Ecco cosa saprai dopo aver letto questo articolo:

- Perché il fotovoltaico è vantaggioso in Puglia: scoprirai come l’esposizione solare ottimale della regione massimizza la produzione di energia, comprenderai come l’autonomia energetica si traduce in risparmio economico e benefici ambientali.
- Incentivi disponibili nel 2025: avrai una panoramica completa delle agevolazioni per aziende (FER, ZES Unica, Nuova Sabatini, Piano Transizione 5.0) e privati.
- Iter autorizzativo in Puglia: ti orienterai tra Autorizzazione Unica, Procedura Autorizzativa Semplificata e Comunicazione.
- Scelta dell’impianto fotovoltaico: imparerai quali sono gli step per dimensionare l’impianto in base al tuo fabbisogno energetico, capirai come ottimizzare la produzione solare considerando le caratteristiche dell’edificio, comprenderai i vantaggi dei sistemi di accumulo.
- Come scegliere l’azienda installatrice: saprai quali criteri usare per valutare esperienza, competenza tecnica e certificazioni.
Se stai valutando l’installazione di un impianto fotovoltaico in Puglia e sei alla ricerca di informazioni per sciogliere dubbi e perplessità, ti consigliamo di restare su questa pagina e di leggere i paragrafi che seguono.
In questo articolo, infatti, abbiamo condensato tutte le informazioni utili per chi è in fase decisionale e sta seriamente valutando le opportunità offerte dall’energia solare.
Passare alle energie rinnovabili rappresenta un passo importante per ogni azienda, poiché, da un lato comporta un investimento da valutare con attenzione, dall’altro, rappresenta l’innesco di un progressivo cambio di mentalità, per andare nella direzione di una maggiore sostenibilità ambientale.
Ogni cambiamento porta con sé dubbi e incertezze: è giusto averne, ma è ancora più giusto affrontarli ricercando informazioni e approfondimenti, come quelli che costantemente aggiorniamo nella sezione del nostro sito, ricca di guide informative sul fotovoltaico.
Per questo, di seguito, tratteremo in maniera approfondita l’argomento, con un solo obiettivo in testa: sciogliere tutti i dubbi e darti una mano nelle opportune valutazioni di questa scelta, da compiere sempre con obiettività e spirito critico.
Buona lettura!
Perché dovresti installare un impianto fotovoltaico in Puglia?
Stando ai dati Eurostat, pubblicati nell’ultimo Regional Yearbook, le città pugliesi di Brindisi e Lecce figurano rispettivamente al nono e undicesimo posto tra le quindici città europee per produzione fotovoltaica.
Non si tratta assolutamente di un caso, se pensiamo che, secondo i dati GSE, nel periodo Gennaio – Settembre 2023 la Puglia, con 3,35 GW installati, risultava al primo posto per installazione di impianti fotovoltaici.
Un primato dovuto soprattutto all’installazione di impianti su larga scala.
Un caso? Probabilmente no.
La Puglia, infatti, grazie alla sua posizione particolare, gode di un irraggiamento ottimale e di un maggior numero di ore solari, che ne fanno la regione perfetta per l’installazione di un impianto fotovoltaico.
Di seguito, approfondiamo l’argomento, vedendo, punto per punto, perché conviene così tanto installare un impianto fotovoltaico nel tacco dello Stivale.
Esposizione solare ottimale = irraggiamento solare ideale
L’irraggiamento solare rappresenta la quantità di energia solare che raggiunge una determinata superficie in un dato periodo di tempo, e la sua intensità varia in base a diversi fattori, tra cui la posizione geografica, l’orientamento e l’inclinazione della superficie stessa.
In Puglia, regione baciata da un clima mediterraneo e da un’elevata insolazione, l’irraggiamento solare si attesta su valori medi annui particolarmente favorevoli, rendendo questa regione un territorio ideale per lo sfruttamento dell’energia fotovoltaica.
