare importanza per le aziende proprietarie degli immobili in cui operano e che potrebbero in futuro considerare una vendita o una locazione. La presenza di un impianto fotovoltaico può rappresentare un elemento distintivo sul mercato immobiliare, attirando quelle imprese sensibili ai costi operativi contenuti e alla riduzione dell’impronta carbonica.

Condizioni ottimali di irraggiamento solare in Toscana

Un ulteriore, fondamentale vantaggio che rende l’investimento in un impianto fotovoltaico particolarmente conveniente in Toscana è rappresentato dalle condizioni di irraggiamento solare ottimali che caratterizzano la regione.

I dati medi annui (Fonte: atlante solare)  evidenziano una radiazione solare orizzontale che oscilla tra i 1347 e i 1416 kWh/m², con una media di 1381 kWh/m². Tuttavia, orientando i pannelli in maniera ottimale, è possibile intercettare una radiazione annua che varia dai 1528 ai 1624 kWh/m², con una media di ben 1571 kWh/m². 

Parallelamente, la produzione annua per kilowatt picco installato (kWp) si attesta su valori medi di 1022 kWh/1kWp per un’installazione orizzontale, raggiungendo una media di 1157 kWh/1kWp con un orientamento ottimale, con punte massime di 1206 kWh/1kWp.

Ti forniamo questi dati per offriti una misura tangibile della grande risorsa solare disponibile in Toscana: installando un impianto fotovoltaico puoi assicurarti una produzione energetica efficiente e un rapido ammortamento dell’investimento in un impianto fotovoltaico. 

La generosità del sole che bacia la Toscana si traduce, quindi, in una maggiore quantità di energia pulita prodotta e in un incremento dei benefici economici e ambientali per le aziende che scelgono di investire in questa tecnologia.

fotovoltaico toscana

Fotovoltaico in Toscana: quali permessi occorrono? 

Ci soffermiamo brevemente su una questione recente e molto discussa che riguarda molto da vicino i permessi per l’installazione degli impianti fotovoltaici in Toscana.

La complessa e delicata partita della transizione energetica in Toscana è giunta di recente (gennaio 2025) a un momento cruciale con l’imminente discussione in Consiglio della legge regionale dedicata alla definizione delle aree idonee, ordinarie e non idonee all’installazione di nuovi impianti da fonti rinnovabili (FER). 

Un provvedimento lungamente atteso, sollecitato dalle direttive nazionali e imperniato sulla necessità di conciliare gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione al 2030 con la salvaguardia di un territorio rinomato per la sua bellezza paesaggistica e la sua vocazione agricola. 

L’evoluzione di questa normativa, oltre a riflettere una sensibilità crescente verso la questione delle energie rinnovabili, ha acceso il dibattito sulla necessità di un approccio oculato e partecipato, dove le istanze locali e le peculiarità territoriali assumono un peso determinante nella pianificazione energetica regionale.

L’Italia deve mettere d’accordo due esigenze: da un lato, quella di rispettare le direttive previste dall’Unione Europea per raggiungere in tempi relativamente brevi le Emissioni Zero, dall’altro, si scontra con la difficoltà oggettiva di far conciliare le nuove disposizioni con la salvaguardia del territorio e dei suoi beni artistici, culturali e paesaggistici.

La questione non è così semplice e la legge Regionale Toscana fornisce un utile spunto di riflessione.

Il fulcro della nuova legge risiede in un significativo ribaltamento della prospettiva iniziale. Laddove la normativa nazionale pareva indicare una potenziale idoneità del 70% del territorio regionale, la proposta toscana inverte radicalmente questo rapporto, designando ben il 70% della superficie come non idonea all’insediamento di parchi fotovoltaici ed eolici. Il restante 30% sarà suddiviso tra aree idonee, caratterizzate da un iter autorizzativo semplificato, e aree ordinarie, dove i progetti potranno essere realizzati seguendo la procedura standard. 

Questa scelta coraggiosa  evidenzia una precisa volontà politica di preservare ampie porzioni di territorio da una eccessiva antropizzazione legata alla produzione energetica, pur riconoscendo l’ineludibile necessità di incrementare la quota di energia prodotta da fonti pulite per raggiungere i 4,25 GW aggiuntivi previsti entro il 2030.

