3 modi per guadagnare con il fotovoltaico nel 2023

Guadagnare con il fotovoltaico

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Che il fotovoltaico sia considerata la soluzione migliore per risparmiare, sia in termini ambientali, che in termini economici, è cosa ben risaputa.

Oltre al bassissimo impatto ambientale, infatti, uno dei motivi che spinge sempre più consumatori ad investire nell’installazione di un impianto fotovoltaico per la propria abitazione è sicuramente il risparmio in bolletta. 

Avrai probabilmente già effettuato un prima ricerca on-line, per avere idea del risparmio che potresti ottenere grazie al tuo impianto fotovoltaico, ma ti sei interrogato sulla possibilità di guadagnare con il fotovoltaico?

Nella tua mente il concetto di guadagno con il fotovoltaico è sicuramente legato al concetto di risparmio, perché, come tutti sappiamo, i soldi risparmiati sono, di fatto, soldi guadagnati.

Noi, però, in questo articolo proveremo ad andare un pochino oltre questo concetto e ti forniremo informazioni dettagliate sui modi effettivi per guadagnare con il fotovoltaico.

Parleremo, infatti, di autoconsumo collettivo e comunità energetiche, di scambio sul posto e liquidazione delle eccedenze.

Se questi concetti ti sembrano nuovi, prosegui spedito alla lettura dei paragrafi che seguono: scoprirai un ventaglio di possibilità di guadagno dal tuo impianto fotovoltaico, che probabilmente non avevi preso in considerazione. 

Fotovoltaico: guadagno in bolletta? Sì, se fai le cose giuste

Quanto si risparmia con il fotovoltaico? 

La domanda è più che lecita, dal momento che l’installazione di impianto fotovoltaico richiede, in prima istanza, un investimento variabile, che dipende il larga misura da caratteristiche specifiche dell’abitazione, dalle esigenze dei consumatori e dell’area geografica in cui ci si trova.

Pensa che fino a vent’anni fa, installare un impianto fotovoltaico da 3kW poteva avere un costo che si aggirava intorno ai 20.000€!

No, non abbiamo inserito uno zero in più: è ventimila, hai letto bene.

I progressi della tecnica hanno contribuito sia ad abbassare i costi, che ad aumentare efficienza e durata degli impianti fotovoltaici: oggi il costo un impianto da 2.5 kW si aggira mediamente intorno ai 5.000€.

Specifichiamo che si tratta di un calcolo che non tiene in considerazione tante variabili, come ad esempio le caratteristiche dei pannelli solari o le esigenze energetiche dei consumatori.

Sì, ma quanto andrò a risparmiare in bolletta? Di fatto, quanto si guadagna con il fotovoltaico?

Partiamo da questo dato: un impianto fotovoltaico da 2,5 kW potrebbe produrre circa 3.000-3.500 kWh all’anno. 

Se hai un sistema di accumulo, che ti permette di stoccare l’energia prodotta ed utilizzarla anche in assenza di luce solare, con le dovute attenzioni, potresti soddisfare fino all’80 – 90% delle tue esigenze domestiche, mentre puoi immettere l’energia in eccesso nella rete elettrica, ottenendo un effettivo guadagno.

Ora, attribuendo ai costi dell’elettricità, che, condizionati da vari fattori, possono variare da zona a zona, un valore medio di 0,20 €/kWh, possiamo stimare il risparmio:

  • Autoconsumo: 2700 * 0,20 €/kWh = 540 €
  • Vendita dell’energia in eccesso: 300 kWh * 0,10 €/kWh =30 €

In questo modo il tuo guadagno totale sarebbe di 570€ circa.

Consigli per massimizzare il guadagno dal tuo impianto fotovoltaico

La prima cosa da valutare attentamente è l’ottimizzazione dell’autoconsumo, per massimizzare l’efficienza del tuo impianto e, di conseguenza, il risparmio effettivo in bolletta.

Generalmente siamo soliti adoperare gli elettrodomestici più dispendiosi in orario serale, poiché l’utilizzo dell’elettricità proveniente dalla rete risulta meno dispendioso in quella fascia oraria.

Al contrario, se decidi di investire in un impianto fotovoltaico, il modo migliore per sfruttare al massimo l’elettricità fornita dal tuo impianto è utilizzarla quando viene prodotta, ossia in orario diurno.

Oltre a questo, risulta fondamentale installare un impianto fotovoltaico che fornisca una produzione di energia congrua con la dimensione dell’abitazione e con le esigenze di consumo di chi vi abita.

A questo scopo, diventano cruciali anche la corretta collocazione e il giusto orientamento dei pannelli, che devo essere ben esposti alla luce solare e installati in modo da avere oggetti che creino ombra.