Analizzando i dati relativi all’irraggiamento solare annuo in Puglia, si osserva che la radiazione solare orizzontale varia da un minimo di 1569 kWh/m² a un massimo di 1611 kWh/m², con una media di 1594 kWh/m². Tuttavia, è fondamentale considerare che l’orientamento e l’inclinazione dei pannelli fotovoltaici possono influenzare significativamente la quantità di energia solare catturata. In particolare, l’irraggiamento solare ottimale, ottenuto orientando e inclinando i pannelli in modo da massimizzare l’esposizione al sole, raggiunge valori medi di 1817 kWh/m², con punte massime di 1834 kWh/m².
Questa elevata disponibilità di energia solare si traduce in una notevole producibilità degli impianti fotovoltaici in Puglia.
I dati indicano che la produzione annua per kilowatt picco (kWh/1kWp) varia da un minimo di 1153 kWh/1kWp per un’installazione orizzontale a un massimo di 1345 kWh/1kWp per un’installazione con orientamento ottimale.
In altre parole, un impianto fotovoltaico da 1 kWp installato in Puglia può produrre in media tra i 1173 e i 1329 kWh di energia elettrica all’anno, a seconda dell’orientamento dei pannelli.
Un buon irraggiamento solare garantisce una maggiore autonomia energetica
Un irraggiamento ottimale, quindi, garantisce una produzione di energia elettrica elevata e costante nel tempo, consentendo di massimizzare l’autoconsumo e di ridurre significativamente la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale.
Questo si traduce in un notevole risparmio sui costi energetici e in un rapido ritorno sull’investimento iniziale. Inoltre, l’elevata producibilità degli impianti fotovoltaici in Puglia consente di sfruttare al meglio il meccanismo del Ritiro Dedicato, immettendo in rete l’energia prodotta in eccesso e ottenendo un guadagno economico.
Puoi approfittare del Ritiro Dedicato
Questo sistema, gestito dal Gestore dei Servizi Energetici, permette ai proprietari di impianti fotovoltaici di immettere in rete l’energia prodotta in eccesso, ricevendo in cambio un corrispettivo economico.
Il Ritiro Dedicato si configura come un contratto di vendita semplificato, dove il GSE acquista l’energia immessa in rete dal produttore. A differenza dello Scambio sul Posto (terminerà alla fine di Settembre 2025), che prevede una compensazione tra energia immessa e prelevata, il Ritiro Dedicato si concentra sulla vendita dell’energia in eccesso. Questo lo rende particolarmente vantaggioso per impianti di grandi dimensioni, dove l’autoconsumo è minimo e la produzione energetica elevata.
L’accesso a questo meccanismo di incentivo è consentito a impianti di potenza fino a 10 MW alimentati da fonti rinnovabili, con alcune eccezioni per impianti eolici, solari, geotermici e idroelettrici.
Un maggior risparmio energetico equivale a un maggior risparmio ambientale
L’energia solare, a differenza dei combustibili fossili, non produce emissioni di gas serra durante il suo funzionamento, contribuendo così alla lotta contro il cambiamento climatico. Sebbene la produzione dei pannelli solari comporti un’impronta di carbonio iniziale, studi dimostrano che il “tempo di recupero energetico” è relativamente breve, variando da 1 a 4 anni. Successivamente, per la maggior parte della loro vita utile (circa 30 anni), i pannelli operano in modo carbon-neutral.
Inoltre, l’energia solare riduce significativamente l’inquinamento atmosferico, poiché i pannelli non emettono particelle nocive o altri inquinanti durante la produzione di elettricità: questo si traduce in una migliore qualità dell’aria e in benefici per la salute pubblica.
Aumenti il valore dell’immobile aziendale
Nell’attuale panorama immobiliare, sempre più orientato verso la sostenibilità e l’efficienza energetica, l’installazione di un impianto fotovoltaico si configura come una scelta strategica per incrementare il valore di un immobile e renderlo più appetibile sul mercato. In realtà, non si tratta solo di una tendenza dettata dall’accresciuta sensibilità in materia di ecologia e ambiente. Piuttosto, il mercato immobiliare risponde a precise esigenze normative e di mercato, come evidenziato dalla Direttiva “case green” (UE 2024/1275), che promuove la riqualificazione energetica degli edifici.
Installare un impianto fotovoltaico, infatti, contribuisce in modo significativo al miglioramento della classe energetica dell’immobile, un parametro sempre più rilevante per gli acquirenti, che desiderano ridurre i costi di gestione e l’impatto ambientale della propria abitazione. Inoltre, la produzione di energia elettrica in loco consente di abbattere i costi in bolletta, un vantaggio economico tangibile che rende l’immobile più competitivo sul mercato.