Un elemento di notevole innovazione introdotto dalla legge regionale è il ruolo centrale attribuito ai Comuni: dopo una prima mappatura del territorio regionale definita a livello legislativo, le amministrazioni locali hanno un periodo di 60 giorni (ridotti a 30 per le province e la Città Metropolitana) per esprimersi e ridisegnare le aree idonee all’interno dei propri confini. 

Questo meccanismo partecipativo inedito mira a garantire una maggiore aderenza alle specificità locali e a consentire una redistribuzione delle aree che tenga conto delle pressioni già esistenti sul territorio, come la presenza di impianti pregressi, la produzione di rinnovabili già attiva e le eventuali richieste progettuali. 

Parallelamente, la legge regionale conferma alcuni punti qualificanti, come la particolare attenzione alla compatibilità degli impianti con le attività agricole. L’idoneità di un’area agricola è infatti vincolata alla presentazione del progetto da parte di un agricoltore professionista, con l’obiettivo di scongiurare fenomeni di speculazione e la creazione di vaste concentrazioni di impianti. 

Allo stesso tempo, la legge regionale introduce un principio di corresponsabilità per tutti i 273 Comuni toscani, i quali dovranno contribuire alla produzione di energia green, anche in assenza di aree idonee sul proprio territorio, attraverso lo sfruttamento di spazi “non negoziabili” come tetti, aree industriali, parcheggi e infrastrutture di trasporto.

Insomma, la questione dei permessi è abbastanza articolata ed è tutt’ora in definizione.

Di seguito vediamo meglio come è opportuno procedere, per installare un impianto fotovoltaico in Toscana.

Autorizzazioni per Impianti Fotovoltaici in Toscana: un percorso semplificato con qualche attenzione necessaria

La realizzazione di impianti fotovoltaici in Toscana beneficia del quadro normativo improntato alla semplificazione, come delineato dal D.lgs. 190/2024, sebbene si rimanga in attesa del pieno recepimento di tale decreto a livello regionale. 

In linea generale, per l’installazione di impianti fotovoltaici integrati su coperture di strutture o edifici esistenti, o sulle relative pertinenze, con potenza inferiore a 12 MW, o per impianti a terra con potenza inferiore a 5 MW ubicati in specifiche aree a destinazione industriale, artigianale, commerciale, in discariche ripristinate o cave non più sfruttabili, nonché per impianti agrivoltaici fino a 5 MW che consentano la continuità dell’attività agricola, è spesso sufficiente un Modulo preventivo da inoltrare al Gestore della rete elettrica e al Comune, configurandosi come “attività libera” ai sensi dell’art. 7 del citato decreto.

Per impianti fotovoltaici o agrivoltaici di potenza fino a 1 MW, e in talune casistiche anche oltre tale soglia, è prevista la presentazione di una Procedura Abilitativa Semplificata (PAS) presso il Comune competente, come disciplinato dall’art. 8 del D.lgs. 190/2024, che garantisce un iter autorizzativo snello per la realizzazione di interventi di minore impatto.

Nei casi in cui le installazioni non rientrino nelle fattispecie di “attività libera” o non siano soggette a PAS, diviene necessario presentare istanza alla Regione Toscana (o allo Stato, in base alle soglie di potenza e alla tipologia di impianto) per ottenere l’Autorizzazione Unica Energetica: questa procedura si applica generalmente agli impianti fotovoltaici di potenza pari o superiore a 1 MW e fino a 300 MW, con le relative opere connesse. Per impianti di potenza superiore a 300 MW o per specifiche installazioni flottanti su grandi invasi idrici, la competenza autorizzativa è statale, con istanza da presentare al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).

È importante ricordare che la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra in aree agricole è generalmente vietata, salvo specifiche eccezioni previste dal comma 1 bis dell’art. 20 del Dlgs 199/2021, che considerano taluni interventi come manufatti strumentali all’attività agricola, realizzati da soggetti specifici e secondo modalità definite.