Altra considerazione importante è sicuramente la scelta dei pannelli solari più idonei alle condizioni climatiche: la tecnologia mette a disposizione una varietà incredibile di pannelli, che possono adattarsi a diverse condizioni climatiche e a diverse esigenze: ad esempio, esistono panelli flessibili o trasparenti, nei casi in cui le norme locali impongano vincoli paesaggistici che non consentirebbero l’installazione di pannelli fotovoltaici.

Dulcis in fundo: anche se ne abbiamo fatta menzione nel paragrafo precedente, sottolineiamo ancora una volta l’importanza delle batterie di accumulo, che a fronte di un investimento contenuto, permettono di massimizzare l’efficienza del tuo impianto, permettendo di ottenere il massimo dell’autonomia energetica per la tua abitazione.

Installare un impianto fotovoltaico: guadagno e investimento iniziale sono davvero compatibili?

Brevissima riflessione su un concetto da non sottovalutare: il risparmio e il guadagno generati dal tuo impianto fotovoltaico devono sempre essere messi in relazione all’investimento iniziale. 

Per avere idea della convenienza del tuo investimento, dovrai conoscere innanzitutto il tuo fabbisogno energetico annuo, cioè quanta energia elettrica consumi ogni anno.

Successivamente, alla luce della stima della produzione di energia del tuo impianto, tenendo in conto la scelta di utilizzare o meno una batteria di stoccaggio, moltiplichi i KW prodotti per il prezzo dell’energia elettrica della tua zona.

In questo modo avrai un’idea di quello che effettivamente produrrai in termini economici.

A questo punto, per avere idea del ritorno dell’investimento, puoi semplicemente sottrarre dal risparmio netto la cifra investita, dividere il risultato per la cifra investita e moltiplicare per cento: otterrai così un dato che indicherà la redditività del tuo investimento.

Puoi rendere più esaustivo il tuo dato, calcolando anche il “Payback period”, ossia il tempo necessario per recuperare il costo dell’installazione attraverso il risparmio in bolletta: dividi i costi iniziali per il risparmio annuo e saprai in quanti anni ti sarai “ripagato” l’impianto.

Consiglio: in questi calcoli andrebbero inseriti anche eventuali incentivi fiscali per il fotovoltaico.

Ti ricordiamo che sono attive numerose iniziative statali e regionali per promuovere le energie rinnovabili: il Superbonus 110% e il Bonus Casa 50% sono solo alcune di quelle che puoi prendere in considerazione e ti consentono di ottenere un ulteriore risparmio nel momento in cui decidi di installare un impianto fotovoltaico.

Guadagnare con l’autoconsumo collettivo

Un approccio decisamente più strategico al fotovoltaico è quello che riguarda le piccole comunità, che possono letteralmente condividere l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico in comune.

Questo sistema permette di ottenere vantaggi economici ed ambientali, in quanto riduce al massimo la dispersione di energia.

Devi sapere, infatti, che ogni volta che adoperiamo l’energia dalla rete elettrica, una piccola parte di questa viene dispersa: utilizzare l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico in maniera collettiva, secondo il principio “produci in loco e consuma in loco”, permette di aggirare questa problematica, consentendo di ottenere un consistente risparmio in bolletta. 

Sono, infatti, numerosi gli incentivi a favore dell’autoconsumo dell’energia elettrica.

In questo caso, le abitazioni coinvolte nel sistema di autoconsumo collettivo usufruiscono della tariffa incentivante MISE, pari a 100€ per MWh, valida per per 20 anni.

A questa, si somma il contributo ARERA, pari a 9 euro/MWh, come sostituzione dei costi non sostenuti. 

Oltre a questo, bisogna considerare il risparmio in bolletta, che equivale all’incirca a 50 euro/ MWh (0,16 cent/ KWh).

Nota: non confondere l’autoconsumo collettivo con le Comunità energetiche.

Nel primo caso, infatti, si tratta di un singolo edificio con più utenze collegate: è il caso di un condominio che ha installato sul tetto del proprio palazzo un impianto fotovoltaico.

Nel secondo caso, si tratta di enti pubblici, aziende e cittadini che decidono di investire in infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili. 

In altre parole, la comunità energetica è più estesa dal punto di vista geografico, coinvolge più entità e pertanto richiede una gestione più avanzata. 

Lo scambio sul posto e la liquidazione delle eccedenze per guadagnare con il fotovoltaico

Guadaganre con il fotovoltaico

Lo Scambio sul Posto rappresenta un processo mediante il quale è possibile introdurre nella rete elettrica l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico che al momento della generazione non viene consumata, per poi prelevarla quando necessario. 

In questa dinamica, la rete elettrica agisce come un “magazzino virtuale” del surplus energetico proveniente dall’impianto solare.

Utilizziamo l’aggettivo “virtuale” per rendere più chiaro questo concetto: l’energia prodotta non viene conservata nelle batterie per fotovoltaico, bensì rilasciata alla rete e scambiata successivamente in un momento di compensazione.