Quello che stiamo cercando di dire è che un immobile dotato di impianto fotovoltaico acquisisce un valore aggiunto agli occhi di acquirenti e investitori che, oltre ad apprezzare l’impegno del proprietario verso la sostenibilità, lo percepiscono come più appetibile e sono disposti a pagare di più per averlo.
Installare un impianto fotovoltaico migliora la tua immagine aziendale
In un’epoca in cui la sostenibilità è un driver fondamentale per le decisioni di acquisto e di collaborazione, l’impianto fotovoltaico si rivela un investimento strategico per migliorare l’immagine aziendale e costruire un futuro di successo.
Questo per due semplici motivi.

In primo luogo, l’impegno verso l’energia solare testimonia una concreta responsabilità ecologica, un valore sempre più apprezzato dai consumatori, che prediligono aziende attivamente impegnate nella riduzione della propria impronta di carbonio. La scelta di installare un impianto fotovoltaico, quindi, si traduce in un vantaggio competitivo, ampliando il bacino di utenza e fidelizzando i clienti sensibili alla sostenibilità.
In seconda istanza, la scelta di orientarsi verso una maggiore sostenibilità ambientale proietta l’azienda in una dimensione di lungimiranza e innovazione, segnalando la volontà di adottare tecnologie all’avanguardia e di perseguire modelli di business sostenibili: questa immagine di modernità e proattività si riflette positivamente sulla reputazione aziendale, permettendo di attrarre talenti, partner commerciali e investitori che condividono tali valori.
Nel 2025 puoi accedere a incentivi per aziende (alcuni sono proprio pensati per le aziende del meridione)
Se decidi di installare un impianto fotovoltaico aziendale nel 2025, puoi accedere a tante opportunità rivolte proprio alle aziende che decidono di investire nelle tecnologie legate al risparmio energetico.
Ad esempio, la nuova Sabatini, rifinanziata dalla Legge di Bilancio, prevede ben 400 milioni per l’anno 2025, destinati proprio alle piccole e medie imprese.
Ma non finisce qui.
Il PNRR, infatti, ha messo a disposizione 320 milioni di euro destinati alle piccole e medie imprese che installano impianti fotovoltaici, di cui il 40% destinati alle regioni del Sud Italia (Campania, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia)
Ne parliamo meglio nella prossima sezione.
Fotovoltaico Puglia: quali incentivi sono disponibili nel 2025?
Agevolazioni per l’Autoproduzione di Energia Rinnovabile nelle PMI in Puglia
In Puglia, il settore delle piccole e medie imprese (PMI) si trova di fronte a un’ottima opportunità per abbracciare la transizione energetica, grazie a una serie di incentivi mirati che ne facilitano l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.
In questo contesto, il sostegno per l’autoproduzione di energia da Fonti Rinnovabili nelle PMI (FER) emerge come un’agevolazione di rilievo, offrendo contributi in conto impianti per l’installazione di impianti fotovoltaici e minieolici. Tale misura, finanziata attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), si propone di incentivare l’autoconsumo immediato e differito, promuovendo al contempo la sostenibilità ambientale e la riduzione dei costi energetici per le imprese del territorio. Le PMI pugliesi, in particolare, possono beneficiare di una riserva di fondi pari al 40% del totale stanziato, a testimonianza dell’attenzione rivolta allo sviluppo economico e sostenibile del Mezzogiorno. L’agevolazione, che sarà operativa a partire dal 4 aprile 2025, rappresenta un’occasione imperdibile per le imprese locali che desiderano investire in un futuro energetico più pulito e autonomo.
ZES Unica: un’opportunità strategica per le imprese in Puglia
La Zona Economica Speciale (ZES) Unica, istituita con il Decreto Sud, rappresenta un’opportunità strategica per le imprese che operano o intendono insediarsi in Puglia. Questa zona franca, che abbraccia l’intero territorio del Mezzogiorno, offre un regime agevolato per gli investimenti, con l’obiettivo di stimolare lo sviluppo economico e la coesione sociale delle aree svantaggiate.