La Regione Toscana, attraverso la LR 11/2011 e il PAER 2015, ha inoltre individuato “aree non idonee” all’installazione di fotovoltaico a terra, i cui dettagli sono consultabili attraverso strumenti di georeferenziazione.

Infine, considera che gli impianti fotovoltaici che non rientrano nelle procedure semplificate (“attività libera” o PAS) sono solitamente soggetti a preventiva Verifica di Impatto Ambientale (VIA) se di potenza superiore a 1 MW (o 500 kW in specifici casi) e a VIA se di potenza superiore a 10 MW, in conformità al D.Lgs. 152/2006 e al DLgs 190/2024. 

Da come sarà chiaro, la scelta della procedura autorizzativa più appropriata dipende da una serie di fattori tecnici e localizzativi. 

Per questo, ti consigliamo sempre un’accuratissima verifica preliminare delle specifiche del progetto e delle normative vigenti.

Incentivi e agevolazioni per installare il fotovoltaico in Toscana

Fino a gennaio 2025 la Regione Toscana aveva indetto un bando che prevedeva alcune agevolazioni per PMI che coprivano le spese per la realizzazione di impianti solari termici e fotovoltaici con accumulo, con la possibilità di ottenere un contributo a fondo perduto dal 30 al 50%, in base alle dimensioni dell’azienda richiedente.

Attualmente (aprile 2025) non risultano bandi attivi specifici per l’installazione di impianti fotovoltaici nella Regione Toscana, ma puoi fare affidamento su altre interessanti opportunità valide su tutto il territorio nazionale, di cui parleremo nel prossimo paragrafo.

Ti consigliamo, intanto, di tenere d’occhio l’apposita sezione del sito della Regione per essere aggiornato in caso di novità: talvolta vengono aperti bandi regionali dedicati alle piccole imprese e nella quasi totalità dei casi sono accessibili fino a esaurimento fondi: per questa ragione, ti consigliamo sempre di essere tempestivo nella presentazione delle domande.

Bonus e agevolazioni 2025 per il fotovoltaico aziendale

Se desideri intraprendere un percorso di transizione energetica per la tua azienda, sono disponibili diverse misure, promosse a livello nazionale ed europeo, che hanno lo scopo di offrire un sostegno concreto agli investimenti in energia solare, consentendo alle imprese, toscane e non, di ridurre significativamente i costi iniziali e di accelerare il ritorno economico dei propri progetti green. 

Vediamo su quali programmi può contare la tua azienda nel 2025.

Il Piano Transizione 5.0: un Credito d’imposta per l’efficienza energetica

Il Piano Transizione 5.0 si configura come un’iniziativa di primaria importanza per incentivare gli investimenti aziendali orientati alla duplice transizione digitale ed ecologica

Per quanto concerne specificamente il fotovoltaico, il Piano prevede un meccanismo di credito d’imposta per le imprese che realizzano nuovi investimenti in strutture produttive situate in Italia, a partire dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2025, e che comportino una misurabile riduzione dei consumi energetici. Tale riduzione deve attestarsi su almeno il 3% a livello dell’intera struttura produttiva o, in alternativa, su non meno del 5% per i processi specificamente interessati dall’investimento.

Nell’ambito del Piano Transizione 5.0, sono agevolati gli acquisti di beni materiali e immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale secondo i principi di Industria 4.0, ma un’attenzione particolare è riservata all’acquisizione di beni materiali destinati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo, inclusi gli impianti fotovoltaici e i sistemi di stoccaggio dell’energia prodotta. Le aliquote del credito d’imposta variano in base all’entità dell’investimento e al livello di riduzione dei consumi energetici conseguito, offrendo incentivi progressivamente maggiori per progetti ad alta efficienza. 

Un aspetto rilevante è la possibilità di cumulare questo credito d’imposta con altre agevolazioni, inclusi i fondi europei, purché non si verifichi una sovrapposizione sulle medesime quote di costo. 

La Nuova Sabatini: aiuta l’accesso al credito per la transizione ecologica

La Nuova Sabatini rappresenta un consolidato strumento di agevolazione finalizzato a facilitare l’accesso al credito per le micro, piccole e medie imprese che intendono realizzare investimenti per l’acquisto o l’acquisizione in leasing di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo

Grazie a un significativo rifinanziamento, la misura continua a sostenere la digitalizzazione, l’innovazione tecnologica e, con un focus crescente, la transizione ecologica delle imprese italiane.