Come funziona lo scambio sul posto e quanto si guadagna con il fotovoltaico?

In parole semplici: durante il giorno, l’impianto fotovoltaico genera energia e la parte di essa che non viene consumata istantaneamente, è  immessa nella rete attraverso un contatore di scambio. Durante le ore serali, quando la produzione solare è limitata a causa dell’assenza di luce, l’energia necessaria per i consumi domestici viene prelevata dalla rete. Questo prelievo viene registrato nella bolletta elettrica dell’utente e successivamente parzialmente rimborsato, considerando la quantità di energia immessa in rete dall’impianto fotovoltaico.

Quando si entra nel sistema dello scambio sul posto, può capitare di accumulare delle eccedenze, cioè del KWh in più rispetto al tuo fabbisogno energetico, che possono essere impiegati in due modi:

  • puoi utilizzarli come una sorta di deposito da cui “prelevare” nel caso in cui i tuoi consumi aumentino;
  • puoi chiedere la liquidazione delle eccedenze accumulate, se ipotizzi che i tuoi consumi resteranno invariati. 

In questo modo i KWh in eccesso verranno trasformati in denaro e pagati al prezzo di mercato (circa 30 cent/KWh).

Ma come si fa a richiedere la liquidazione delle eccedenze ? 

Ti basta accedere al tuo profilo GSE ed entrare nella sezione “Scambio sul posto”: da qui, accedi alla sezione dedicata ai contratti e clicca sull’icona con le tre colonnine, chiamata proprio “Liquidazione eccedenze”. A questo punto è sufficiente cambiare l’impostazione da “No” (che è quella impostata di default dal GSE) a “Sì”, per usufruire della liquidazione delle eccedenze.

Nota: ricorda che la liquidazione delle eccedenze è considerata una vera e propria vendita di energia, quindi sottoposta a tassazione.

Quanto si può guadagnare con un impianto fotovoltaico?

Il guadagno derivante da un impianto fotovoltaico può variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui le dimensioni dell’impianto, la localizzazione geografica, l’efficienza dei pannelli solari e le condizioni climatiche. In generale, un impianto ben progettato può consentire notevoli risparmi sulla bolletta energetica e, in alcuni casi, addirittura generare un reddito attraverso meccanismi come lo “Scambio sul Posto” o la vendita dell’energia in eccesso alla rete elettrica.

Come guadagnare con un impianto fotovoltaico?

Ci sono diversi modi per guadagnare con un impianto fotovoltaico. Il primo consiste nel risparmiare sulla bolletta energetica, consumando l’energia autoprodotta anziché acquistarla dalla rete. Inoltre, l’installazione di un impianto può rendere possibile partecipare a programmi di incentivazione governativi o regionali che offrono agevolazioni fiscali o incentivi finanziari. Alcuni paesi implementano anche meccanismi di “Scambio sul Posto”, consentendo di immagazzinare l’energia in eccesso nella rete e prelevarla quando necessario, ottenendo crediti o compensazioni. Infine, in determinate situazioni, è possibile vendere l’energia prodotta alla rete elettrica, generando un reddito aggiuntivo. Un’analisi accurata delle condizioni locali e delle normative è essenziale per massimizzare il guadagno con un impianto fotovoltaico.

Come massimizzare il guadagno dal proprio impianto fotovoltaico?

Per massimizzare il guadagno, è fondamentale ottimizzare l’autoconsumo, utilizzando l’energia prodotta quando è disponibile. L’installazione di un impianto dimensionato correttamente, con pannelli ben orientati e la considerazione di batterie di accumulo, può contribuire a migliorare l’efficienza. Inoltre, partecipare a programmi come l’autoconsumo collettivo o lo “Scambio sul Posto” può offrire ulteriori vantaggi economici.

Come funziona lo “Scambio sul Posto” e la liquidazione delle eccedenze?

Lo “Scambio sul Posto” consente di immagazzinare virtualmente l’energia in eccesso nella rete elettrica, prelevandola quando necessario. Nel caso di eccedenze accumulate, è possibile richiedere la liquidazione, trasformando i kWh in denaro. Questo processo, tuttavia, è soggetto a tassazione. Per attivare la liquidazione delle eccedenze, è sufficiente modificare le impostazioni nel profilo GSE.

Qual è il ritorno dell’investimento di un impianto fotovoltaico?

Il ritorno dell’investimento di un impianto fotovoltaico dipende da vari fattori, tra cui il costo iniziale, il risparmio ottenuto sulla bolletta e gli incentivi fiscali. Calcolare il ritorno dell’investimento implica valutare la differenza tra i risparmi energetici e il costo dell’installazione, tenendo conto di eventuali sgravi fiscali. Un esperto del settore può fornire una valutazione più precisa basata sulle specifiche circostanze.

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