La legge di bilancio 2025 prevede un credito d’imposta per gli investimenti realizzati nella ZES Unica dal 1° gennaio al 15 novembre 2025, con aliquote variabili in base alla dimensione dell’impresa e alla regione di appartenenza. In Puglia, le piccole imprese possono beneficiare di un credito d’imposta pari al 60% degli investimenti, mentre le medie imprese e le grandi imprese possono accedere rispettivamente al 50% e al 40%. Tale agevolazione, cumulabile con altri aiuti di Stato, rappresenta un incentivo significativo per le imprese che desiderano investire in nuovi macchinari, impianti e attrezzature, nonché nell’acquisto di terreni e immobili strumentali. La ZES Unica, pertanto, si configura come un volano per la crescita economica della Puglia, offrendo alle imprese un contesto favorevole per lo sviluppo di progetti innovativi e sostenibili.
La Nuova Sabatini
La “Nuova Sabatini” si conferma uno strumento di primaria importanza nel panorama delle agevolazioni per le imprese italiane, grazie al rifinanziamento di 1,7 miliardi di euro previsto dalla Legge di Bilancio 2025 per il periodo 2025-2029.
Tale misura, concepita per sostenere gli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese, si articola nella concessione di contributi in conto impianti, erogati dal Ministero, a fronte di finanziamenti bancari o in leasing. L’obiettivo è incentivare l’acquisto o l’acquisizione di beni strumentali, macchinari, impianti, attrezzature e tecnologie digitali, sia per strutture produttive esistenti che di nuova realizzazione.
La Nuova Sabatini si distingue per la sua capacità di adattarsi alle esigenze del tessuto imprenditoriale, offrendo tre linee di intervento specifiche: investimenti ordinari, investimenti 4.0 e investimenti green.
Quest’ultima, in particolare, promuove l’adozione di soluzioni a basso impatto ambientale, in linea con le crescenti esigenze di sostenibilità. A partire dal 1° ottobre 2024, è stata introdotta anche la linea “Sostegno alla capitalizzazione”, che riconosce un contributo maggiorato alle PMI che, in concomitanza con l’investimento, rafforzano la propria struttura patrimoniale attraverso un aumento di capitale sociale.
Il Piano Transizione 5.0
Il Piano Transizione 5.0, introdotto dal Decreto-Legge 39 del 2 marzo 2024, si configura come un’iniziativa strategica volta a incentivare gli investimenti delle imprese italiane in strutture produttive innovative, con un focus specifico sulla riduzione dei consumi energetici. Tale piano, operativo dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025, si rivolge a tutte le imprese, indipendentemente dalla loro forma giuridica, settore, dimensione o regime fiscale, che realizzino nuovi investimenti in beni strumentali materiali e immateriali, volti a conseguire una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% a livello di struttura produttiva o del 5% a livello di processi interessati dall’investimento.
Il Piano Transizione 5.0 si articola in tre linee di intervento principali: investimenti in beni strumentali, investimenti in sistemi di autoproduzione e autoconsumo di energia da fonti rinnovabili (con particolare attenzione agli impianti fotovoltaici ad alta efficienza) e investimenti in formazione del personale.
Le aliquote del credito d’imposta, variabili in base alla riduzione dei consumi energetici conseguita, possono essere maggiorate in caso di utilizzo di pannelli fotovoltaici ad alta efficienza, raggiungendo un incentivo potenziale del 63%.
Conto Termico 3.0 (atteso nei prossimi mesi)
Il Conto Termico 3.0 si preannuncia come un’evoluzione significativa del meccanismo di sostegno volto a promuovere l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili in Italia.
L’attesa per il suo debutto è alta, poiché promette di introdurre novità sostanziali rispetto alla versione 2.0, ampliando la platea dei beneficiari e incentivando nuove tipologie di interventi.
L’equiparazione degli enti del terzo settore alle amministrazioni pubbliche rappresenta un passo avanti inclusivo, riconoscendo il ruolo cruciale di tali enti nella transizione energetica. A quanto pare, tra le novità vi è l’inclusione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, se abbinati a pompe di calore elettriche.