Nell’ambito della Nuova Sabatini, particolare rilievo assume la cosiddetta “Sabatini Green”, che prevede una maggiorazione del contributo statale per gli investimenti a basso impatto ambientale, tra i quali rientrano a pieno titolo gli impianti fotovoltaici. 

L’agevolazione consiste in un contributo in conto interessi sui finanziamenti bancari ottenuti dalle PMI per realizzare gli investimenti ammissibili. 

La recente semplificazione della procedura, con l’erogazione del contributo in un’unica soluzione, rende l’accesso alla misura più rapido ed efficiente, consentendo alle imprese toscane di beneficiare in tempi brevi delle risorse necessarie per la realizzazione dei propri impianti fotovoltaici, contribuendo così alla riduzione dei costi iniziali e al miglioramento della propria competitività.

I contributi a fondo perduto dal PNRR

Lo Sportello Autoproduzione di Energia Rinnovabile per le PMI, finanziato con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), offre un’opportunità concreta per le piccole e medie imprese toscane di ottenere contributi a fondo perduto per investimenti finalizzati all’autoproduzione di energia elettrica tramite impianti solari fotovoltaici o minieolici. 

L’obiettivo primario di questa misura è incentivare l’autoconsumo immediato e l’adozione di sistemi di accumulo dell’energia prodotta, consentendo alle PMI di diminuire la propria dipendenza dalla rete elettrica tradizionale e di partecipare attivamente alla decarbonizzazione del sistema energetico nazionale.

Le agevolazioni, concesse sotto forma di contributo in conto impianti, rappresentano un incentivo significativo per superare le barriere economiche iniziali all’investimento in impianti fotovoltaici. 

Le spese ammissibili comprendono l’acquisto, l’installazione e la messa in esercizio di beni materiali nuovi strumentali, con un focus specifico sugli impianti fotovoltaici e sui sistemi di stoccaggio dell’energia. 

Anche se una quota consistente delle risorse è riservata alle imprese operanti nel Mezzogiorno e alle micro e piccole imprese, questa misura rappresenta un’occasione imperdibile per ottenere un sostegno finanziario diretto e concreto per la realizzazione di impianti fotovoltaici anche per le PMI toscane.

Il Conto Termico: incentivi per l’integrazione del fotovoltaico con sistemi di efficienza energetica

Sebbene si attenda l’evoluzione verso il Conto Termico 3.0, il vigente Conto Termico 2.0 continua a rappresentare uno strumento di incentivazione rilevante per interventi volti all’incremento dell’efficienza energetica e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili in edifici esistenti. Tra gli interventi finanziati rientrano l’isolamento termico, la sostituzione di infissi, l’installazione di schermature solari e la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore e generatori di calore alimentati a biomassa.

Una novità prospettica interessante, anticipata per il Conto Termico 3.0, è la possibilità di finanziare anche impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo, a condizione che l’installazione sia combinata con la sostituzione dell’impianto termico esistente con un impianto a pompa di calore elettrica. 

Questa evoluzione normativa potrebbe rappresentare un’ulteriore opportunità per le aziende toscane di integrare la produzione di energia elettrica da fotovoltaico con interventi di efficientamento energetico complessivi, beneficiando di un sostegno finanziario coordinato e sinergico.

Fotovoltaico in Toscana: come progettare l’impianto ideale?

Abbiamo già visto come l’irraggiamento solare favorevole in questa Regione permetta di assicurarsi un rendimento ottimale, alla base di un investimento efficace e dal rientro facile e sicuro. 


Tuttavia, la consapevolezza che la Toscana sia una regione baciata da un buon quantitativo di raggi solari, da sola, non basta per essere sicuri della bontà del proprio investimento, poiché sono diverse le variabili coinvolte nel rendimento di un impianto fotovoltaico.

In altre parole, se installi un impianto fotovoltaico in Toscana ci sono buone probabilità che questo ti dia buone soddisfazioni economiche, a patto che l’impianto sia correttamente dimensionato e progettato sulle base delle tue esigenze energetiche.

Vediamo, di seguito, quali sono gli step fondamentali nella progettazione di un impianto fotovoltaico su misura, cioè dimensionato in base alle esigenze della tua azienda.

Il dimensionamento dell’impianto

Stabilire la potenza che dovrà avere l’impianto fotovoltaico per soddisfare le tue esigenze energetiche è il passo più importante per garantirti un investimento conveniente.

In realtà, definirlo “il passo” è un po’ riduttivo, poiché dimensionare un impianto fotovoltaico richiede un complesso processo di analisi, che si articola in più passaggi e tiene conto di molteplici fattori.

Partiamo dal fabbisogno energetico

Ogni azienda ha le esigenze energetiche, che dipendono da diversi fattori: la tipologia di attività svolta, il numero di dipendenti, la quantità di dispositivi adoperati e le ore di utilizzo.

Per dimensionare un impianto fotovoltaico si parte da questa domanda: 

“Quanta elettricità utilizzo nell’arco di un anno?”

La risposta si ottiene avvalendosi dei dati che già si hanno a disposizione: basta consultare con cura le bollette delle utenze elettriche degli ultimi 12 mesi per avere un’idea abbastanza verosimile del dispendio energetico annuo.

Il consiglio è quello di tenere in considerazione anche i pattern di consumo, valutando in che modo i consumi sono distribuiti nel corso della giornata e nel corso dell’anno: si tratta di un’informazione che fa la differenza, poiché i consumi energetici variano in base a diverse variabili e conoscere il loro andamento consente di fare valutazioni più accurate, soprattutto se si desidera massimizzare l’indipendenza energetica attraverso un sistema di accumulo.

Il sito di installazione

Generalmente tutto il lavoro di progettazione è preceduto da un sopralluogo, durante la quale si valutano tutte le variabili relative al sito di installazione.

Ad esempio, è molto importante valutare l’effettivo spazio disponibile per l’installazione dei moduli fotovoltaici, poiché non avrebbe senso decidere di installare una determinata potenza, in mancanza dello spazio necessario alla messa in posa dei moduli.

In fase di sopralluogo, oltre all’area disponibile, si valutano l’effettivo irraggiamento solare disponibile, l’orientamento del tetto e l’eventuale presenza di ombreggiamenti, che potrebbero costituire un ostacolo al rendimento dei moduli fotovoltaici.

Come vedi, ogni soluzione di installazione varia in base alle sue caratteristiche specifiche: l’ impianto fotovoltaico per offrire un rendimento ottimale deve essere progettato proprio in base alle specificità del sito e alle esigenze energetiche aziendali.

La scelta dei moduli fotovoltaici

Nel percorso decisionale che conduce all’installazione di un impianto fotovoltaico in Toscana, una fase molto importante è rappresentata dalla scelta della tipologia di moduli più consona alle specifiche esigenze. 

Il mercato offre principalmente tre categorie distinte: i moduli monocristallini, i policristallini e quelli a film sottile, ciascuna con peculiarità che le rendono più o meno adatte a determinati contesti di installazione.

La scelta tra queste diverse opzioni rappresenta un equilibrio delicato tra considerazioni di efficienza, budget, caratteristiche architettoniche del sito di installazione e preferenze estetiche.

I moduli monocristallini, si distinguono per la loro elevata efficienza, generalmente compresa tra il 18% e il 22%: questa performance superiore li rende la soluzione ideale laddove lo spazio disponibile sia limitato, consentendo di massimizzare la produzione energetica anche su superfici contenute. La loro estetica uniforme, caratterizzata da una colorazione nera intensa, è spesso apprezzata in contesti residenziali dove l’aspetto visivo riveste una certa importanza. Tuttavia, questa eccellenza tecnologica si traduce in un costo di produzione e, conseguentemente, di acquisto più elevato. Inoltre, sebbene performanti anche in condizioni di luce non ottimali, tendono a mostrare una maggiore sensibilità all’aumento di temperatura rispetto ad altre tipologie.