L’estensione degli incentivi agli edifici non residenziali privati, insieme all’aggiornamento dei massimali di spesa, mira a rendere il Conto Termico 3.0 più aderente alle dinamiche del mercato.
La dotazione finanziaria è di ben 900 milioni di euro annui, con una ripartizione equilibrata tra soggetti privati e amministrazioni pubbliche.
L’accesso ai contributi, tramite il Portaltermico del GSE, sarà semplificato, con la possibilità di prenotazione per le amministrazioni pubbliche e l’accesso tramite comunità energetiche o configurazioni di autoconsumo.
Non resta che aspettare gli sviluppi previsti nei prossimi mesi.
L’iter autorizzativo per installare un impianto fotovoltaico in Puglia
L’installazione di impianti fotovoltaici in Puglia è un processo che richiede attenzione alle normative regionali e nazionali, un quadro complesso ma ben definito per garantire uno sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili.
Autorizzazione Unica: la via per i grandi impianti
Per gli impianti fotovoltaici di dimensioni significative, ovvero quelli con una potenza superiore a 200 kW, la Regione Puglia è l’ente competente per il rilascio dell‘Autorizzazione Unica (AU). Questo processo autorizzativo è pensato per garantire che gli impianti di maggiore impatto siano realizzati nel rispetto delle normative ambientali e territoriali.
Procedura Autorizzativa Semplificata: la scelta per gli impianti medi
Per gli impianti di dimensioni intermedie, con una potenza compresa tra 20 kW e 200 kW, la Procedura Autorizzativa Semplificata (PAS) rappresenta la soluzione più adatta. Introdotta dalla Legge Regionale n. 25/2012 e ulteriormente definita dalla Legge Regionale n. 44/2018, la PAS è gestita dai Comuni e semplifica l’iter autorizzativo per questa tipologia di impianti. Inoltre, la PAS può essere applicata anche a impianti fino a 1 MW, a condizione che siano realizzati in aree industriali dismesse, cave esaurite, discariche o siti inquinati.
Comunicazione: la soluzione per i piccoli impianti
Per gli impianti fotovoltaici di dimensioni più contenute, la normativa prevede una semplice comunicazione, ai sensi del Decreto Legislativo 25 novembre 2016 n. 222. Questo semplifica ulteriormente l’iter per i piccoli impianti, incentivando la diffusione del fotovoltaico anche a livello residenziale e commerciale.
La valutazione di Impatto Ambientale per garantire la tutela del territorio
Per gli impianti di grandi dimensioni, superiori a 10 MW, è richiesta la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) o la Verifica di Assoggettabilità (VA), a seconda dei casi. Questo processo, gestito dalle Province, valuta l’impatto ambientale degli impianti e garantisce che siano realizzati nel rispetto del territorio.
Consiglio: ricorda che il quadro normativo è in continua evoluzione
CI teniamo a sottolineare che le informazioni fornite hanno carattere di sintesi e sono soggette a periodici aggiornamenti.
L’ambito del fotovoltaico evolve velocemente e richiede sempre attenzione scrupolosa, nella ricerca e nella verifica della informazioni.
Per questa ragione, ti consigliamo di verificare le normative vigenti presso i siti web degli enti coinvolti e contattare direttamente gli uffici competenti, come suggerisce anche l’esaustiva pagina del GSE.
Scegliere il giusto impianto fotovoltaico per le tue esigenze in Puglia
Come abbiamo visto, installare un impianto fotovoltaici In Puglia rappresenta un investimento strategico per due principali ragioni:l‘abbondanza di sole e le politiche regionali favorevoli.
Tuttavia, per massimizzare l’efficienza e il ritorno economico, è fondamentale che l’impianto sia accuratamente progettato e dimensionato in base alle esigenze energetiche della tua azienda.
Di seguito, vediamo quali sono gli step fondamentali che conducono alla scelta di una soluzione ottimale, che ti permetterà di compiere un investimento efficace e conveniente.
Si parte da qui: l’analisi del Fabbisogno Energetico
Il primo passo cruciale è comprendere a fondo il fabbisogno energetico dell’azienda. Questo significa analizzare i consumi annuali, identificare i picchi di consumo e prevedere eventuali aumenti futuri.