I moduli policristallini, d’altra parte, rappresentano una soluzione più accessibile dal punto di vista economico: il loro processo produttivo, meno complesso e dispendioso, si riflette in un costo inferiore, pur mantenendo una buona efficienza, che si, attesta tra il 15% e il 17%. 

Se scegli questa tipologia di moduli, sappi che occorrerà una superficie maggiore per generare la stessa quantità di energia prodotta dai monocristallini: rappresentano, infatti, una scelta valida per installazioni su tetti di ampie dimensioni o per progetti con vincoli di budget più stringenti.

Infine, i moduli a film sottile si discostano significativamente dalle tecnologie cristalline: realizzati depositando sottili strati di materiale fotovoltaico su substrati flessibili come vetro o plastica, si distinguono per la loro versatilità e leggerezza, adattandosi anche a superfici curve o irregolari. Il loro costo di produzione è generalmente inferiore, rendendoli un’opzione competitiva. 

Il loro punto critico?

Un’efficienza bassa, compresa tra il 10% e il 12%, di gran lunga inferiore rispetto ai moduli cristallini, richiedendo superfici di installazione più estese. Pur mostrando una buona tolleranza alle alte temperature e alle condizioni di scarsa illuminazione, la loro durata operativa è spesso inferiore rispetto ai moduli monocristallini e policristallini.

Come sarà chiaro, la scelta della tipologia di modulo fotovoltaico più adatta per un’installazione in Toscana deve essere il risultato di una valutazione attenta delle specifiche esigenze: la disponibilità di spazio, il budget stanziato, i requisiti di efficienza energetica, le considerazioni estetiche e le condizioni ambientali del sito di installazione. 

Il dimensionamento del sistema di accumulo

Se desideri ottenere la massima dell’autosufficienza energetica dal tuo impianto fotovoltaico in Toscana, probabilmente sceglierai di installare anche un sistema di accumulo.

Anche in questo caso, è fondamentale un’accurata analisi per il corretto dimensionamento della batteria, allo scopo di massimizzare l’efficienza dell’investimento, evitando errori di valutazione che comprometterebbero l’effettiva utilità della batteria stessa.

Il dimensionamento parte da una valutazione metodica e approfondita del profilo di consumo energetico dell’azienda, avendo chiari gli obiettivi primari che il sistema di accumulo è chiamato a perseguire. 

Come abbiamo visto nel paragrafo dedicato al dimensionamento dell’impianto, è imprescindibile un’analisi retrospettiva, partendo dalla lettura delle bollette elettriche dell’ultimo anno, al fine di quantificare con precisione il consumo medio giornaliero e mensile, nonché di identificare i momenti di picco di assorbimento di potenza. 

Parallelamente, è necessario procedere all’identificazione puntuale dei carichi critici aziendali, ovvero di quelle apparecchiature e sistemi la cui operatività deve essere garantita anche in caso di interruzione dell’alimentazione dalla rete, come server, sistemi di sicurezza, refrigerazione o specifiche attrezzature produttive.

La determinazione degli orari in cui si manifestano i picchi di consumo energetico aziendale è un ulteriore elemento cardine per definire la potenza nominale (kW) che il sistema di accumulo dovrà essere in grado di erogare istantaneamente. 

Perché è fondamentale chiarire lo scopo principale del sistema di accumulo? 

Perché in base allo scopo, di stabilità il corretto dimensionamento della batteria.

Diverso  è fornire alimentazione di backup, a ottimizzare i costi energetici attraverso lo spostamento del carico (accumulando energia autoprodotta o prelevata dalla rete a basso costo per poi utilizzarla nei momenti di maggiore fabbisogno), o a massimizzare l’autoconsumo dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico. 

La capacità di accumulo energetico (kWh) dovrà essere proporzionata al consumo giornaliero e al numero di giorni di autonomia desiderati, tenendo in debita considerazione la profondità di scarica (DoD) raccomandata dal produttore per preservare la longevità delle batterie, generalmente attestata tra l’80% e il 90% per le moderne soluzioni agli ioni di litio. 