Un’analisi accurata permette di dimensionare l’impianto in modo ottimale, evitando sprechi e garantendo la copertura delle necessità energetiche.
La corretta progettazione di un impianto fotovoltaico, però, non dipende solo da quanta energia consumi, ma anche dalle caratteristiche specifiche del sito di installazione.
Valuta le caratteristiche dell’edificio per ottimizzare la produzione solare
La conformazione del tetto, l’orientamento e l’inclinazione sono fattori determinanti per la produzione di energia solare.
In Puglia, l’orientamento ideale è verso sud, con un’inclinazione tra 30° e 35°. Tuttavia, grazie all’elevata irradiazione solare, anche altre configurazioni possono essere efficienti.
In fase di progettazione, è fondamentale un sopralluogo che permetta di valutare attentamente la superficie disponibile, evitando ombreggiamenti e ostacoli.
Questa analisi preliminare permette di passare allo step successivo: la scelta dei componenti più idonei.
La scelta dei componenti: quelli giusti ti garantiscono il rendimento ottimale
La qualità dei pannelli solari, dell’inverter e dei sistemi di accumulo è fondamentale per garantire prestazioni elevate e durature. I pannelli monocristallini, ad esempio, offrono un’efficienza superiore rispetto ai policristallini, che si traduce nella possibilità di occupare un minor spazio a parità di potenza..
Dunque, ad esempio, la scelta dei moduli sarà influenzata, oltre che dal budget, anche da altri fattori: lo spazio disponibile, in primis, ma anche altre variabili, come la temperatura o l’irraggiamento solare registrati presso il sito di installazione.
Lo stesso vale per gli inverter, che devono essere scelti e dimensionati sulla base delle esigenze energetiche.
Insomma, la scelta dei componenti dell’impianto fotovoltaico giunge alla fine di un’accurata analisi di tutte le variabili implicate ed è un compromesso tra esigenze energetiche e di budget.
In Puglia ti conviene massimizzare l’autoconsumo con un sistema di accumulo
Visto che, ragionando in termini generali, un impianto fotovoltaico installato in Puglia può godere di un ottimale irraggiamento solare, ha sicuramente senso valutare l’installazione di un sistema di accumulo, che ti consente di massimizzare l’autoconsumo, ovvero l’utilizzo diretto dell’energia prodotta.
Installando una batteria di accumulo puoi immagazzinare l’energia prodotta in surplus durante le ore diurne, per utilizzarla quando l’impianto non produce energia, ossia durante le ore serali o notturne.
In questo modo, puoi portare la tua indipendenza energetica oltre l’80%, ottenendo un maggiore risparmio economico e massimizzando il potenziale del tuo impianto fotovoltaico.
Come scegliere il sistema di accumulo
Il dimensionamento del sistema di accumulo deve essere in linea con la produzione dell’impianto fotovoltaico e con l’obiettivo di autoconsumo: un’accurata analisi di partenza sarà cruciale per valutare la soluzione più idonea.
Lo scopo è evitare l’installazione di un sistema sottodimensionato, che si rivelerebbe un investimento inutile, poiché non consentirebbe di coprire i consumi durante le ore di bassa produzione; d’altro canto, si eviterà di optare per un sistema sovradimensionato, che comporterebbe costi inutilmente eccessivi.
Quindi, anche in questo caso, il primo passo è capire a fondo il fabbisogno energetico: si parte analizzando i consumi storici, identificando i picchi di consumo e prevedendo eventuali variazioni future.
Un aspetto fondamentale è analizzare le diverse fasce orarie di consumo (F1, F2, F3) per determinare quanta energia dovrò immagazzinare l’accumulo e quando sarà utilizzata.
Anche la scelta della tecnologia delle batterie è altrettanto importante: le batterie agli ioni di litio, ad esempio, offrono prestazioni superiori in termini di efficienza e durata, anche se richiedono un investimento iniziale maggiore.
In fase di progettazione, si valutano attentamente le caratteristiche tecniche di ciascuna tipologia, come la capacità di accumulo e la potenza di scarica, per trovare la soluzione più adatta alle esigenze specifiche
Fotovoltaico in Puglia: come identificare la tua azienda installatrice di fiducia?
Se hai letto fin qui, avrai capito che la Puglia, con il suo invidiabile irraggiamento solare, rappresenta un territorio fertile per l’installazione di impianti fotovoltaici.
Tuttavia, per garantire un investimento sicuro e performante, la scelta dell’azienda installatrice riveste un’importanza cruciale. Non si tratta solo di trovare un fornitore, ma di individuare un partner affidabile e competente, capace di accompagnarti in ogni fase del progetto.
Esperienza e competenza tecnica: come riconoscerli?
Il primo criterio di selezione deve basarsi sull’esperienza e sulla competenza tecnica dell’azienda. Un’impresa con una solida storia nel settore fotovoltaico, comprovata da numerosi progetti realizzati con successo, offre una garanzia di affidabilità.
È fondamentale verificare le certificazioni e le abilitazioni dell’azienda, come l’abilitazione FER (Fonti Energetiche Rinnovabili), obbligatoria per legge, che attesta la qualifica degli installatori.
La consulenza deve essere davvero personalizzata e la progettazione su misura
Un’azienda installatrice seria e professionale non si limita a proporre soluzioni standardizzate, ma offre una consulenza personalizzata, basata sull’analisi approfondita delle esigenze energetiche del cliente e delle caratteristiche dell’edificio.
Come abbiamo visto nel corso dell’articolo, un sopralluogo accurato, seguito da una progettazione su misura, consente di ottimizzare la produzione dell’impianto e di massimizzare il risparmio energetico.
Per questo, leggi attentamente il preventivo e assicurati che sia dettagliato e trasparente, che includa tutte le voci di costo e le specifiche tecniche dei materiali utilizzati.
Attenzione alla qualità dei componenti
La scelta dei materiali e dei componenti dell’impianto fotovoltaico è un fattore determinante per la sua efficienza e durata nel tempo. Accertati, mediante le pagine del sito aziendale o richiedendolo direttamente, che l’azienda installatrice utilizzi prodotti di alta qualità, certificati e garantiti, come pannelli solari con almeno 25 anni di garanzia sulla resa e inverter con un fattore di conversione superiore al 98%.
Particolare attenzione deve essere prestata ai sistemi di fissaggio, che devono essere realizzati con materiali resistenti e duraturi, come l’acciaio inox e l’alluminio.
Non trascurare l’assistenza post-vendita e le garanzie
L’assistenza post-vendita e le garanzie offerte dall’azienda installatrice sono un indicatore della sua serietà e affidabilità. Un servizio di assistenza efficiente, con tempi di intervento rapidi, e una garanzia che copra anche eventuali problemi derivanti dall’installazione o dalla progettazione, sono essenziali per proteggere l’investimento nel lungo termine. Alcune aziende offrono anche un’assicurazione contro i danni causati da eventi atmosferici, un ulteriore valore aggiunto.
Reputazione e referenze
Infine, verificare la reputazione dell’azienda attraverso recensioni online e testimonianze di clienti precedenti. Le referenze dirette, ottenute da persone che hanno già installato un impianto fotovoltaico con l’azienda in questione, possono fornire un feedback prezioso sulla qualità del servizio e dei prodotti offerti.
Fotovoltaico in puglia: le domande frequenti
Quanto produce un impianto fotovoltaico in Puglia?
Un impianto fotovoltaico da 6 kW in Puglia può produrre in media circa 8450.66 kWh di energia elettrica all’anno, a seconda della posizione e dell’inclinazione dei pannelli. Questo valore può coprire una grande parte del fabbisogno energetico di una famiglia media, riducendo drasticamente i costi energetici.
Quali sono gli incentivi per installare un impianto fotovoltaico in Puglia?
Nel 2025 sono diverse le opportunità per le aziende. Tra queste, troviamo il Sostegno per l’autoproduzione di energia da Fonti Rinnovabili nelle PMI, la ZES Unica, la Nuova Sabatini, il Piano Transizione 5.0.
Perché scegliere il fotovoltaico in Puglia 2025?
In questa regione puoi sfruttare al massimo il potenziale del sole: la Puglia è una delle regioni italiane con il maggior numero di ore di sole all’anno.
Questo ti consente una maggiore autonomia energetica, che comporta un concreto risparmio sui consumi energetici.