Infine, è opportuno valutare l’efficienza del sistema di accumulo, che incide sulla quantità di energia effettivamente disponibile dopo i cicli di carica e scarica, e considerare la potenziale scalabilità futura del sistema, mettendo in conto eventuali aumenti del fabbisogno energetico aziendale o dell’integrazione di ulteriori fonti di energia rinnovabile.

Impianto fotovoltaico in Toscana: come assicurarti il meglio in 5 passi

Se stai cercando ulteriori consigli per installare il tuo impianto fotovoltaico in Toscana, ecco per te 5 consigli utili per identificare facilmente un’azienda installatrice seria e professionale, evitando imprevisti e difficoltà.

Visto che informarsi e approfondire sono passi cruciali ai fini di un investimento consapevole e lungimirante, ti invitiamo a consultare anche questa sezione del nostro sito, dove trovi tutte le nostre guide dedicate al fotovoltaico!

Se vuoi accedere a bonus e agevolazioni, assicurati fin da subito che l’azienda abbia la certificazione FER

L’abilitazione FER è disciplinata dal Decreto Legislativo 28/2011, è si rivolge a termoidraulici ed elettricisti che intervengono su impianti fotovoltaici e fototermoelettrici (per la parte elettrica), nonché su impianti a biomasse, pompe di calore e sistemi solari termici (per la parte termoidraulica).

Per ottenere e mantenere questa abilitazione è obbligatorio frequentare dei corsi di aggiornamento formativo della durata di 16 o 24 ore ogni tre anni, a seconda dell’ambito specifico di competenza (impianti elettrici o termoidraulici, o entrambi). Il possesso di tale attestato non è soltanto un adempimento normativo, ma costituisce un elemento cruciale per la validità delle Dichiarazioni di Conformità (DM 37/08) e dei Libretti d’Impianto di Climatizzazione (DPR 74/2013) per gli impianti FER.

Considera che l’abilitazione FER dell’installatore è una condizione essenziale per poter certificare gli impianti realizzati e, di conseguenza, per consentire l’accesso agli incentivi fiscali vigenti.

Pertanto, in fase di selezione dell’azienda installatrice per un impianto fotovoltaico o altro sistema FER, è di primaria importanza verificare il possesso di questa specifica abilitazione, garanzia di professionalità, competenza e conformità normativa, elementi imprescindibili per beneficiare appieno delle agevolazioni economiche disponibili.

Valuta la credibilità dell’azienda, attraverso il sito e le opinioni di altri clienti

Il sito web è una miniera di informazioni, perché permette di ottenere alcuni dati importanti sull’azienda alla quale intendi rivolgerti.

In fase di selezione, leggi con attenzione le pagine del sito: le aziende autorevoli sono quelle che hanno alle spalle un buon background professionale e generalmente raccolgono i loro casi studio più interessanti tra le pagine del sito o dei diversi canali social.

Analogamente non dovrebbero mancare le recensioni di altri clienti, che ti forniscono altre informazioni preziose. 

Il sito web dell’azienda installatrice dovrebbe fornire anche informazioni sulle certificazioni, gli attestati e riconoscimenti conseguiti dall’azienda: presta attenzione anche a questo dato, per nulla secondario o scontato in fase di scelta. 

Attenzione ai marchi installati

In fase di selezione, è molto importante anche indagare sulla qualità dei componenti installati dall’azienda.

Per assicurarti un investimento che ti dia soddisfazione nel medio e lungo periodo, scegli un’azienda che installi prodotti di brand rinomati e con comprovata affidabilità.

In primo luogo, la qualità dei moduli fotovoltaici, degli inverter e dei sistemi di accumulo incide direttamente sull’efficienza complessiva dell’impianto e sulla sua capacità di generare energia in modo costante e performante nel tempo. Senza contare che la scelta di componenti di qualità si riflette sulla vita utile dell’intero sistema fotovoltaico: componenti di brand riconosciuti, oltre a fornire garanzie più estese, sono progettati per resistere alle diverse condizioni climatiche e ambientali, garantendo una performance ottimale per un periodo di tempo più esteso, massimizzando così il ritorno economico dell’impianto. 

Non fermarti al primo preventivo che ricevi

Se chiedi un preventivo a tre aziende diverse, probabilmente otterrai tre preventivi molto diversi tra loro, perché ogni azienda installatrice progetta e offre soluzioni tecniche differenti, basate su marchi di componenti diversi, con stime di costo variabili e tempistiche di realizzazione specifiche.

Per questa ragione, ti consigliamo di confrontare attentamente più preventivi, allo scopo di avere panoramica completa del mercato, evidenziando le diverse proposte e permettendo di valutare il rapporto qualità-prezzo offerto da ciascuna impresa. 

Valuta attentamente i preventivi ottenuti

Una volta che hai ottenuto diversi preventivi, valuta che siano completi ed esaustivi in tutte le loro parti.

Cosa deve contenere un buon preventivo fotovoltaico?

In primo luogo, è fondamentale una descrizione tecnica esaustiva dell’impianto proposto, specificando il dimensionamento complessivo, la potenza nominale, il numero e la marca dei moduli fotovoltaici, la loro tipologia (mono o policristallini) e la potenza unitaria, unitamente alla marca e alle caratteristiche degli inverter selezionati. Tali dettagli tecnici permettono di valutare la qualità e l’efficienza dei componenti.

Inoltre, il preventivo deve chiarire le modalità di connessione alla rete elettrica nazionale, distinguendo tra connessione totale, parziale o isolata, e illustrando la tipologia di convenzione per la cessione dell’energia prodotta, con una chiara indicazione delle implicazioni economiche e operative. 

Un aspetto cruciale è rappresentato dal calcolo della producibilità stimata dell’impianto (in kWh/anno) e dalla proiezione del risparmio in bolletta conseguibile, basati sui consumi attuali e sulla quota di autoconsumo prevista, evidenziando l’eventuale beneficio derivante dall’integrazione di sistemi di accumulo.

Infine, un preventivo completo deve presentare un prezzo stimato dettagliato, comprensivo di tutte le voci di costo, dalle componenti all’installazione, alle pratiche burocratiche e di connessione, specificando chiaramente l’ammontare al netto e al lordo delle detrazioni fiscali e degli eventuali incentivi statali applicabili. 

Verifica anche che non manchino informazioni dettagliate sulle tempistiche previste per le diverse fasi del progetto, dalla predisposizione del cantiere alla posa in opera, all’allaccio alla rete e al collaudo finale, fornendo al cliente una chiara visione del cronoprogramma dei lavori. 

Fotovoltaico in Toscana: le domande frequenti

Quali sono i vantaggi di un impianto fotovoltaico in Toscana? 

I vantaggi di un impianto fotovoltaico in Toscana includono il risparmio sui costi energetici, la riduzione della dipendenza dalla rete elettrica, la possibilità di autoconsumare l’energia prodotta e di immettere l’energia in eccesso nella rete ricevendo un compenso (Scambio sul Posto o Ritiro Dedicato), e la possibilità di accedere a detrazioni fiscali e incentivi statali per l’installazione.

Qual è il rendimento di un impianto fotovoltaico in Toscana? 

Il rendimento di un impianto fotovoltaico in Toscana dipende dall’irraggiamento solare della zona, dall’orientamento e dall’inclinazione dei pannelli, dalla qualità dei componenti e dalla presenza di eventuali ombreggiamenti. In media, in Toscana, un impianto fotovoltaico da 1 kWp (kilowatt di picco) può produrre annualmente tra i 1000 e i 1200 kWh, a seconda delle condizioni specifiche del sito.

Quanto costa un impianto fotovoltaico in Toscana?

Il costo di un impianto fotovoltaico in Toscana varia in base a diversi fattori come la dimensione dell’impianto (espressa in kW), la qualità dei componenti, la complessità dell’installazione e l’eventuale integrazione di sistemi di accumulo. Indicativamente, per un impianto domestico di circa 3-6 kW, i prezzi possono variare da circa 6.000 € a 15.000 € (IVA esclusa), a seconda delle specifiche.

Entra a far parte del futuro energetico. Unisciti a noi per trasformare la tua casa in un’unità energetica autosufficiente producendo, accumulando e condividendo energia pulita

Autore dell'articolo

Lascia un commento